Dopo un primo episodio giustamente introduttivo - o meglio, reintroduttivo -, entriamo finalmente nel vivo della seconda stagione di Westworld (che, peraltro, ha recentemente ricevuto il rinnovo ufficiale da parte di HBO). Dal passato remoto (Logan Delos che scopre l'esistenza degli host e William che riesce a convincere James Delos a investire nel progetto), al passato recente, con Dolores intenzionata a mettere insieme una piccola armata per fare la rivoluzione, passando per l'Uomo in Nero, alla ricerca del gioco dedicato a lui di cui gli ha parlato Ford: leggi la recensione di Reunion, il secondo episodio di Westworld 2 (NB, ovviamente ci sono SPOILER se non l'avete ancora visto!!)
Have you ever seen anything so full of splendor?
Westworld 2, episodio 2: la trama
C'era una volta
Anche il secondo episodio della seconda stagione di Westworld si apre con Arnold e Dolores, solo che lo scenario è completamente nuovo. Non siamo più nel laboratorio sotterraneo del parco: siamo in una metropoli, molto probabilmente in una metropoli asiatica (Honk Kong? A giudicare dal primo episodio parrebbe infatti che l'isola dove si trovano i parchi sia situata vicino alle acque territoriali cinesi).
Ma andiamo con ordine. Dolores, ancora innocente, osserva completamente rapita i grattacieli di notte. Le luci le sembrano stelle sparpagliate per terra, potrebbe stare ore a guardare lo spettacolo davanti ai suoi occhi, e Arnold chiaramente un po' la invidia, perché “dopo un po' ci si abitua, e alla fine non ti dice più niente”.
Il momento è interrotto da Ford, che vorrebbe portare Dolores da qualche parte, ma secondo Arnold lei “non è pronta”, dunque dovranno accontentarsi dell'altra ragazza. Il giovane Robert prova a ribattere, ma poi rinuncia, perché è chiaro che non avrà ciò per cui è venuto.
Arnold porta la sua creatura a vedere quella che, una volta terminata, sarà casa sua. O meglio, sarà il posto dove vivranno sua moglie e suo figlio Charlie, che finalmente saranno un po' più vicini a quella che, a tutti gli effetti, è la sua vera casa, cioè il parco. Dolores dice che vorrebbe conoscere il bambino, di cui ha tanto sentito parlare, e Arnold le risponde che anche lui non vede l'ora. D'altronde, lei glielo ricorda molto, nel suo vedere tutto con occhi puri, incontaminati. Nel suo vedere la bellezza delle cose praticamente ovunque, le infinite possibilità.
Dolores si incanta nuovamente a guardare i grattacieli. E poi succede qualcosa di inevitabile, perché è vero, non è ancora pronta: ripete la stessa frase detta pochi minuti prima. Per lei le luci sono di nuovo stelle sparpagliate:“Hai mai visto qualcosa di così stupendo?”, e il loop riparte. “Mi porterai di nuovo qui?”, chiede Dolores, e Arnold glielo promette: torneranno lì, prima o poi.
L'altra ragazza a cui Ford si riferiva, scopriamo presto, è Angela. E' lei che viene inviata insieme a un certo Akecheta a recuperare Logan in un bar. Mr. Delos, così lo chiamano, finisce di flirtare con un ragazzo del posto, poi li segue. Fino a poco prima era presente anche William, che però se n'è tornato nella sua stanza d'albergo per riprendersi dal jet lag. Siamo dunque in un periodo precedente non solo alla visita di Logan e William a Westworld, ma addirittura alla prima visita di Logan in assoluto.
Angela e Akecheta dicono di trovarsi lì in rappresentanza della Argos Initiative, di avere un appuntamento con lui, e di volerlo portare a una dimostrazione che, sono sicuri, lo convincerà a investire i suoi soldi con loro. I tre si spostano quindi in un'altra sala, dove ci sono altri ospiti intenti a chiacchierare e sorseggiare qualcosa. Un'elegante pianista, che non è nient'altri che Clementine, suona una delicata melodia.
Logan si spazientisce: pensava si trattasse di una dimostrazione privata. Fa per andarsene, ma Angela lo ferma: quella è una dimostrazione privata, ed è già iniziata. Il giovane Mr. Delos (che è il figlio ed erede di James Delos, fondatore della Delos Destinations, come ci è stato detto tramite il finto sito promozionale della società) non riesce a crederci: veramente lì dentro c'è un robot? Strano, sembrano tutti così “noisamente umani”.
