Phone (2a), il Nothing che mancava: la nostra prova. FOTO E VIDEO

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Nicola Paolella

Tratti estetici interessanti, luci multifunzione nel posteriore, ottima batteria e grafica personalizzata, a un prezzo interessante: abbiamo provato il nuovo smartphone dell'azienda londinese 

Quando Nothing lancia un prodotto sul mercato, e specialmente quando si tratta di uno smartphone, ci si aspetta sempre qualcosa di diverso, di speciale, fuori dall’ordinario. In ambito Android, infatti, è l’ambiente che più si avvicina all’ecosistema Apple a cui, nemmeno troppo velatamente, Carl Pei, fondatore di Nothing, si è ispirato sin dall’inizio senza mai sfociare, però, in un rimando stucchevole. Un Nothing lo riconosci subito: dai tratti estetici, dal sistema operativo, dai glifi, dalle luci... e da qualche ombra che potremmo anche definire un peccato di gioventù.

Il Phone (2a) è il Nothing che mancava, ben costruito, senza lag e un prezzo finalmente aggressivo, elemento che da solo costituiva una barriera all’ingresso notevole nell’universo di Carl Pei. Al lancio siamo a 349 euro per la versione 8-128 e 399 per quella 12-256 per un rapporto qualità/prezzo che, come vedremo, nell’ambito dei medio gamma, è vantaggioso, con il plus di molte "chicche" sconosciute alla concorrenza. Ma andiamo con ordine.

Il processore

A muovere il tutto pensa un Mediatek Dimensity 7200pro, prodotto da TSMC con processo a 4 nanometri ottimizzato e personalizzato per Nothing. Processore talvolta sottovalutato, che qui trova forse la sua giusta “dimensione”. Efficace il complicato sistema di dissipazione del poco calore sprigionato, affidato, tra l’altro, ad uno spesso strato di grafite.

Nothing Phone (2a)

Una plastica di ottima fattura

Tre i microfoni a disposizione, inusuale in uno smartphone di fascia media, che danno ottimi  risultati, con la voce registrata in modo nitido e riprodotta in modo impeccabile dagli speaker stereo. La scocca è in plastica, così come le cornici e la cover posteriore, ma proprio quest’ultima offre il primo spunto: si estende fino a coprire una parte della cornice e nella versione bianca/trasparente in prova rimanda a prodotti di ben altra categoria. La plastica stessa è di ottima fattura, non ci sono scricchiolii, rende salda la presa anche se lo smartphone non è piccolissimo pur rimanendo sotto la soglia psicologica dei 200 grammi di peso. L’operatività con una mano sola, infatti, non è semplicissima ma maneggiarlo è una sensazione comunque appagante perché non si finisce mai di guardarlo, ruotarlo, personalizzarne le tante luci e funzioni offerte da Nothing OS 2.5.

Un telefono che non passa inosservato

I led posteriori sono diminuiti come numero, ora sono solo 3, ma hanno un numero di funzioni maggiore. Rivelano il livello del volume, seguono il ritmo di musica e testi oltre naturalmente ad accompagnare le suonerie impostate. Sempre al posteriore, nella parte bassa, troviamo i tratti delle cartine della metropolitana di New York disegnate da Vignelli.

Nothing Phone (2a) glifi

La batteria e il display

E non sono dettagli inutili, tantomeno elementi banali. Nothing è unico, ideatore di un filone inesplorato, regista e attore protagonista di un copione dalle argomentazioni etiche e culturali che non possiamo pensare di trovare altrove. La batteria è la più grande mai implementata dalla casa londinese, è da 5.000 mAh, supporta la ricarica rapida a 45 watt e senza troppi riguardi ci conduce facilmente al termine di due giornate lavorative. Il display è un Amoled da 6,7 pollici, raggiunge i 1.300 nit reali di picco e ha una frequenza di aggiornamento che varia da 30 a 120 Hz.

Non siamo di fronte ad un elemento che fa saltare sulla sedia al primo sguardo, ma i colori sono contrastati il giusto, mai alterati, nessun effetto wow, insomma, ma nemmeno artificiose sensazioni. Da pignoli dichiariamo che ci sarebbe piaciuto che il sensore di impronte fosse posizionato un po’ più in alto, sarebbe stato meglio raggiungibile, ma lo sblocco è fulmineo e ci fa dimenticare la sua posizione poco felice.

Il comparto fotografico

Le fotocamere sono due ma questa volta la disposizione è orizzontale, strizzando l’occhio ad una rinnovata efficacia social. Le ottiche sono da 50 Mp, di origine Samsung divise in: principale e grandangolare. All’anteriore troviamo invece una 32 MP. Le foto sono sempre di ottima qualità a condizione che non si chieda quello per il quale Nothing phone 2a non è nato: essere un cameraphone!! Manca un teleobiettivo che avrebbe dato una grossa mano al giudizio finale sul comparto, si possono registrare video fino a 4k 30 fps ma alle due posteriori preferiamo l’anteriore. I selfies, infatti, risultano il punto di forza del Phone (2a) anche se la risoluzione si ferma a full HD 30fps.

Nothing Phone (2a)

Non sono previste le eSIM e non c’è certificazione IP68, quindi sotto con le due sim fisiche e attenzione ad acqua e polvere. Nothing Phone (2a) prevede Android 14, ben 3 anni di aggiornamenti software e 4 di aggiornamenti di sicurezza: anche qui siamo di fronte a dettami che la concorrenza non contempla. Ma non è tutto. Phone 2a offre l'impronta di carbonio più bassa al mondo in uno smartphone, tra riciclo, riutilizzo e limitato uso della plastica. Attenzione, cura dei dettagli, ormai in via di estinzione...

Nothing Phone (2a)

Pro e Contro

PRO

  • Finiture
  • Originalità e semplicità d'uso
  • Autonomia

CONTRO

  • Manca certificazione IP68
  • Comparto fotografico solo nella media
  • Display non entusiasmante

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