Intervista a Lilia Kapris di Veranda, il miglior ristorante di Milano

TV Show

Barbara Ferrara

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Alessandro Borghese ha inaugurato il nuovo anno con una nuova, appassionante stagione di 4 Ristoranti in prima tv assoluta. In attesa del secondo appuntamento, tutti martedì alle ore 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre al canale 311 o 11, continua a leggere e scopri cosa ci ha raccontato nell'intervista, la vincitrice della prima puntata Lilia Kapris

La prima delle nuove sfide culinarie di 4 Ristoranti si è conclusa col botto proprio con il cenone di Capodanno: quattro ristoranti etnici di Milano si sono sfidati con i loro piatti tipici del primo giorno dell’anno secondo le tradizioni del paese di appartenenza. A Milano, Alessandro Borghese ci ha portato alla scoperta di sapori di terre lontane e tra Cina, Eritrea, Cuba e Russia, ad avere la meglio in cucina è proprio quest’ultima. A poche ore dalla sua incoronazione, abbiamo incontrato la titolare del ristorante La Veranda, vincitore della sfida multietnica. Lilia Kapris, cinquantatreenne russa trapiantata a Milano da quasi vent’anni, è una forza della natura. Impossibile non restarne affascinati, la sua gioia di vivere è travolgente, sarà per questo che nel suo ristorante ci si sente a casa? Una cosa è certa, l’ospitalità è tra i suoi punti di forza, così come la cucina che spazia dai pasticci di aringa, ai bliny con l’immancabile caviale rosso, dal salmone all’anatra ripiena, dagli aspic di carne e aringa agli involtini di cavolo, senza dimenticare i ravioli siberiani. La ricetta segreta di Lilia è l’amore con cui fa il suo mestiere. “Ci metto la mia anima, tutta la mia allegria e il mio cuore, quando sono contenta io, va tutto bene, e anche il piatto più buono”.

Come nasce l’idea di aprire il ristorante?
Per via di mio figlio, quando ha iniziato a studiare allo IED, mi ha detto che avrei dovuto aprire un locale altrimenti sarebbe morto di fame: qui in zona, a parte piadine e panini, non c’era granché. Noi siamo abituati a mangiare piatti caldi, le zuppe, il gulasch. Così è nata La Veranda.
Com’è andata con Alessandro Borghese?
Benissimo, Alessandro mi è piaciuto fin dal primo momento, ho conosciuto un bell’uomo vero, autentico, per fortuna ne esistono ancora.
Davanti alle telecamere?
E’ andata molto bene, non ho visto né sentito le telecamere, ero molto tranquilla, non sono mai stata tesa. Forse anche perché non era la prima volta, quando abbiamo aperto il ristorante, dall’Ucraina sono venuti a fare alcuni servizi. Anche mio figlio è così, noi siamo così.
Si aspettava la vittoria?
Sì, fin dall’inizio ne ero sicura, la nostra cucina è veramente buona e il Capodanno russo è una tradizione grandissima, la festa, l’atmosfera, la cucina, tutto è vincente. E’ una festa allegrissima.
Il momento più duro?
E’ stato quando ho dovuto dire che non mi piaceva il cibo preparato da un altro collega.
Quello più divertente?
Nel ristorante eritreo quando abbiamo mangiato con le mani, è stato troppo comico, abbiamo bevuto il vino e Angela era anche un po’ brilla, eravamo tutti così allegri che nessuno voleva che finisse la serata. Inoltre per me era la prima volta che provavo la cucina eritrea. Mi è piaciuta tantissimo la carne cruda con la salsa piccante.
Parliamo di cucina italiana: quali sono i suoi piatti preferiti?
L’astice alla catalana e la fiorentina innanzitutto, però mi piacciono anche le ostriche, gli scampi, solo che ora con il ristorante non ho più tempo per andare fuori a mangiare. Abbiamo solo un giorno di riposo.
Premio a parte, cosa ha portato a casa di questa esperienza?
Una lezione di vita importante: non c’è niente di impossibile, io sono arrivata nel 2001 a Milano, non ho mai pensato di poter partecipare a un programma televisivo né addirittura di vincerlo, ho fatto una cosa impossibile, e prima di ogni altra cosa, mi sono divertita, è stato indimenticabile.

 

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