Romulus II, la guerra dei re e degli dei. Foto degli episodi 5 e 6

Ilia si sveglia davanti al padre che le promette di proteggerla

Roma ha accolto dei profughi di Velia ma non sa come sfamarli. La città è piena di capi di bestiame uccisi che stanno marcendo ma l’unico sale per essiccarlo è quello sacro alla dea Rumia. Yemos e Wiros decidono di utilizzarlo ma Tarinkri si oppone

Amulius racconta a Ilia il suo piano di fuga per potersi costruire una nuova vita con la figlia, lontano da tutto e da tutti, poi la addormenta

Ersilia incontra Wiros e gli chiede se sia un dio. Lui le risponde di essere un uomo e sanguinare. Lei gli confessa di averlo quasi avvelenato e gli rivela di pensare che sia lui il dio a cui era destinata fin da bambina. Wiros, però, rifiuta l’idea

Nonostante sia ferita e drogata, Ilia riesce a fuggire dalla tenda di Amulius, che però la ferma e cattura nel bosco. Al termine di un duro scontro col padre, Ilia gli giura che un giorno lo ucciderà

Yemos e Wiros decidono di prendere il sale sacro di Rumia

Tarinkri e gli altri che con lei fanno la guardia al deposito vengono attaccati e pestati

Titos fa uccidere tutti i re delle città che hanno voltato le spalle a Roma giurando fedeltà a lui. A uccidere Lausus è Amulius, che poi libera Ilia

Dopo aver riflettuto sulle parole di Ersilia, Wiros accetta di essere un dio e fa l’amore con lei. Titos rivela a Silvia di aver fatto uccidere gli altri re per lei, quindi la invita a dormire al suo fianco e le annuncia l’intenzione di attaccare Roma il giorno dopo

Yemos e Wiros mostrano le prime divergenze sulla strategia da tenere contro i sabini. Wiros vuole affrontarli in campo aperto, Yemos, che continua ad avere visioni della Lupa, preferirebbe aspettare l’esercito di Titos dentro le mura di Roma. Poi propone di liberare Tarinkri e gli altri perché combattano anche loro

I sabini marciano verso Roma e cadono nell’imboscata degli arcieri ruminales, quindi vengono attaccati dall’esercito guidato da Yemos, Wiros e Ilia

Durante la battaglia, Ilia incrocia lo sguardo del padre e lo sfida. Al termine di un lungo duello, Amulius sembra avere la meglio, ma il suo colpo fatale viene fermato dall’intervento del sacerdote di Marte

Al termine di un lungo duello, Amulius lo uccide

Ilia, ripresasi e alzatasi da terra, uccide Amulius. Anche Titos scende in battaglia per sostenere il suo esercito 

Yemos ha un’altra visione della Lupa, che gli dice di salvare i ruminales, quindi ordina la ritirata. Wiros però si rifiuta e ordina di continuare a combattere, prima di decidere di ripiegare e concedere la vittoria ai sabini

Al rientro a Roma, si consuma la rottura tra Yemos e Wiros. Renneis chiede a Wiros di prendere il comando, lui chiede a Yemos perché abbia ordinato la ritirata, accusandolo di aver mostrato debolezza. Yemos però sostiene di aver fatto solo il volere di Rumia e abdica, lasciando Wiros come unico re

Le sacerdotesse sabine fuggono da Roma e tornano da Titos, ma Ersilia sceglie di restare con Wiros, che è deciso a contrattaccare. Ma anche Titos è pronto ad assediare Roma