Siamo stati a Napoli, sul set della quarta stagione di Gomorra - La serie e oltre ad avere assistito in anteprima alle riprese di una serie abbiamo incontrato i protagonisti. Il nuovo capitolo della serie originale Sky prodotta da Cattleya e Fandango in collaborazione con Beta Film, andrà in onda a marzo 2019 su Sky Atlantic. Da un'idea di Roberto Saviano, supervisione artistica di Francesca Comencini, alla regia Francesca Comencini, Claudio Cupellini, Marco D’Amore, Enrico Rosati, Ciro Visco
(@BassoFabrizio
Inviato a Napoli)
Bisognerà aspettare il 2019 per sapere la geografia della nuova Gomorra. Ma le riprese della quarta stagione stanno per finire. Una delle serie tv più amate, discusse, condivise è pronta a tornare e noi, per dribblare, l'attesa siamo stati a Napoli, al Vomero, dove il cast e la troupe stanno girando alcune delle ultime scene. In uno scenario splendido, con tutta Napoli a portata di sguardo, sulla terrazza del ristorante Renzo e Lucia (nome poco napoletano ma molto affascinante), si ritrova buona parte del cast e di tutte le persone che, a qualunque livello, ha contribuito a costruire questa serie, un vero orgoglio italiano che l'estero ci invidia.
Il punto di partenza è che dieci anni dopo il primo Romanzo Criminale fu fatta una scommessa puntando sulle doti di regista di Stefano Sollima. Che ha contribuito a rendere grande Gomorra - La Serie. Ora la quarta stagione va avanti con la sua polverina magica: "Sky si è rivelata -dice il responsabile delle produzioni originali Nils Hartman- un incubatore di talenti. Siamo contaminazione ed evoluzione, lo abbiamo dimostrato negli ultimi dieci anni da Romanzo Criminale a oggi. Il nostro gruppo, quello di Gomorra, è l’evoluzione di quello di Romanzo Criminale". Riccardo Tozzi di Cattleya stimola la curiosità su Gomorra dicendo che "ogni stagione ha le sue sfumature, i suoi colori. Questa è la stagione degli spaesamenti, i protagonisti sono esposti a se stessi, non hanno la protezione degli ambienti che prima li proteggevano. I sentimenti emergono molto forti, c’è grande intensità emotiva nei personaggi, che vedono forse per la prima volta la loro identità profonda".
Salvatore Esposito è forse l'ultimo degli eroi (negativi) che ci sono dalla prima stagione. Per il suo Genny ci sarà un cambiamento importante: "La scorsa stagione ci sono stati due momenti di svolta. Il primo quando Genny viene picchiato dal suocero, e poi quando perde il fratello di mille battaglie, Ciro. Ora è solo con se stesso, non ha più chi lo protegge. Ci sono stati prima la madre (l'indimenticata Donna Imma, ndr), poi il periodo in Honduras e quindi i nuovi nemici. Ora è coadiuvato da una splendida compagna e da nemici vecchi e nuovi. Dimostra di adeguarsi a un nuovo livello di male".
Al suo fianco c'è la "splendida compagna" Azzurra interpretata da Ivana Lotito: "Azzurra ha forse qualche super potere. Si è imposta su Genny come pochi altri sono riusciti a fare. Nella terza stagione è stata la meno gomorriana, il suo profilo ha fatto sì che Genny si fidasse. Ora conquista consapevolezza, si fa più forte, il terreno in cui sperimenta la complicità è anche professionale, c’è l’idea di un nuovo business che salda ancora di più il loro amore". Sono loro due i protagonisti della scena che abbiamo visto in anteprima. Sullo sfondo di una Napoli mille colori, come cantava Pino Daniele, Genny e Azzura si guardano, si stringono e si baciano, tra promesse d'amore e per il figlio Pietro e l'affermazione che la guerra (o una guerra di quelle che hanno combattuto) è finita. La scena che abbiamo visto è stata definita "un momento di raro idillio per Gomorra".
