"Fuoco cammina con me": Twin Peaks diventa un film. Ecco la recensione

Serie TV
Laura Palmer (Sheryl Lee) si prepara per una notte di follia in uno screenshot tratto da Fuoco cammina con me
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In attesa che arrivi la terza, attesissima stagione della serie tv creata da David Lynch, Sky Atlantic manda in onda venerdì 19 maggio alle ore 21:15 Fuoco cammina con me, il prequel di Twin Peaks che racconta gli ultimi sette giorni della vita di Laura Palmer. Tra una rosa azzurra appuntata su un abito rosso e un barattolo di garmonbozia, un film onirico, controverso, spiazzante, pieno di personaggi folli e supportato da un cast impreziosito dall'enigmatico cameo di David Bowie

di Paolo Nizza


"Se adesso tu finissi alla deriva dello spazio, pensi che ti fermeresti dopo un po’ o cadresti sempre più veloce?”
DANA HAYWARD

 

 



"Alla fine del feuilleton, ho provato una sorta di tristezza, non mi risolvevo più a lasciare il mondo di Twin Peaks. Ero innamorato del personaggio di Laura Palmer, delle sue contraddizioni: radiosa in superficie, moribonda dentro di sé. Avevo voglia di vederla vivere, muoversi, parlare". Con queste parole pronunciate il 5 gigno del 1992 al quotidiano francese Liberation, David Lynch torna a esplorare i misteri della fittizia cittadina montana situata nello stato di Washington, a poche miglia dal confine tra Stati Uniti e Canada. Ma con inusitato coraggio e un certo sprezzo del pericolo, il regista evita le secche di una corriva e banalotta appendice della serie tv Twin Peaks. David, come ha sempre dichiarato, non si preoccupa di quello che penserà il pubblico, ma sceglie di entrare nella ultima settimana di vita di Laura Palmer dalla porta di servizio. Niente concessioni allo spiegone, al principio di realtà. Con Fuoco cammina con me, Lynch si prende il rischio di filmare l'Es e i suoi fantasmi, di catturare il desiderio con una trappola a 24 fotogrammi al secondo. Certo, non siamo di fronte a un esperimento completamente riuscito, ma bastano la scena in cui Laura e suo padre restano fermi davanti a un semaforo con la loro auto o la sequenza del bordello canadese perché Fuoco cammina con me assurga alla dimensione di un autentico cult movie.

"Per qualche minuto non sentirai niente di niente, alla fine però prenderai fuoco!”

LAURA PALMER

 



Mentre il ventilatore a pale del soffitto di casa Palmer continua inesorabile a girare, come un metronomo che e scandisce un ritmo di morte, Lynch non ha paura di ascoltare gli ultimi battiti del cuore di tenebra di questa reginetta bionda dalle morbide forme, in fissa per la cocaina e il sesso estremo. Il male può essere ovunque e sedurre chiunque. In fondo anche Lucifero era un angelo. Bella e perduta, Laura Palmer è un personaggio confuso e (in)felice, che forse ha letto Roland Barthes: “Noi siamo i nostri propri demoni.”
David però non vuole salire in cattedra, ma mostrarci ciò che siamo, svelarci la parte nascosta dell'iceberg. Per citare le sue parole:“Se volete un messaggio andate all'ufficio postale.”

 

 


“Noi viviamo all’interno di un sogno”

 

 



Un tavolo di formica. Un anello con il disegno del petroglifo trovato nella caverna dei gufi. Gli Spiriti della loggia nera affamati di Garmonbozia, autentico concentrato di dolore e sofferenza. Una donna vestita di rosso con una rosa azzurra appuntata sul petto. Il "perduto da tempo" Agente Phillip Jeffries (interpretato da David Bowie) che riappare a Philadelphia nell'ufficio del sordo ispettore Gordon Cole. La morte della sventurata e cocainomaneTeresa Banks, cameriera di giorno e mignotta cocainomane di notte, ritrovata con una lettera T sotto l'unghia della mano. Una roulotte abbandonata in un parcheggio. La signora Tremond/Chalfont, suo nipote Pierre, aspirante mago. Un bambino mascherato, una scimmia in maschera. Un nano. Il mefitico Bob. Il venditore monco di calzature Philip Michael Gerard. La rivista pornografica per scambisti Fleshword. Le parole "Let's Rock" scitte sul parabrezza dell'auto dell'agenre Chester Desmond, svanito dopo aver trovato l'anello di Teresa Banks. Sono questi gli oggetti, gli spiriti, i personaggi che abitano il prologo di Fuoco cammina con me. Un delirio visionario, perturbante e bizzarro in cui ci si può solo perdere, come accade a Laura.

 


“La gomma che ti piace sta per tornare di moda”


 



Le riprese della terza stagione di Twin Peaks sono terminate. I nuovi episodi saranno tramessi nel 2017 in Italia in esclusiva su Sky Atlantic. Il cast artistico vede coinvolti ben 217 attori. Di questi, 37 sono personaggi della vecchia serie. Ma non mancano new entry prestigiose: Tim Roth, Jennifer Jason Leigh, Monica Bellucci, Jim Belushi, Michael Cera, Naomi Watts, Laura Dern, Robert Forster, Balthazar Getty, Amanda Seyfried, Eddie Vedder, frontman dei Pearl Jam, e Trent Reznor (frontman dei Nine Inch Nails).

 

Nell’attesa, la visione di Fuoco cammina con me è un modo ottimo per entrare in questo strano mondo a metà strada. La giusta scossa elettrica, visto che il film brulica di folgorazioni e di folgorati, per famigliarizzare con questi fantasmi che ricompaiono dopo quasi 30 anni.
Come nella scena ambientata nel Bang Bar, sulle note dello slow rock, composto dallo stesso Lynch, è d’uopo abbandonarsi all’incubo, all’intemperanza, alla follia di un film, che per quanto sconcertante e oscuro, resta nella testa e nel cuore dello spettatore disposto a perdersi in questo esagerato, esorbitante, smodato labirinto di immagini e suoni.
Lo sapeva bene William Blake che “La strada dell'eccesso porta al palazzo della saggezza.”

 

 

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