Alla fine, Angela rivela la sua natura, e quella di tutti gli altri: con un suo gesto, i presenti si fermano, cristallizzati. E Logan capisce: ecco il futuro. Ma com'è possibile? Non siamo ancora a quel punto...o forse sì? Ovviamente Mr. Delos ha la possibilità di “tastare con mano” la merce, e passa qualche momento inebriante con la bionda Angela e un altro paio di suoi simili. Dolores osserva Angela rivestirsi, e le due si scambiano un'intensa occhiata. Ecco il motivo per cui Arnold si è rifiutato di dare a Ford la sua creatura prediletta: Dolores è diversa, non merita di essere usata in quel modo.
L'episodio salta dal passato remoto, poco più o poco meno di trent'anni dall'inizio della serie, al passato recentissimo, subito dopo la strage del finale della stagione 1. Sempre nel passato remoto, siamo nuovamente a Sweetwater, e nuovamente a Dolores cade un barattolo. Nuovamente Teddy lo raccoglie e fa per restituirglielo, ma rimane bloccato. Tutti rimangono bloccati. Sopra di loro, un elicottero. Poco dopo vediamo James Delos passeggiare per la via principale della cittadina.
Mr. Delos Senior, però, non è lì per caso. A portarlo alla scoperta delle meraviglie del parco è William., dunque ci troviamo temporalmente dopo la sua prima visita. Convincere un osso duro come suo suocero non è facile, ma William tocca il tasto giusto: lì c'è il futuro, lì ci sono infinite potenzialità. Certo, l'investimento iniziale di Logan è stato fatto senza vedere le reali possibilità del parco, che è l'unico posto dove le persone possono essere veramente sé stesse senza paura di essere viste, e dunque giudicate.
Lì i loro desideri più profondi diventano realtà, ed è questa la vera miniera d'oro: le fantasie più intime dei clienti. E forse non solo quelle, come abbiamo visto nel primo episodio: perché gli androidi drone stanno raccogliendo il DNA degli ospiti? E perché James Delos dice di non avere tempo da perdere?
Saltiamo poi alla festa di pensionamento di Delos Senior. Dolores, vestita di bianco, con i capelli sciolti, è seduta al piano, e suona un brano di Chopin. Le si avvicina una bambina: è Emily, la figlia di William, che è lì vicino, insieme a sua moglie (la donna ritratta nella foto trovata da Peter Abernathy). William guarda intesamente Dolores, e lei ricambia il suo sguardo: che sia in grado di ricordare?
A interrompere il momento è James. Da quanto si dicono, capiamo che ormai William ha preso definitivamente il suo posto. “Le cose stanno procedendo, ma ci vuole pazienza”, dice William al suocero, ma lui accenna un colpo di tosse e ribatte che “qualcuno può permettersi di essere più paziente di altri”. Mr. Delos Senior è malato? Che progetto c'è in ballo?
Intanto è calata la notte. Dolores si allontana dal piano e va in giardino. E' attratta dalle luci dei grattacieli, e di nuovo si chiede se possa esistere qualcosa di più stupendo al mondo. Questa volta, però, a risponderle non è Arnold, ma Logan, stravaccato su una sedia, mezzo ubriaco e strafatto di chissà cosa. Delos Junior riconosce Dolores, ed è sicuro che sia stato William a mandarla lì, per “tenergli compagnia”. Che ironia.
Lei risponde che è lì solo per le luci. “Sai cosa stanno festeggiando per davvero? Quello, tesoro, è il rumore di una gruppo di idioti che si trastullano mentre l'intera specie sta per essere completamente bruciata via. E la parte più divertente è che sono stati proprio loro ad accendere il fiammifero! Salute a voi, stron*i: che il vostro per sempre possa essere beatamente corto.”, farfuglia lui, e lei ovviamente non capisce. Neanche noi, a dire il vero. Cosa intende Logan? E perché è così turbato?
L'ultima sequenza ambientata nel passato remoto è in chiusura dell'episodio. Siamo nei laboratori della Delos. William , ma qui siamo ormai già di fronte al William 2.0, che conosciamo col nome di Uomo in Nero, ordina a una completamente nuda Dolores di tornare online. “Non sei neanche una cosa, sei un riflesso. E sai chi ama specchiarsi? Chiunque.” le dice lui. Poi però la ringrazia: è grazie a lei se ha imparato ad apprezzare se stesso.
Tutti vorranno ciò che ha trovato lui, ma non si tratta solo di quello: lì c'è la risposta a una domanda che nessuno ha mai sognato di porre. Le parole di William sono ovviamente criptiche per noi. L'ultima scena è nel parco. William mostra a Dolores le immense macchine viste nella prima stagione intente a costruire qualcosa. “Hai mai visto qualcosa di così stupendo?” le chiede lui con tono sarcastico.
L'inizio della rivoluzione
Nel passato recente arriviamo trafelati nel settore in cui vengono raccolti i residenti disattivi in attesa di essere rimessi in sesto. A portarci lì è l’ospite graziato da Angela nel primo episodio. Ovviamente c’era un motivo dietro la mossa della bionda androide: trovare l’accesso ai laboratori della Delos. Alcuni tecnici lavorano freneticamente per sistemare degli host, mentre una guardia li osserva comodamente seduto.
