In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Sergio Ramos ha annunciato il ritiro dalla nazionale spagnola

Sport
©IPA/Fotogramma

Con un lungo post su Instagram, il difensore del Psg ha spiegato di aver preso la decisione dopo una telefonata con l'attuale ct, De La Fuente. "Continuerò a tifare il mio Paese con l'emozione del privilegiato che ha saputo rappresentarlo con orgoglio 180 volte. Grazie di cuore a tutti voi che avete sempre creduto in me!”, ha scritto ai tifosi

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

“È giunto il momento di salutare la Nazionale”. Così Sergio Ramos ha annunciato su Instagram il suo addio alla Roja, dopo 180 presenze. “Questa mattina ho ricevuto una telefonata dall'attuale coach che mi ha detto di non contare su di me nemmeno in futuro, indipendentemente dal livello che posso dimostrare nel corso della mia carriera sportiva”, ha scritto ancora il difensore del Psg, riportando la chiacchierata con il ct della Spagna, De la Fuente.

Il rammarico del difensore

“Con grande rammarico, questa è la fine di un percorso che speravo fosse più lungo e che si concludesse con un sapore diverso, così come sono stati tutti i successi che abbiamo ottenuto in Nazionale. Credo umilmente che questo percorso meritasse di finire per decisione personale o perché le mie prestazioni non erano all'altezza di quanto meriterebbe la nostra Nazionale, ma non per una questione anagrafica o per altri motivi”, ha proseguito Sergio Ramos nel post. “Perché essere giovani o meno giovani non è un pregio o un difetto, è solo una caratteristica del tempo che non è necessariamente correlata a prestazioni o a capacità. Guardo con ammirazione e invidia Modric, Messi, Pepe, l'essenza, la tradizione, i valori, la meritocrazia e la giustizia nel calcio”, ha spiegato ancora il difensore spagnolo, facendo riferimento ad alcuni grandi calciatori non più giovanissimi ma ancora decisivi.

Ricordi indelebili

“Purtroppo per me non sarà così. Porto con me ricordi indelebili, tutti i titoli per i quali abbiamo lottato e festeggiato insieme e l'enorme orgoglio di essere il giocatore spagnolo con più presenze. Questa maglia e i tifosi, tutti voi, mi hanno reso felice. Continuerò a tifare il mio Paese con l'emozione del privilegiato che ha saputo rappresentarlo con orgoglio 180 volte. Grazie di cuore a tutti voi che avete sempre creduto in me!”, ha concluso.

approfondimento

Calciomercato, gli acquisti più costosi della storia. LA CLASSIFICA