La quarta stagione di Gomorra - La serie ha debuttato su Sky Atlantic venerdì 29 marzo alle 21.15. Nel primo episodio, Genny chiede aiuto allo zio per evitare una guerra potenzialmente devastante. L'avvertimento che Don Gerlando manda ai fratelli Capaccio è inequivocabile: un'autobomba che esplode davanti al centro scommesse in cui è appena entrato 'O Crezi. Scopri come è stata realizzata la sequenza: GUARDA IL VIDEO DEL MAKING OF
La quarta stagione di Gomorra - La serie è partita su Sky Atlantic venerdì 29 marzo, ed è partita, letteralmente, col botto. Nel primo episodio, Genny, onde evitare una guerra con i Capaccio, chiede aiuto allo zio. L'avvertimento che Don Gerlando Levante manda ai due fratelli è inequivocabile: un'autobomba che esplode di fronte al centro scommesse in cui è appena entrato 'O Crezi.
La tensione del piano sequenza
Si tratta, come però fa notare Francesca Comencini, di una sequenza che fa impressione non tanto per il fatto di mettere in scena un'eplosione, ma, soprattutto, per quanto accade prima. L'autobomba, infatti, viene affidata da Ciccio e Saro Levante a una giovane donna con una bambina. La copertura perfetta. Man mano che la macchina avanza verso la piazza, la tensione sale.
Una buona dose di angoscia è data, come spiega il direttore della fotografia Ivan Casalgrandi, dalla scelta di girare in piano sequenza, cioè di girare un'intera scena senza effettuare stacchi. Per circa due minuti, la macchina da presa segue l'autobomba, dal suo ingresso nella piazza fino al momento in cui la donna si allontana con la bambina in braccio. Merito di un nuovo "aggeggio" tecnologico pensato e creato appositamente per sequenze di questo genere, un braccio meccanico che ha la possibilità di allungarsi fino a venti metri.
Ovviamente una sequenza del genere va pianificata fin nel minimo dettaglio. Inoltre, coordinare gli attori e le numerose comparse, che si sono dovuti muovere all'unisono, come in un balletto, non è stato facile.
Una scena "esplosiva"
Lo stacco c'è, ovviamente, nel momento dell'esplosione della bomba. Da lì in avanti si torna alla grammatica "classica" di Gomorra, dunque alla macchina a mano. 'O Crezi, ferito ma vivo, avanza in mezzo al fumo, ma lo scenario, più che urbano, sembra, come dice Comencini, un vero e proprio scenario di guerra. Ci sono feriti, ci sono morti, ci sono arti mozzati. Il riferimento alla prima stagione, all'attentato a cui sopravvice Ciro, è evidente.
Giulio Pezza, make-up designer, tra attori, comparse e manichini ha avuto parecchio lavoro da fare (basti pensare che ha dovuto utilizzare circa 25 litri di sangue finto!), e lo stesso si può dire per lo scenografo Carmine Guarino, che si è trovato a vestire un set decisamente impegnativo. Per i più deboli di stomaco: lasciate stare gli ultimi 60 secondi del video che vedete sopra! Per gli amanti dello splatter...beh, buon moncherino!
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