Benetton Rugby, la denuncia choc di Traoré: una banana marcia come regalo di Natale

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Il giocatore azzurro, di origini guineane,  ha deciso di non stare in silenzio e di denunciare su Instagram lo spiacevole episodio. “Voglio evitare che altre persone si ritrovino in futuro nella mia situazione attuale", ha dichiarato

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Una banana marcia, dentro un sacchetto dell’umido come dono di Natale. A riceverlo è stato il giocatore italiano di rugby Cherif Traorè, pilone del Benetton e della Nazionale italiana. Il 28enne, di origini guineane, ha pubblicato un duro post su Instagram sottolineando lo sfondo razzista del regalo ricevuto durante il Secret Santa, un momento conviviale e scherzoso in cui ci si scambiano doni in forma anonima.

Traorè: mi ha fatto male vedere i compagni ridere

 "Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo, la cosa che mi ha fatto più male e vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere, come se tutto fosse normale”, ha accusato Traorè. “Sono abituato o meglio, mi sono dovuto abituare, a dover fare buon viso a cattivo gioco ogni volta che sento battute a sfondo razzista per cercare comunque di non inimicarmi le persone vicine” confessa il giocatore di rugby. “Fortunatamente, alcuni compagni, soprattutto stranieri, hanno cercato di supportarmi. Fuori dall’Italia un gesto come questo è condannato gravemente anche all’interno di piccole realtà”, afferma Traorè. Il giocatore italiano di rugby  questa volta ha deciso di non stare in silenzio “per fare in modo che episodi come questo non succedano più per evitare che altre persone si ritrovino in futuro nella mia situazione attuale. E sperando che il mittente impari una lezione”, ha concluso il pilone azzurro.

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La reazione della società

Con una nota, Benetton Rugby "tiene a ribadire di aver sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di razzismo o forma di discriminazione. Non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano la nostra identità ed i nostri valori. Lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, non solo con le parole, e continueremo a sostenerlo con forza". "Comportamenti simili - prosegue la nota - non hanno nulla che vedere con lo sport, e davanti ad episodi del genere Benetton Rugby sarà sempre dalla parte del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità".

Cherif Traorè - ©Ansa

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