La neozelandese si è resa protagonista del poco invidiabile primato nel match contro gli Usa di SheBelieves Cup. Curiosità: nella squadra a stelle e strisce ha fatto la sua seconda apparizione la figlia dell'ex star Nba Dennis Rodman
Tre autogol nei primi 35 minuti di gioco (5', 6' e 35' del primo tempo), realizzati sfoggiando buona parte del proprio repertorio calcistico, di destro, di sinistro e di testa. Quella tra Usa e Nuova Zelanda per la SheBelievs Cup, competizione per nazionali femminili che si svolge ogni anno negli States, è stata una partita da dimenticare in fretta per Meikayla Moore, maglia numero 5 e difensore centrale della selezione Kiwi, e del Liverpool a livello di club, le cui 'prodezze' sono già diventate virali sulla rete (GUARDA IL VIDEO).
La ct neozelandese: "Siamo con lei in questo momento difficile"
Alla fine la Nuova Zelanda ha perso 5-0, e il lavoro più difficile la ct neozelandese Jitka Klimkova lo ha dovuto svolgere alla fine, quando ha cercato di consolare la sua giocatrice, affranta al punto che al 40' pt si è chiamata fuori dal match e l'allenatrice l'ha sostituita con Rebekah Stott. "Moore ha avuto una giornata difficile, ovviamente, è triste e delusa, ma è una persona forte e una giocatrice che appartiene a questa squadra - il commento della Klimkova -. Siamo tutti con lei in questo momento difficile". Curiosità: tra le giocatrici statunitensi ha fatto la sua comparsa per la seconda volta in assoluto nella nazionale maggiore (aveva esordito nel match precedente contro la Repubblica Ceca) la 19enne Trinity Rodman, attaccante entrata all' 11' st al posto dell'altra punta Margaret Purce, e figlia dell'ex superstar Nba Dennis Rodman.