Eleonora Riso: "MasterChef mi ha insegnato a voler star bene, non è così scontato"
Indicata come la favorita della vigilia, l'aspirante chef livornese sbaraglia la concorrenza di Antonio e Michela e conquista l'ambito titolo di tredicesimo MasterChef italiano. "Non ha senso", la sua prima affermazione a seguito della proclamazione di Bruno Barbieri. Ma è un riscatto personale quello di Eleonora: "Ora ho più fiducia in me stessa, sono diventata grande e adesso so cosa voglio fare nella vita. E ho imparato a rapportarmi con le persone ". L'intervista
Proclamata vincitrice dalla viva voce di Bruno Barbieri affiancato da Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, Eleonora Riso non ci crede ancora: è lei il tredicesimo MasterChef italiano (RIVIVI QUI LA DIRETTA), e da oggi proverà a dare un senso a questa vittoria insperata ("non c'è mai stata una volta in cui ho pensato di vincere"). Nella serata conclusiva della gara, la concorrente livornese convince i giudici con il suo menù "Ichigo Ichie", riceve i complimenti di Andreas Caminada, genio assoluto della cucina mondiale, e sale sul gradino più alto del podio. Ecco cosa ci ha raccontato di questa sua "avventura pazzesca" (LEGGI L'INTERVISTA IN CUI PARLA DEL SUO RAPPORTO CON L'ANSIA).
l'intervista alla vincitrice di masterchef
Alle audizioni chef Locatelli ti ha chiesto chi fossi, tu hai risposto che eri in altomare e non lo sapevi ancora: adesso lo sai?
No, la verità è che la risposta è sempre la stessa, non lo so ancora, anzi dico che è la domanda sbagliata, per me è sbagliato cercare di capirlo.
Ti sei sempre definita una ragazza fuori dagli schemi, come sei cambiata, se sei cambiata?
Penso che questo non sia cambiato, resto una ragazza fuori dagli schemi, non ho fatto niente per cambiare anche se le influenze esterne hanno avuto il loro peso, tra tutte le cose che sono cambiate una importante c’è: adesso so cosa voglio fare nella vita. Sono diventata grande!
Cosa vuoi fare nella vita?
Voglio avere uno spazio in cui coinvolgere le persone, come ho fatto qualche anno fa in campagna da me, all’aria aperta. L’idea è quella di aprire un Home Restaurant.
Quindi la vittoria oggi un senso ce l’ha…
Non ho mai, ma proprio mai pensato di vincere nemmeno per un istante. Nel momento della proclamazione non aveva senso che vincessi io, ma ora proviamo a darglielo un senso.
Tua sorella si è augurata che d’ora in poi ti possa finalmente liberare del peso di dover fare sempre di più, a che punto sei?
A nessun punto, non mi sono minimamente liberata, anzi forse peggio. Ora che ho vinto MasterChef mi sento addosso ancora più responsabilità però mi sono presa bene. Mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno, è uno sport per me.
Cosa hai imparato da MasterChef?
Ho capito di possedere più coraggio di quanto credessi, che so affrontare una competizione in maniera sana, incredibile per me. E che forse l’unica cosa sana della competizione è sempre stata la competizione e ho imparato a fidarmi di più di me stessa.
Ci sono voluti 28 anni per capire di voler star bene?
Sì proprio così come ho detto, non è così scontato sapere di voler star bene, volerlo davvero intendo. Sicuramente un’altra cosa che mi ha insegnato MasterChef è rapportarmi alle persone, io che sono sempre schiva, nella Masterclass ho dovuto avere a che fare con venti perfetti estranei completamente diversi da me, oltretutto in una gara. Io sono una solitaria, da piccola volevo fare l’eremita. Abbassare quel muro, cercare di vedere il bello in ognuno di loro è stato un bell’insegnamento.
Al tuo menù degustazione come ci sei arrivata?
Dopo nottate e nottate a fissare il soffitto… Cercando di migliorami, conoscendo i miei difetti, ho letto libri e mi sono appassionata ad alcune filosofie orientali, niente di trascendentale, ma l’occhio l’ho buttato e mi ha colpito questo libro in cui in maniera super semplice veniva spiegato un concetto giapponese per me poetico, molto bello. E poi io sono una fan del Giappone, per me loro sono top.
Alle voci che circolano in rete sul tuo legame con Niccolò cosa rispondi?
La verità? Ne sapete più voi di me (sorride divertita, ndr).
Battute a parte, vi rivedremo insieme?
Sì, ci rivedrete insieme, vi verremo a noia.
In che contesto, cucina?
C'è qualcosa che bolle in pentola.
Una coppia che anche a livello di amicizia ha fatto sognare. Perché secondo te?
Perché è la combo perfetta.
Cosa c’è in questa combo, quali sono le parole che vi descrivono?
Disagio e…non so.
Due disagi che si incontrano?
La combo del disagio che fa il massimo disagio che, si sa, va alla grande oggi giorno, tutti sono disagiati, quindi top!