Raggiunto l'accordo tra i legali del calciatore e la procura federale della Figc. Ora manca solo la risposta della Procura Generale dello Sport
È stato raggiunto l'accordo tra i legali di Sandro Tonali e la procura federale della Figc per il caso scommesse. La sanzione per il calciatore è di 18 mesi: 10 mesi di squalifica, 8 di prescrizioni alternative (rispetto piano terapeutico e almeno 16 incontri di testimonianza in presenza). Ora manca solo la risposta della Procura Generale dello Sport. Domani, intanto, come riporta Sky Sport, dovrebbe essere il giorno della deposizione di Nicolò Zaniolo presso la procura di Torino. Stasera l'ex romanista è impegnato con l'Aston Villa in Conference.
L'annuncio di Gravina
Ad annunciare l'accordo raggiunto oggi è stato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, uscendo dalla Giunta Nazionale del Coni specificando come degli 8 mesi di attività di recupero "alcune riguardino l'attività terapeutica e almeno 16 saranno gli incontri in presenza come testimonianza". Il numero uno della Figc, parlando poi dell'accordo, ha aggiunto: "Le regole prevedono un certo numero di anni di sanzione, è previsto il patteggiamento, sono previste le attenuanti, i ragazzi hanno collaborato fino all'inverosimile, quindi noi continuiamo a rispettare delle regole che ci siamo prefissati". Con la squalifica, la stagione di Sandro Tonali è di fatto terminata. Non solo con il Newcastle ma anche con la nazionale. Sempre che l’Italia di Spalletti riesca a qualificarsi per Euro 2024.
Il caso scommesse e il ruolo di Tonali
Il 23 ottobre c'era stato un incontro tra la Procura federale e gli avvocati di Tonali, centrocampista del Newcastle, ex Brescia e Milan, per l'accordo. Davanti agli investigatori sportivi, già giorni fa, Tonali aveva ammesso le sue responsabilità, raccontando di aver giocato su piattaforme illegali e sul calcio, infrangendo il Codice di Giustizia Sportiva della Fig. Tonali ha scommesso anche sulle sue squadre (Milan e Brescia), sempre a vincere però, quindi senza scavalcare nel territorio dell'illecito sportivo, circostanza che avrebbe reso impossibile il patteggiamento.