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Olimpiadi 2024, strade chiuse e divieti a Parigi: regole per zone rosse e grigie

Sport

Chiara Piotto

©Getty

Dal 18 al 26 luglio nella capitale francese sono in vigore regole piuttosto stringenti per quanto riguarda gli spostamenti in centro, nelle zone dove si svolgerà la cerimonia inaugurale dei Giochi estivi. Vediamo insieme le principali

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Di certo in questo momento Parigi ha un aspetto insolito: migliaia di griglie in metallo delimitano il perimetro di sicurezza stabilito dalle autorità in vista della cerimonia di inaugurazione delle olimpiadi estive il 26 luglio. Questa barriera metallica può essere attraversata soltanto a piedi o in bicicletta, non in taxi, e soltanto mostrando un QR code precedentemente scaricato. Un sistema di regole antiterrorismo tanto necessario quanto complicato da maneggiare, in vigore già dal 18 luglio. 

Parigi

QR Code per i pedoni nelle zone grigie

La prima evidente limitazione riguarda le zone grigie individuate dalla Polizia, dove si può accedere solo con il QR code. Le zone circondano proprio la Senna e le aree del centro vicine alla cerimonia inaugurale: Île de la Cité, Nôtre Dame de Paris, Louvre, Tuileries, Concordia, Champs Elysées, Trocadero, Torre Eiffel. Per avvicinarsi a queste e altre zone che vedete in mappa, dovrete scaricare in anticipo il QR Code dal sito https://www.pass-jeux.gouv.fr/ Dove vi sarà richiesto di inserire i dati personali e la motivazione della vostra richiesta. Valgono come giustificativi anche le prenotazioni dei musei, di un hotel o di un ristorante, purché si trovino all'interno della zona grigia. Serve inoltre mostrare una prova della prenotazione avvenuta, come per esempio uno screenshot. Una volta entrati nelle zone grigie, potrete uscirne dall'accesso che preferite. Tuttavia l'ingresso deve essere fatto obbligatoriamente dall'indirizzo per cui si è fatta la richiesta. Inoltre il codice rimane valido fino al 26 luglio, quando le limitazioni non spariranno ma si limiteranno alle aree delle competizioni, come per esempio piazza della Concordia, il Grand Palais e la Torre Eiffel. 

Fermate della metro chiuse

Le limitazioni non riguardano soltanto chi si sposta a piedi in città. Già i giorni precedenti alle olimpiadi e nel corso dei Giochi diverse fermate della metro rimarranno chiuse, come quella in piazza della Concordia, Tuileries, Champs Elysées Clemenceau, Musée d'Orsay e altre. Non solo: i prezzi dei biglietti della metro raddoppiano, passando da 2,10 € a 4€ ciascuno. In compenso il numero delle corse dovrebbe aumentare, giustificando l'aumento della spesa. Un'altra novità importante è l'allungamento della linea 14, che ora unisce l'aeroporto di Orly direttamente con il centro e con Saint Denis, dove si trovano lo stadio, il centro acquatico e il villaggio olimpico. È la nostra soluzione consigliata per andare in aeroporto, visto che il traffico è notevolmente aumentato a causa delle restrizioni negli spostamenti. Una delle corsie della strada periferica di Parigi inoltre è stata interamente dedicata alle auto legate all'organizzazione olimpica. 

 

Zone rosse a Parigi

Le zone rosse infine riguardano proprio gli spostamenti in auto. Solo le auto con permessi speciali o dei residenti possono accedervi e nella gran parte dei casi non si tratta dei taxi. Ragione per cui è meglio limitare al massimo gli spostamenti in auto, almeno nel centro della città.

 

Perché queste misure di sicurezza? 

Per quanto limitanti, queste misure di sicurezza si rendono necessarie in un paese che ancora a livello di allerta terrorismo massima e in cui negli ultimi mesi sono stati sventati diversi attentati, secondo notizia del ministero dell'interno. Le tensioni internazionali, a cominciare dal conflitto in Medioriente che ha già avuto diverse ricadute in Francia, preoccupano le autorità, già abituate a gestire terribili attacchi in passato. 3500 richieste di accredito sono state inoltre rifiutate per ragioni di sicurezza, ha comunicato il Ministero dell'Interno, parlando di 130 persone classificate come ad alto rischio terrorismo e altre decine sospettate di radicalizzazione o di rapporti con radicalizzati islamisti. 

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