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Paralimpiadi Tokyo: un altro oro per l'Italia nel nuoto, argento nel ciclismo

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Antonio Fantin porta a casa l'oro nei 100 stile libero S6 con un nuovo record del mondo. Dopo la medaglia nella crono H2, Luca Mazzone è argento nella prova in linea categoria H1-H2 di handbike. Katia Aere conquista il bronzo nella gara di ciclismo su strada H5. Bronzo anche per le Azzure del tennis tavolo e per la nuotatrice Xenia Palazzo nei 50 stile libero categoria S8

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Prosegue l’avventura degli Azzurri alle Paralimpiadi di Tokyo 2020, con le medaglie che salgono a 48. Ancora una medaglia dal nuoto, con Antonio Fantin che porta a casa l'oro nei 100 stile libero S6 con un nuovo record del mondo in 1.03.71. Sempre in vasca, bronzo per Xenia Palazzo nei 50 stile libero categoria S8. Luca Mazzone è d'argento nella prova in linea categoria H1-H2 di handbike: l'atleta ha chiuso con un tempo di 31:23.79 portandosi a casa la seconda medaglia di questi Giochi dopo l'altro argento nella crono H2. Bronzo per le Azzurre del tennis tavolo Michela Brunelli e Giada Rossi. Al termine di una gara durissima, Katia Aere conquista il bronzo nella gara di handbike femminile categoria H5 (IL MEDAGLIERE DELL'ITALIA).

Fantin: "Ci ho messo il cuore, non solo le braccia"

"È fantastico, è una medaglia d'oro che arriva dopo grande lavoro e grande costruzione negli anni e soprattutto dopo due grandi staffette, entrambe d'argento". Così Antonio Fantin oro e primatista del mondo nei 100 stile libero S6 racconta la sua impresa sportiva. "Sono due emozioni diverse - ammette l'azzurro - le prime due sono condivise con il gruppo e anche questa in un certo senso: tocca solo uno, sul podio va solo uno ma dentro c'è il lavoro di tutti, e portare sul podio tutte le persone che hanno lavorato con me mi rende molto orgoglioso". "Vincere la mia prima medaglia a una Paralimpiade e che questa sia d'oro - sottolinea Fantin - è qualcosa di incredibile, così come migliorare il mio record del mondo e questa mattina siglare anche il record paralimpico significa che il lavoro fatto è consistente e che ci dà fiducia anche per i prossimi giorni. Il mio obiettivo era toccare per primo, ma anche migliorare me stesso: è quello a cui punto sempre prima di tutto in allenamento, per poi trasferirlo anche in gara. Sono molto soddisfatto, significa davvero molto per me. Di solito tutte le medaglie le metto in un cassetto e non le guardo perché sono un punto di partenza per un nuovo percorso e un nuovo cammino: non bisogna mai sentirsi alla fine, sempre all'inizio". "Sapevo che, a livello di gestione della gara, la vittoria - assicura Fantin - avrei potuto giocarmela nel secondo 50. E non solo per le mie caratteristiche ma anche per quelle dei miei avversari, visto che loro di solito partono molto veloci. Nell'ultima vasca oltre alle braccia ci ho messo veramente il cuore e quando ho toccato ho sperato di averlo fatto prima di tutti. Per i 400 mi piacerebbe chiudere questo ciclo di 4-5 anni iniziato ai Mondiali di Città del Messico con l'oro, perché è davvero una gara a cui tengo, la gara del mio cuore e che amo e ho amato da sempre. Spero di poter regalarmi e regalarci una bella gara".

Il bronzo nel tennis tavolo

"Questa medaglia - commenta con soddisfazione il presidente della FITeT, Renato Di Napoli parlando del bronzo conquistato dalla veronese Michela Brunelli e dalla pordenonese Giada Rossi, nella gara a squadre di classe 1-3 - è il coronamento del lavoro di ragazzi che si confermano straordinari, come uomini e come atleti. Giada e Michela sono due donne di grande forza e tenacia e non posso far altro che congratularmi con loro, con il direttore tecnico Alessandro Arcigli e con tutto lo staff della delegazione paralimpica, ancora una volta orgoglio della nostra Federazione". Ieri nella sfida dei quarti le due azzurre erano state protagoniste di un'entusiasmante vittoria in rimonta per 2-1 ai danni della Thailandia, con i successi nei due singolari, dopo aver ceduto il doppio. Oggi in semifinale hanno perso per 2-1 contro la Cina, dopo essersi aggiudicate il doppio, e hanno così ottenuto il bronzo, che riporta l'Italia su quel podio femminile a tredici anni dall'argento di Pechino 2008, dopo i quarti posti di Londra 2012 e Rio 2016.

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