Di lì a poco, però, irrompono Dolores, Teddy e la sopracitata Angela. L’obiettivo di Dolores è duplice: da una parte far vedere la verità a Teddy, che continua a non ricordare, ma che messo davanti all’evidenza rimane sconvolto nell’apprendere di essere morto più e più volte, nello specifico è sconvolto nell’apprendere di essere stato brutalmente ucciso più e più volte. “Perché?” chiede Teddy, che non riesce a capire il senso di tutta quella brutalità. “Solo per divertimento!” risponde terrorizzato il tecnico, che non sa spiegare in altro modo il senso dell’esistenza del parco. Dolores però lo sa, eccome se lo sa: “Volevate un posto dove farci di tutto senza che nessuno controllasse. Beh, ora non c’è nessuno a controllare quello che faremo noi a voi.”, sono le inquietanti parole che Dolores rivolge all’ospite graziato da Angela.
Torniamo nel parco, e ritroviamo un volto noto: Lawrence. Ovviamente il ladruncolo è nei guai, ma a salvarlo arriva prontamente l’Uomo in Nero, che ha bisogno di una guida. Prima, però, Old William porta il suo compagno di viaggio a bere un goccio, e intanto ne approfitta per sistemarsi una ferita (sì, ora le ferite sono all’ordine del giorno) con l’aggeggio che abbiamo già visto più volte nel corso della serie. Aggeggio che, a quanto pare, funziona anche sugli esseri umani…
Torna nuovamente la tematica del giudizio, di qualcuno o qualcosa che ti osserva dall’alto. “Volevano un posto al riparo da Dio, un posto dove poter peccare in pace. Ma noi li stavamo comunque osservando, stavamo raccogliendo tutti i loro peccati, tutte le loro scelte. Chiaramente a noi non interessava giudicarli. Avevamo in mente qualcosa di completamente diverso. Ma io ho ricevuto il mio giudizio nonostante tutto, e ne prendo atto, perché fino a oggi non c’era niente di reale qui. Ma adesso lotterò per tornare al momento in cui è stata emessa la mia sentenza, e mi appellerò. Poi raderò al suolo questo ca**o di posto.”, sono le criptiche parole dell’Uomo in Nero. Lawrence, però, sembra aver capito dove devono dirigersi. Peccato che la strada sia bloccata da un esercito di Confederados. In alternativa potranno provare a passare per Pariah: sì, sarà il gioco a trovare lui, proprio come aveva detto Ford.
Torniamo nei laboratori della Delos. Dolores e Angela torturano la guardia per scoprire quanto personale della sicurezza si metterà a cercarli: 600, 800, e si troveranno nello stesso posto per decidere il da farsi. Troppi. C’è bisogno di alleati, osserva Teddy, che finalmente sembra essersi svegliato dal torpore. Dolores gli sorride: è esattamente ciò che aveva in mente. Per riuscirci, però, avranno bisogno dell’aiuto di uno dei tecnici, a cui viene dato il compito di risvegliare un Confederado.
E’ lui a guidarli dai suoi compagni, ma lungo il cammino i ribelli si imbattono in Maeve, Hector e Lee. Dolores e l’ex madame del bordello si riconoscono: “Mi ricordo di te. Sei molto lontana da casa.”, dice Maeve col suo solito tono ironico, anche perché ha capito cosa sta succedendo. Dolores cerca di convincerla a unirsi a loro, ma lei rifiuta: non è interessata alla vendetta, anche perché la vendetta è solo “un’altra preghiera al loro altare”, e lei è stufa di stare in ginocchio. Inoltre, visto che Dolores dice di stare combattendo per la libertà, non avrà problemi a farli passare liberamente, no? Le strade delle due eroine della serie si dividono nuovamente, ma è quasi certo che più avanti i personaggi di Wood e Newton si incontreranno di nuovo. La domanda è: si incontreranno in pace, o si scontreranno?
Intanto, Dolores, Teddy e Angela incontrano il Maggiore Craddock (già visto nei flashback ambientati più di trent’anni fa), un Confederado a capo di un manipolo di uomini non proprio esemplari. Dolores vuole che si uniscano a lei, alla sua ribellione, lui ovviamente non la prende sul serio. Anche perché l’unico uomo da cui prende ordini è il Colonnello Brigham, che a sua volta prende ordini solo dall’Onnipotente. Per convincerlo a “collaborare” c’è un solo modo: farlo fuori e farlo risvegliare. Missione compiuta. Se è la gloria che vuole, Craddock dovrà seguire lei, perché lei ha ucciso Dio, dunque ora non è il favore di Dio quello che lui deve guadagnarsi, ma il suo.