Patrizia vede il suo personaggio crescere. Cristiana Dell'Anna si racconta così in previsione della quarta stagione: "La mia Patrizia ha sempre cercato di tenersi lontana da un certo mondo e invece alla fine ne è diventata un ingranaggio. Forse più di altri ha sempre percepito in modo forte il legame con il territorio. Fa parte di un ingranaggio che coinvolge tutti, ma nella sua sfera c’è sempre stato un amore profondissimo che riversava sempre in qualcuno o qualcosa. Il viaggio attuale è un amore profondo per la terra dalla quale proviene. L’amore viscerale per la terra madre la caratterizza e non se ne stacca".
Arturo Muselli è il nuovo che avanza. Nella stagione tre il suo Sangueblu è diventato un vero boss: "Sangueblu e Valerio (Loris De Luna) camminano a braccetto, ma quello che avviene nell’ultima scena della terza stagione pone dubbi sull’equilibrio del loro sodalizio e ci si chiede se succederà qualcosa. Insieme prendiamo in mano il quartiere, c'è una nuova alleanza coi Capaccio e alla fine scendono dalla barca (quella dove è stato ucciso Ciro l'Immortale, ndr) un po’ arrancando. Chissà che accadrà". Valerio/Loris aggiunge che "la morte di Ciro crea scompiglio negli equilibri, Sangueblu subisce lo schianto e io mi metto al suo fianco per farlo ragionare. Mi impongo un po' di più, tiro fuori carattere e idee e subirò trasformazioni di carattere, costumi e usanze".
Marco D'Amore, sepolto il suo Ciro, passa al ruolo di regista: "Insieme a Genny questa vicenda la abbiamo vissuta come un percorso d’amore. L’ultima scena è stata la fine di un percorso. Abbiamo vissuto intensamente questi anni insieme sul set di Gomorra, seppur tra contraddizioni e litigi, e questo progetto ha tirato fuori tutto quello che avevamo dentro. Vivo la serie con sacralità: non esistono scene di passaggio. Riconosco a Gomorra riferimenti all'epicità e alla tragedia greca, raccoglie vicende etiche e tragiche che vanno oltre la quotidianità".
Per i curiosi aggiungiamo che Genny entra nel business finanziario. E infatti alcune parti sono girate a Londra. Ci sarà più buonismo, vincerà la forza dei sentimenti citata dalla regista Francesca Comencini? Quella si sentirà forte, ma Gomorra non può essere senza violenza anche quando racconta il crimine nell’ambito finanziario. Il successo è nel racconto di dinamiche umane e camorristiche che sono comuni a tutte le città del mondo. Non si può più dire che racconta il male del nostro territorio. Comencini aggiunge che "eravamo riconosciuti anche a Londra. Arriveranno personaggi nuovi che rappresentano un nuovo mondo che diventerà protagonista. Forse la quarta è la stagione con più cambiamenti in assoluto. Lavorare con Marco D'Amore come collega in regia è stato fantastico. Mi è mancato moltissimo Ciro, ma non abbiamo mai avuto un rimpianto. Il rischio che ci siamo accollati a farlo morire è stato studiato a fondo. Non vogliamo immortali, questo è un sistema del quale nessuno si salva. Basti pensare a Donna Imma. Per la sua uscita di scena ho il rimpianto come regista, non come narratrice".
Napoli è la assoluta protagonista e ci sarà sempre la vita che si mischia al set. Infine una ulteriore anticipazione: "Ci sarà la quinta stagione -confessa Nils Hartman- quando ci incontriamo per fare il punto della situazione ci troviamo ogni volta con un racconto che regge. Su Romanzo Criminale si parlava della Banda della Magliana e non c'erano ulteriori sviluppi, ma qui la storia regge purchè si faccia un passo alla volte e con i tempi giusti. Ci prenderemo tempo per scriverla, ma abbiamo gettato le basi".