Il presidente e l’allenatore nella conferenza stampa dopo l’annuncio sulla separazione. Il patron: "Momento giusto per chiudere il ciclo". Il tecnico: "Lascio società solida e giocatori straordinari. Il futuro? Magari mi prendo una pausa"
"Sono qui per celebrare Massimiliano Allegri, un allenatore che ha fatto da solo la storia della Juventus". Così il presidente bianconero, Andrea Agnelli ha dato avvio alla conferenza stampa congiunta con il tecnico che lascerà il club a fine stagione, dopo l’annuncio ufficiale del club. "Quando capisci che fisiologicamente ti devi lasciare non c'è bisogno d’altro”, ha aggiunto Allegri sul suo addio alla Juventus. "Ho letto di rivoluzioni, anni di contratto, mercato, ma non ci siamo neanche arrivati...", ha precisato il tecnico bianconero, che sul suo futuro ha dichiarato: "Ora non so niente, magari una pausa può farmi bene". Nella sala stampa dell’Allianz Stadium anche la squadra al completo. Una maglia con la scritta "history alone" e il numero 5, come gli scudetti vinti sulla panchina dei bianconeri in altrettanti campionati è il regalo che Agnelli ha consegnato al tecnico.
Allegri: "Futuro? Una pausa può farmi bene"
Ai giornalisti che gli chiedono come immagina il suo futuro, il tecnico livornese risponde: ”Ora non so niente, so solo che bisogna andare in campo domani e festeggiare. Poi del futuro vedremo, magari una pausa può farmi bene, ho bisogno anche di riposare - sottolinea Allegri -. Vedremo dopo il 15 luglio, bisogna valutare le proposte, se ci saranno, altrimenti mi occuperò un po' più a me stesso, ai miei figli, alla mia compagna, a mio padre e a mia sorella, a quegli scellerati dei miei amici".
Agnelli: "Non rispondo a domande su futuro tecnico"
"Un allenatore ci sarà…". Agnelli non ha voluto dare alcun indizio sul dopo Allegri. "Lo dico subito, non risponderò a nessuna domanda sul futuro allenatore", ha spiegato il presidente della Juventus. "Credo di poter dire che è stata la decisione più sofferta da quando sono alla guida della società”, ha aggiunto Agnelli. Il numero uno bianconero sottolinea che si è trattato di una scelta della società, per quanto consensuale. "Tutti quanti sono utili, ma nessuno è indispensabile, da me ai magazzinieri - spiega - La storia della Juventus deve sempre essere più grande di ogni persona”.
Allegri: "Lascio società solida e giocatori straordinari"
"E' arrivato il momento per lasciarsi nel migliori dei modi. Lascio una società solida, con gruppo di giocatori straordinari”, ha detto un Allegri commosso. "Chi vince è più bravo degli altri, piaccia o non piaccia. A nessuno piace perdere, poi se uno si accontenta di uscire dal campo e dire giochiamo bene, ma abbiamo perso e siamo arrivati secondi, questo non fa per me", ha detto ancora il tecnico livornese risponendo sulle critiche al gioco della sua Juventus che hanno accompagnato l'ultima stagione. "Ho espresso il mio pensiero su cosa potesse essere il bene della Juve in futuro e la dirigenza ha fatto le sue valutazioni sulla cosa, decidendo che il prossimo allenatore non fossi più io. Non avevo fatto richieste alla società: ho capito prima che fisiologicamente dovevamo separarci”, ha spiegato.
Agnelli: "Momento giusto per chiudere il ciclo"
Non c'è un motivo preciso che ha causato il divorzio o almeno questo è quanto ha precisato il presidente Agnelli. "Al di là delle dietrologie, c'è stato un percorso di un mese di un gruppo di professionisti che ha avuto la capacità di capire che questo era il momento giusto, che era arrivato il momento di chiudere questo ciclo". "Gestendo aziende bisogna saper prendere le giuste decisioni nei momenti in cui vanno prese. Solo il futuro saprà dire se le scelte prese erano quelle corrette". E questo vale "al di là delle considerazioni esterne". Agnelli ha negato così che sulla decisione di separarsi da Allegri abbiano pesato le critiche degli ultimi mesi, soprattutto dopo l’eliminazione in Champions con l’Ajax.