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No Tav, incendio e razzi nautici contro la polizia: 20 denunciati

Piemonte

E’ successo durante la dimostrazione che ha avuto luogo la scorsa notte nei pressi del cantiere di Chiomonte. Salvini: "Chi attacca la polizia e il cantiere della Tav in Valle di Susa attacca tutta l'Italia"

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Una ventina di attivisti No Tav sono stati identificati dalla Digos e verranno denunciati a seguito della manifestazione che ha avuto luogo nella notte di domenica 21 luglio nei pressi del cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa, dove è in corso di realizzazione la Torino - Lione. Durante la dimostrazione, cui hanno preso parte circa 200 persone, è stato appiccato un falò con fiamme alte quattro metri e alcuni attivisti hanno lanciato grossi petardi e razzi di segnalazione nautica contro le forze dell'ordine. 

La protesta 

I manifestanti sono partiti in corteo dall'abitato di Giaglione (Torino). Per sbarrare loro il passo, lungo la pista nota come sentiero Gallo-Romano, le forze dell'ordine hanno eretto una cancellata metallica rinforzata che gli attivisti, dopo avere acceso il fuoco, hanno tentato prima di sfondare con un grosso tronco, e poi di aprire con un flessibile elettrico. La polizia ha reagito con un idrante. In seguito una quindicina di No Tav ha lanciato pietre, petardi, bombe carta e razzi di segnalazione nautica. Fonti delle forze dell'ordine riferiscono che si è verificato un principio di incendio nel bosco che ha richiesto l'intervento di personale specializzato del cantiere.

Le parole dei No Tav

"Forse pensavano di avere intimidito qualcuno con le denunce di ieri a mezzo stampa, ma anche questa notte un grande falò ha indicato il cammino e dei fuochi sono caduti sul cantiere. Non molleremo mai". E' il testo diffuso su internet da attivisti No Tav a commento della dimostrazione.

Le denunce

Gli attivisti identificati saranno denunciati per violazione dell'ordinanza della prefettura di Torino sul divieto di transito nella 'zona rossa' intorno al cantiere di Chiomonte e, alcuni, anche per il reato di 'accensioni pericolose'. La Digos sta svolgendo le indagini, servendosi anche delle immagini delle telecamere nascoste nella zona, per individuare gli attivisti che si sono resi autori del lancio di petardi e razzi contro le forze dell'ordine. Una sostenitrice del movimento No Tav proveniente da Catania e un esponente del centro sociale torinese Askatasuna saranno denunciati per non avere rispettato il 'foglio di via' di cui erano destinatari.

Salvini: "Mi aspetto condanne inequivocabili"

"Chi attacca la polizia e il cantiere della Tav in Val di Susa attacca tutta l'Italia: le divise sono il simbolo di chi difende la sicurezza dei cittadini perbene, l'alta Velocità è l'emblema di un paese che vuole andare avanti e non indietro - ha detto il ministro degli Interni Matteo Salvini -. Nessuna tolleranza per i criminali. Mi aspetto condanne inequivocabili da tutti gli schieramenti politici. Basta ambiguità: ora controlli a tappeto, arresti e accelerazione dei lavori".