Tema della quarta puntata di Family Food Fight è la festa. Nella prima prova alle famiglie rimaste in gara vengono affidati i menu di feste tradizionali italiane e non come: Natale, Pasqua, Capodanno e Ramadan. I giudici Antonino Cannavacciuolo, Joe e Lidia Bastianich al termine delle prove decidono che ad andare al duello finale saranno le famiglie Scainelli e Benziadi. In attesa della semifinale di Family Food Fight, in onda tutti i giovedì alle 21.15, scopri cosa è successo nella quarta puntata.
C’è aria di festa nelle cucine di Family Food Fight, è infatti nella quarta puntata che i giudici Antonino Cannavacciuolo, Joe e Lidia Bastiniach assegnano alle famiglie il compito di realizzare menu di feste tradizionali come la Pasqua ai Magistà, il capodanno agli Scainelli, il Natale ai Raviele mentre alle Benziadi viene assegnato il menu che celebra la fine del Ramadan.
Le postazioni delle famiglie rispecchiano con i loro addobbi le ricorrenze assegnate. La miglior famiglia come sempre guadagna il bonus mentre la peggiore passa direttamente al duello finale. Ma non c’è festa senza regalo e a preparare “il pacco” ci ha pensato Joe Bastianich che, durante la prima prova, fa entrare nella cucina delle famiglie un parente. Se vi state chiedendo come sia avvenuta la scelta, è semplice: Joe Bastinich ha scelto il familiare meno capace ai fornelli.
Prima prova: Un menu di festa
Nella cucina dei Raviele è già aria di Natale. Paolo sventola come un trofeo il capitone alle Benziadi che colgono subito la provocazione annunciandogli “di fargli la festa”. Nella cucina dei Magistà Gianvito, il più giovane, cerca di prendere in mano la situazione riprendendo i suoi familiari. Nel frattempo nelle cucine delle famiglie assistiamo all’entrata dei regali: i loro parenti che dovranno cucinare nelle cucine delle famiglie da soli. Le famiglie in gara si allontano lasciando la postazione al loro parente. Le squadre rischiano di perdere il lavoro già fatto fino ad ora per via del parente serpente. Di fronte a questo imprevisto tutte le famiglie vanno nel panico. Anche una volta rientrate nella loro cucina la tensione resta e sfocia in battibecchi, specialmente per gli Scainelli. Finite le cucinate per le feste si passa all’assaggio. I migliori nella prima prova sono i Raviele con il loro menu di Natale mentre i peggiori sono stati gli Scainelli con il loro menu di capodanno.
Seconda prova: Feste oltre i confini
Il carnevale di Rio, la festa di primavera in India e il capodanno cinese a Pechino sono le feste oltre i confini affidate nella seconda prova alle famiglie di Family Food Fight. Ad aiutare le famiglie in questa seconda prova, i giudici chiamano tre cuochi che li aiuteranno con consigli e suggerimenti: l'indiano Prady, il cinese Chang e il brasiliano Bartolomeu. C’è solo un piccolo problema, i cuochi non parlano italiano. Il loro sarà un vero e proprio scambio culturale. I Magistà si preparano al carnevale di Rio, i Raviele alla festa di primavera in India e le Benziadi al capodanno cinese. Problemi di comunicazione a parte, l’unica che sembra intendersela perfettamente con il cuoco è Rita Magistà che afferma di capirlo più della sua famiglia. Intanto i Raviele optano per il bonus conquistato nella prima prova, ovvero l’aiuto concreto in cucina del cuoco affidatogli. Allo scadere del tempo i giudici assaggiano i menu di festa e prendono la decisione di mandare al duello finale la famiglia Benziadi.
Duello finale: la festa di San Gennaro
La festa di San Gennaro è conosciuta non solo a Napoli ma anche a New York. San Gennaro era un amante delle polpette, per questo i giudici assegnano alle famiglie un primo, secondo e dolce a base di polpette. Alla fine della prova, come sempre a staffetta, la famiglia Benziadi presenta i tre piatti richiesti dai giudici a differenza degli Scainelli che ne consegnano quattro. A questo punto Joe Bastinich si sente costretto ad eliminare un piatto degli Scainelli, giudicandone solo tre. Nonostante questo, sono gli Scainelli ad andare in semifinale, le Benziadi spengono i fuochi della cucina di Family Food Fight.