4 Ristoranti 2019, seconda puntata: Borghese nei migliori ristoranti di Delta del Po

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Pamela Veronese dell'osteria Arcadia
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Quattro ristoranti, un viaggio nelle cucine d'Italia. Un solo obiettivo: aggiudicarsi il titolo di miglior ristorante. Per il vincitore 5000 euro da investire nella propria attività. Vince la seconda puntata Pamela e la sua Osteria Arcadia. In attesa del prossimo appuntamento, in Prima Tv Assoluta tutti i martedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11, scopri cosa è successo nella seconda puntata.

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Alessandro Borghese si trova nel Delta del Po, la parte più selvaggia e inesplorata del Veneto. Qui la cucina sa di laguna, ma che sapore ha la laguna? Alessandro Borghese lo scopre grazie a quattro ristoratori che si sfidano a colpi di pranzi e cene per aggiudicarsi il titolo di miglior ristorante di cucina del Delta del Po veneto.

La prima ristoratrice in gara è Manuela, una forte anima rock, titolare della Palafitta. Ama i paesaggi della terra dov'è nata. "La vera cucina di laguna è quella che, oltre a usare prodotti locali, mantiene le ricette della tradizone con un tocco di personalità. Vinceremo perché mettiamo la passione in tutto quello che facciamo".

Isi, dopo anni in politica, ha aperto un ristorante chiamato In Marinetta. I suoi prodotti sono interamente pescati in zona per dare la possibilità di conoscere nuove pietanze o per scoprire materie prime che si pensano scomparse. "Vinceremo perché ci troviamo in un posto straordinario e perchè abbiamo già vinto, essendo solo un anno che siamo aperti".

Pamela è la titolare dell'osteria Arcadia, un ristorante che si trova a Po di Gnocca, uno dei sette rami del Po. "Vinceremo perché proponiamo la vera cucina di laguna e perché in cucina c'è mia mamma!".

Gino è il proprietario del Canarin, una palafitta nel cuore del Delta del Po. "All'inizio ci pensavano pazzi ad aprire un ristorante in un posto del genere, ma direi che abbiamo vinto la sfida. Non so se vinceremo, so che il nostro successo è stato decretato dai nostri sacrifici".

Il ristorante Canarin si integra bene nel territorio lagunare anche se le ristoratrici hanno trovato stonati alcuni particolari come, ad esempio, le tovagliette di carta sulla tavola e alcuni cibi all'interno del menù, considerando che una della grandi sfide è quella di valorizzare il territorio. Isi e Pamela sostengono: "Le cozze che arrivano dalla Spagna assoluamente no, come anche le capesante gratinate dalla Scozia". L'anguilla viene servita fritta e in umido al sugo. Secondo Manuela non è una cucina di tradizione, di laguna. Gino si è dovuto difendere dalle molte critiche ricevute sui piatti tradizionali e sulla provenzienza della materia prima, giusto invece il conto.

La gara continua e a mettersi in gioco è Pamela con la sua osteria a conduzione familiare, l'Osteria Arcadia a Santa Giulia, una frazione di Porto Tolle. Alessandro Borghese entra in cucina e nota subito dei mestoli di legno: "Sono vietati nelle cucine professionali". La prorietaria di casa ribatte che, pur essendo a conoscenza di questa regola, il mestolo di legno è indispensabile per polente e umidi. Alessandro Borghese pensa: "Il ristorante ha pochi posti a sedere, una grande cura verso la qualità dei prodotti e l'anguilla, oggetto di bonus, è stata proposta in umido e ai ferri". L'osteria Arcadia conquista 71 punti come Il Canarin, il suo menù però non ha subito lo stesso trattamento, convincendo soprattutto per i prodotti pregiati della laguna. Il conto, invece, è stato considerato dagli ospiti troppo basso.

Il confronto si sposta da Isi a La Marinetta, una palafitta chiccosa con una mise en place elegante, a detta di Gino. Alessandro Borghese rimane colpito dalla cucina: "Raramente capita di trovare una cucina così pulita e ben attrezzata". La location di Isi ha un esterno che guarda alla tradizione con un bilancione per pescare e una sala elegante e ricca di dettagli, così come la sua proposta di menù. Secondo Alessandro Borghese: "Isi usa ingredienti locali per dare una spinta diversa ai classici piatti della tradizione. Deve un po' lavorare sugli abbinamenti, ma la direzione è quella giusta!". In Marinetta totalizza 73 punti e si porta in testa alla classifica. La voglia di innovazione ha diviso i rivali, con le ristoratrici che hanno faticato a trovare la vera cucina di laguna bocciando anche l'anguilla. 

E' tempo dell'ultima ispezione. Siamo a Porto Viro al ristorante La Palafitta di Manuela che, insieme al marito, si occupa anche dell'allevamento di anguille. La location delude i ristoratori su tutti i fronti, ma la proprietaria corre ai ripari dando il tutto per tutto con la cucina. Gino prende le difese di Manuela che proprone nel suo menù le cozze spagnole, mente Pamela sostiene che si debbano far consocere i tanti prodotti che predispone il loro territorio. "Manuela ha una location insolita, il suo ristorante è circondato da vasche di allevamento che mi hanno permesso di vedere tantissime anguille. Originale l'idea di proporla affumicata" dice Alessandro Borghese. La Palafitta con 61 punti si posiziona in fondo alla classifica. Manuela non è riuscita a convincere i suoi rivali che non le hanno risparmiato dure critiche per una cucina giudicata pesante e poco curata.

La classifica provvisoria data dalla somma dei voti dei quattro ristoratori si presenta così: Isi con 73 punti, vicinissimi Gino e Pamela a parimeriro con 71 e Manuela in fondo alla classfica con 61. Quale anguilla è rimasta impressa nel cuore e nella mente di Alessandro? Il bonus di 5 punti assegnato da Alessandro per la regina delle acque del Delta del Po spetta a Pamela. "La sua anguilla è cucinata a regola d'arte". Grazie al bonus di Alessandro, Pamela sale in cima alla classifica con 76 punti, ma mancano ancora i voti di Alessandro che possono confermare o ribaltare la classifica. Il ristorante che ha proposto la miglior cucina di laguna del Delta del Po veneto è l'osteria Arcadia di Pamela.

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