X Factor 10, vincono i Soul System: l'intervista

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All'ultimo sprint i Soul System superano Gaia e vincono la decima edizione di X Factor. Li abbiamo incontrati e intervistati il giorno dopo e qui vi raccontiamo la loro storia

di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)


E Soul System fu! I rumor sono lievitati, il rullio del tamburo è diventato concerto di percussioni e la band di Alvaro Soler (che li ha invitati ad aprire le date dei suoi concerti italiani il 22 febbraio 2016 a Milano e il 24 a Roma) vince X Factor 10. Il giorno dopo l'euforia è ancora a livelli altissimi per i vincitori del talent di Sky Uno. Li abbiamo incontrati.

Soul System avete realizzato l'impresa che avete fatto?

E’ un sogno! Visto il percorso particolare che ci ha segnati fin dall’inizio, soprattutto dopo le eliminazioni dagli Home Visit.
Però vi hanno richiamati.
E' in quel momento che ci siamo ripromessi che dovevamo arrivare in finale. Abbiamo lottato fino alla fine, ora vogliamo lasciare un segno.
Di che tipo?
Umiltà, positività e tanta felicità.
Siete un bell'esempio di integrazione.
Tranne Alberto siamo figli di genitori del Ghana ma siamo tutti nati in Italia. Le nostre famiglie vengono da un contesto di piccole megalopoli africane. I primi africani sono arrivati nel 1983, 1984. Facevano piccoli lavoretti di raccolta per campare giornalmente, da quella dei pomodori alle patate e le olive. Poi sono diventati operai e ci hanno regalato un futuro concreto. Il loro sforzo è stato partire dall’Africa, venire qui, lavorare e creare una famiglia. Noi vogliamo regalare qualcosa di più grande. Siamo fieri di essere africani e italiani.
Vincere X Factor cosa può cambiare?
Parlare in modo costruttivo può aiutare a risolvere tante situazioni. A partire dalle questioni legate ai passaporti (solo uno di loro non ha la cittadinanza italiana, ndr). Speriamo che la nostra vincita porti un approccio umano differente. Il nostro vuole essere anche un insegnamento per tutti i nostri fratelli. Speriamo che il messaggio arrivi ai piani alti della politica. Bisogna stimolare le nuove generazioni che stanno crescendo.
Finita la finale siete andati a festeggiare con i parenti e gli amici.
Le nostre famiglie sono un grosso punto di riferimento, abbiamo valori sani e solidi grazie ai nostri genitori che ci hanno cresciuto in maniera impeccabile. Saliamo sul palco per la musica e le nostre famiglie.
Condotti alla vittoria dal voto popolare.
Vero. Ma ricordiamoci che è la musica che deve parlare non il colore della pelle.
La vostra forza?
I tanti concerti, ci chiamavano ovunque. Siamo musicisti già rodati. Quando ci hanno richiamato a X Factor avevamo altri programmi ma siamo rientrati. Le dico che abbiamo fatto 40 concerti in 45 giorni.
Ce l’avreste fatta comunque?
Forse, magari mettendoci due, tre anni in più. Dobbiamo portare qualcosa di diverso.
Al Forum avete spaccato, tutti in piedi a ballare con voi!
Ci siamo allenati a comunicare.
Cosa intendete?
Se mentre suoniamo uno è al cellulare il motivo è che non conquistiamo la sua attenzione. Siamo auto-critici. Ci mancava il lato discografico del mestiere che abbiamo colmato grazie a X Factor.
Reazione al momento della vittoria?
Ci eravamo promessi di non piangere ma è stato difficile.
E' stata una delle finali più belle della storia di X Factor.
Il livello della finale era altissimo. Eva, Gaia e Roshelle tre fuoriclasse assolute. Ha vinto chi ha sbagliato di meno.

 

 

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