Lawrence e l’Uomo in Nero giungono a Pariah, decisamente meno ospitale di una volta. E piena di cadaveri. A portare a termine la strage è stato El Lazo, l’ex personaggio interpretato da Lawrence decenni prima. El Lazo ora ha la faccia di Giancarlo Esposito (il Gus Fring di Breaking Bad), e non ha nessuna intenzione di aiutare Old William e di dargli i suoi uomini, perché “Questo gioco è per te William, ma devi giocarci da solo.” Gli uomini di El Lazo si sparano da soli in testa, lui stesso si uccide da solo. Ma prima lo informa (anche se in realtà è Ford che parla attraverso di lui) che si rivedranno nella Valle Al Di Là. Criptico.
“Chi è questo Robert?”, chiede Lawrence. Si tratta dell’uomo che ha costruito il “luogo del giudizio”? No, ribatte Old William, non ha avuto quell’onore. Quel posto, infatti l’ha costruito lui stesso, ed è il suo più grande errore. Super criptico.
L’episodio si chiude con Dolores, Teddy, Angela, Craddock e i suoi uomini vicini al forte dove si trova, in teoria, il Colonnello. “La Gloria, la Valle Al Di Là, a quanto pare ognuno ha un nome diverso per la stessa destinazione”, dice Teddy, ma Dolores lo corregge subito: non si tratta di un posto, ma di un’arma, e lei la userà per distruggerli tutti. Come? Un “vecchio amico” è stato così stupido da mostrarglielo in passato…
Westworld 2, episodio 2: la recensione
Partiamo dall’ovvio, cioè dalla grandissima prova attoriale di Evan Rachel Wood, che passa da Original Dolores, ingenua e pura come una bambina, a Vendicatrix Dolores, fredda, calcolatrice, interessata solo alla vendetta. Dolores è speciale, Arnold lo sa, ma non è ancora pronta, dunque va protetta.
Per quanto riguarda le scene ambientate nel passato remoto, quello risalente all’incirca a 30 anni fa (alcune prima dell’apertura del parco, altre dopo la morte di Arnold), è interessante vedere l’evoluzione del personaggio di Logan. Lo incontriamo spaccone, proprio come ce lo ricordavamo, ma poi, dopo la decisione del padre di investire nel progetto di Ford su suggerimento di William, lo ritroviamo completamente sconfitto, e, a quanto pare, preoccupato per “la specie”. Lui vedeva il parco solo come un posto dove gli ospiti potevano andare per divertirsi, per “peccare in santa pace” senza rimorsi e senza essere giudicati, mentre William…William ha visto le vere potenzialità dell’affare.
A proposito di William. Dell’uomo che abbiamo visto nella prima stagione non è ormai rimasto nulla neanche nei flashback. La sua “trasformazione” nell’Uomo in Nero è stata praticamente immediata. Molto bello il monologo finale del personaggio di Jimmy Simpson, ma ora siamo tutti curiosi di sapere cosa sta costruendo William. C’entra forse qualcosa con la raccolta del DNA degli ospiti? E, ripensandoci: come ha fatto Bernard a superare la “prova del DNA” quando ha aperto la porta del laboratorio segreto insieme a Charlotte Hale?
Degno di nota il personaggio di Angela: da “addetta all’accoglienza” a seguace n.1 di Vendicatrix Dolores. Angela è desiderosa di vendetta almeno quanto lei. A proposito di Dolores: qual è il suo vero obiettivo? Uccidere tutti i padroni, un po’ come se fosse una sorta di gemella di ideali della Khaleesi di GoT, della Breaker of Chains, o è soltanto la distruzione del nemico? O ancora, è la conquista di qualcosa? Cosa vuole fare veramente Dolores nel mondo degli umani?
Lawrence e l’Uomo in Nero sono sempre una gran coppia, come nella miglior tradizione “buddy”, mentre fa piacere vedere, anche se per poco, Giancarlo Esposito, conosciuto ai più come il cattivissimo Gus Fring di Breaking Bad, qui nei panni di El Lazo, l’ex personaggio di Lawrence.
Spiace vedere Maeve per così poco, ma il suo breve incontro con Dolores serve a mostrare quanto siano diverse le due eroine della serie, quanto i loro obiettivi siano distanti, quanto il loro modo di intendere la vita, la libertà e le relazioni con gli altri siano agli antipodi. Ad ogni modo, sappiamo che entro la prima metà della stagione ci sarà un episodio interamente girato in lingua giapponese (il quinto, molto probabilmente), e sappiamo che ad avventurarsi nei meandri Shogun World sarà proprio il personaggio di Thandie Newton, quindi dovremo solo avere un altro po’ di pazienza.