Fargo – La serie 2: la parola al cast

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Com’è stato per gli attori del cast della seconda stagione di Fargo – La serie, in onda ogni martedì alle 21.10 solo su Sky Atlantic, calarsi nei personaggi? Quali sono state le loro scene preferite? In attesa di vedere cosa succederà a Peggy, Lou, Dodd e compagni nel prossimo episodio, andiamo a scoprirlo

 

di Linda Avolio

 

 

Tentare di descrivere Fargo – La serie, in onda ogni martedì alle 21.10 solo su Sky Atlantic, con poche parole è veramente un’impresa, così come è estremamente difficile scegliere un personaggio preferito: come non amarli tutti?? Dopo il grandissimo successo di pubblico e critica della prima stagione, sicuramente gli attori del cast principale della seconda avranno fatti i salti di gioia alla scoperta di essere stati scelti, e come dar loro torto? Noi pagheremmo anche solo per poter fare le comparse per cinque secondi in uno degli episodi dello show di Noah Hawley!

 

In attesa di scoprire cosa succederà a Peggy, Lou, Dodd e compagni, ecco cos’hanno risposto alcuni interpreti a una precisa domanda posta dal sito Vulture:

 

Qual è la tua scena preferita, quella che ti sei divertito/a di più a girare?

 

Patrick Wilson (Lou Solverson): Devo dire che non ho una scena preferita, ma il motive è che in ogni episodio mi è stato dato del gran materiale su cui lavorare. La prima scena in cui Lou si reca al “quartiere generale” dei Gerhardt, però, penso riassuma piuttosto bene le caratteristiche del mio personaggio: senza alcuna paura, anche quando si trova in una situazione oggettivamente pericolosa e quando i numeri non sono dalla sua. Mi piace il Lou di queste scene, ma mi è piaciuto molto anche il Lou della scena in cui a Betsy, nello studio medico, viene prescritto il nuovo farmaco, che potrebbe essere un placebo – amore, devozione e innocenza.

 

Ted Danson (Hank Larsson): Hank è un eroe “vecchio stile”, un poeta cowboy che a dispetto delle avversità non si tirerà mai indietro e farà comunque la cosa giusta. La scena in cui Hank esce da casa dei Blumquist ed è l’unica cosa tra Peggy e Dodd Gerhardt e i suoi uomini…era ovvio che le cose potevano solo finire male! Eppure Hank non cede neanche per un momento. La scrittura è così intelligente – devi farti valere nonostante tu non abbia alcuna chance, ma nonostante quello sopravvivi. Non avrei potuto chiedere di meglio.

 

Jean Smart (Floyd Gerhardt): La scena con Brad Garrett (che interpreta Joe Bulo), quando siamo nel seminterrato di un hotel in cui ci incontriamo per negoziare. C’è qualcosa in quella scena che ti fa capire com’è Floyd veramente. E poi c’è la scena a seguire, quella in cui Floyd è in macchina con Dodd, che cerca di farsi perdonare dalla madre, e sembra un cucciolo che ha fatto qualcosa di sbagliato. Lei è furiosa con lui, è convinta che il figlio abbia firmato la condanna a morte di tutta la famiglia, ma allo stesso tempo lui è pur sempre il suo “bambino”. Lei è comunque sua madre, nonostante tutto.

 

Bokeem Woodbine (Mike Milligan): Quella in cui Mike spiega a Simone in maniera molto dettagliata e convincente il motivo per cui è importante che lei gli dia le informazioni giuste al momento giusto. Questa scena mi piace per due motivi: anzitutto perché mi ha permesso di lavorare con Rachel Keller, che trovo un’attrice veramente dotata, e poi perché mostra un altro aspetto del modo di fare business del mio personaggio, il suo punto di vista a dir poco unico e irripetibile sul lavoro e sulla vita in generale.

 

Kirsten Dunst (Peggy Blumquist): Mi è piaciuto molto filmare la scena in cui Peggy e Ed sono nella stanza del motel dopo essere stati catturati dalla polizia. In realtà il mio personaggio e quello di Jesse Plemons sono quasi in ostaggio, e a tenerli d’occhio c’è il personaggio di Keir O’Donnell, che dovrebbe sorvegliarci, ma di fatto non c’è niente di serio, è una scena comica dietro l’altra! Abbiamo riso tantissimo quando abbiamo girato quella scena!

 

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