Il quintetto triestino, formato da Marco, Piero, Giulio, Rocco e Nicola, ha reso più frizzante il palco di X Factor 2014, e ora è pronto a rinfrescare l'estate con il singolo Abbronzarella. Abbiamo intervistato gli Spritz For Five per sapere del loro X Factor, in attesa della nuova edizione, dal 10 settembre alle 21.10 su Sky Uno
di Emanuela Vignudelli
Ci hanno deliziato con i loro arrangiamenti sonori in cui smontavano e rimontavano le canzoni. Ci hanno divertiti con la loro ironia e colpiti per il loro talento, condito di eclettismo e creatività. Gli Spritz For Five, come suggerisce il nome, sono come un fresco aperitivo da gustare in compagnia e allegria, ricco di bollicine ovviamente. Dopo la partecipazione a X Factor 2014 il gruppo vuole lasciare un segno in quest’estate torrida, con il singolo Abbronzarella, un crossover, dagli effetti speciali, di Abbronzatissima e Tintarella di luna. Il risultato è un mix che offre contaminazioni diverse, dal pop alla black, dallo stile melodico al country.
Abbiamo chiesto a Marco (tenore, percussione vocale), Nicola (percussione vocale, tenore), Piero (tenore), Giulio (baritono) e Rocco (basso), i loro ricordi dell’esperienza a X Factor, un trampolino di lancio che gli ha permesso di far conoscere a un grande pubblico la loro idea di musica innovativa.
Come è nato il vostro primo singolo Abbronzarella?
Volevamo partecipare anche noi al fenomeno dei tormentoni estivi e quindi abbiamo pensato di fare un mash-up di due canzoni della tradizione e cultura italiana dell'estate, Abbronzatissima e Tintarella di luna.
Una grande responsabilità.
E’ stato un lavoro a dieci mani, molto creativo, realizzato con due giorni di full immersion.
Come lo definireste?
Un gioioso delirio estivo. Musicalmente, ha una struttura molto interessante e sarebbe una grande soddisfazione se arrivasse a un pubblico vasto.
E l’album?
E’ ancora in fase di lavorazione, ma arriverà.
Passiamo alla vostra esperienza ad X Factor 2014. Come affrontaste i provini?
Li abbiamo vissuti in modo rocambolesco, siccome ci sono state diverse modifiche nella formazione del gruppo dopo i pre-casting. Non è stata un’esperienza lineare, ma ci ha aiutato a maturare molto.
I ricordi più belli delle selezioni?
E’ stato un periodo di grande crescendo emotivo, inaspettato ed emozionante, che, per alcuni versi, abbiamo preferito alle settimane della messa in onda, forse troppo adrenalinica. Alle audizioni abbiamo potuto esibirci con le nostre canzoni e c’era il riscontro del pubblico.
I momenti migliori durante la trasmissione quali sono stati?
Sicuramente la vita nel loft, era come essere in una grande famiglia. Soprattutto quando ci trovavamo in sala prove e improvvisavamo tutti insieme, dimenticandoci della competizione e pensando solo a cantare in compagnia degli altri.
E, invece, i ricordi più brutti?
Quando Nicola si è rotto la caviglia è stato duro un po’ per tutti.
Il live in cui vi siete piaciuti di più.
(Ridono) Probabilmente nessuno.
Ma come?
La verità? Siamo molto puntigliosi e critici, non siamo mai soddisfatti al cento per cento.
Siete rimasti in contatto con qualcuno del programma?
Certo, come tutte le famiglie 2.0, abbiamo un gruppo su whatsapp e cerchiamo di vederci se riusciamo. Sentiamo ancora la nostra vocal coach Paola Folli, che ci ha aiutati per il singolo. Da X Factor abbiamo portato a casa l’umanità e le persone dell’intera produzione.
Una grande famiglia, insomma.
Una grande macchina che per forza di cose è diventata una famiglia.
Cosa pensavate di X Factor prima di partecipare?
Molti di noi conoscevano il programma solo per sentito dire, per altri era un sogno che diventava realtà.
Perché avete deciso di iscrivervi ai provini?
Tutti ci dicevano che dovevamo provare, ma noi all’inizio non ci pensavamo. E’ successo per puro caso.
La vostra percezione dopo?
Come tutte le cose che prima immagini soltanto e poi diventano reali, lo abbiamo ridimensionato, cogliendone i lati positivi e negativi. E’ stata un’esperienza sorprendente ed emozionante, siamo soddisfatti di esserci messi alla prova.
Quindi, esito positivo?
Totalmente positivo.
Consigli per i prossimi che parteciperanno.
Divertirsi a manetta. Viverla serenamente, col sorriso e senza ansia, come un gioco e non come una gara. Cercare di viverlo al meglio perché è un periodo che rimane nei ricordi e nel cuore per sempre.
Cosa dà X Factor?
Tanta visibilità. Ci sono moltissimi talenti in giro che, purtroppo, pochi conoscono. Già esibirsi sul palco dei live è stato un traguardo per noi, per questo non bisogna preoccuparsi troppo della resa. Anzi, consigliamo di approfittare del poco tempo a disposizione per farsi conoscere, restando se stessi.
Un aggettivo a testa per descrivere X Factor.
Famiglia. Macchina. Divertimento. Trampolino. Passaggio.