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Tokyo 2020, Malagò: "Jacobs accusato di doping? Dispiacere e imbarazzo"

Sport
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Il presidente del Coni commenta alcuni articoli apparsi sulla stampa anglosassone che insinuano dubbi sulla vittoria dell'azzurro nei 100 metri: "Dispiace che qualcuno mostri di non sapere accettare la sconfitta"

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“Le considerazioni di alcuni vostri colleghi sono veramente fonte di grande dispiacere e anche imbarazzo sotto tutti i punti di vista”. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha commentato così in un'intervista radiofonica le velate accuse di doping avanzate dalla stampa estera, in particolare da Stati Uniti e Regno Uniti, verso Marcell Jacobs, il campione medaglia d’oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo. “Dispiace - ha aggiunto Malagò - che qualcuno dimostri di non saper accettare la sconfitta. Ha risposto bene Paolo Camossi, allenatore di Marcell. Parliamo di atleti che vengono sottoposti quotidianamente ai controlli antidoping e quando fanno un record tutto si raddoppia. Il numero dei test è impressionante. Per questo la mia è una difesa a spada tratta di Marcell” (LO SPECIALE TOKY0 2020IL MEDAGLIERELE MEDAGLIE DELL’ITALIA).

Gli articoli della stampa anglosassone

Alcune testate americane e britanniche avevano avanzato velati sospetti su Jacobs. Per il Washington Post il dubbio è quello di miglioramenti così “improvvisi e immensi” da essere sospetti, sostiene il quotidiano statunitense. “Non è colpa di Jacobs se nella storia dell’atletica leggera ci siano stati improvvisi e immensi miglioramenti”, si legge nell’articolo. “Gli annali dello sport sono pieni di campioni saltati fuori dal nulla che più tardi si rivelarono imbroglioni dopati. Sarebbe scorretto accusare Jacobs. Sarebbe incompleto non riconoscere il contesto di questo risultato. Jacobs merita il beneficio del dubbio, ma il suo sport no”. Sull’altra sponda dell’oceano, il britannico Times “32 delle migliori 50 prestazioni sui 100 metri sono state realizzate da atleti poi trovati positivi o comunque squalificati” e quindi “il peso della storia è un fardello per ogni nuovo campione”.

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