Cosa abbiamo imparato guardando I Borgia

Serie TV
Bye bye Borgia: Cesare, Lucrezia e Rodrigo vi salutano
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I Borgia sono finiti, viva I Borgia! In attesa della maratona prevista per domenica 21 dicembre a partire dalle 09.45, ecco cos'abbiamo imparato dalla famiglia più manipolatrice del Rinascimento

La parabola televisiva de I Borgia di Tom Fontana purtroppo è giunta al termine, ma non disperate, domenica 21 dicembre a partire dalle 09.45 su Sky Atlantic ci sarà la maratona della terza stagione.

Sono stati anni intensi, ci siamo lasciati affascinare dai membri della famiglia più manipolatrice del Rinascimento, e siamo stati trasportati in un mondo temporalmente lontano, ma con molte (troppe, purtroppo!) somiglianze al nostro, specialmente rispetto a quello che succede nei palazzi del potere. Della serie: il lupo si evolve nei secoli, ma non perde i vizi.

Ad ogni modo, I Borgia sono stati una fonte di conoscenza per tutti noi: ecco cos’abbiamo imparato guardando la serie.

La famiglia viene prima di tutto il resto. Il prestigio della casata dev’esser messo davanti a tutto e a tutti, anche a costo di scontrarsi con i propri figli. Ognuno dovrà fare qualche sacrificio per rendere grande e indimenticabile il nome della famiglia, ma tali sacrifici, prima o poi, saranno ripagati. E’ una win-win situation, non c’è che dire!

Attenzione ai rapporti non protetti, potrebbero riservare spiacevoli sorprese, e non ci riferiamo solo alle gravidanze indesiderate, ma anche alle malattie veneree. Lo sa bene Cesare, vittima del “mal francese”. Non fate come lui!

L’amicizia è una cosa complicata. Certe volte gli amici, quelli veri, fanno delle cose per il nostro bene che noi non capiamo, oppure agiscono apertamente contro il nostro volere perché sanno che stiamo per fare qualcosa di cui ci pentiremo. La conseguenza diretta di ciò è, nel 90% dei casi, una sonora litigata, seguita dalla rottura dell’amicizia. Eppure non tutto è perduto: l’importante è capire cosa ha spinto un amico a comportarsi così, in un modo che, a una prima occhiata, rasenta il tradimento. E poi, come ci insegnano Alessandro Farnese e Cesare, certe volte basta una bella scazzottata per risolvere, almeno in parte, le cose.

Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Questa si spiega da sola.

Una donna non deve necessariamente usare il proprio corpo per farsi valere ed entrare nei giochi di potere. Meno Giulia Farnese style, dunque, e più Lucrezia Borgia style, specialmente durante la terza e ultima stagione. E’ lì infatti che il persoaggio di Isolda Dychauk sboccia veramente, e da ragazzina timida e indecisa diventa una donna sicura di sé e intenzionata a prendere in mano le redini della propria vita.

La mamma è sempre la mamma. Giovanni, Cesare e Lucrezia hanno trovato spesso conforto nelle parole della madre Vannozza, che, nonostante i numerosi scontri, è sempre stata pronta a perdonarli e a confortarli. Anche quand'erano accusati di omicidio. O di fratricidio.

Così come vengono strette, le alleanze possono anche rompersi. Il che, purtroppo, accade molto più spesso di quanto non si possa pensare. Dunque, pensate sempre a un piano B. E a un piano C, D, E, F, …

Le differenze d'età, prima o poi, si faranno sentire inesorabilmente. E’ vero, quelli de I Borgia erano altri tempi, ed era consuetudine che le giovani, giovanissime, donne delle casate più influenti intrattenessero relazioni con uomini molto più maturi. Alle volte per amore, ma solitamente per questioni di potere e prestigio. Giulia e Rodrigo sono l’esempio perfetto di questa situazione, e inizialmente sembra che tutto vada per il meglio. Alla fine, però, la differenza d’età si farà sentire, dunque, se potete, evitate di mettervi con un uomo molto più grande di voi. Specialmente se è un Papa e non può sposarvi e lasciarvi una cospicua somma in eredità!

Non intrecciate relazioni amorose coi vostri consanguinei stretti. E per stretti ci riferiamo al vostro nucleo familiare. Già che ci siete, comunque, state alla larga anche da parenti di primo, secondo e terzo grado. Il mare è enorme e pieno di pesci, andate a pescare da qualche altra parte!

Se volete la lealtà dei vostri sottoposti, dovete valorizzarli e farli sentire apprezzati. E non solo a parole, s’intende. I discorsi di gloria fanno bene allo spirito, ma i ducati sonanti fanno bene alle tasche e alla salute!

Con le parole giuste si può ottenere tutto. E per "parole giuste" intendiamo "ricatti e minacce".

Il potere è effimero, un giorno siete seduti sul trono di San Pietro a fare il bello e il cattivo tempo, il giorno dopo siete nel vostro letto a decomporvi con le mosche che vi ronzano intorno. Ma è comunque meglio averlo col rischio di perderlo che non averlo del tutto, almeno per un po’ ve la sarete goduta!

• Last but not least: Il fine giustifica i mezzi. Machiavelli non sarebbe d'accordo con quest'ultima affermazione*, e forse sarebbe più corretto dire “Il fine spiega i mezzi”, comunque il succo del discorso non cambia: come i membri della famiglia Borgia insegnano, l'importante è portare a casa il risultato, con quali mezzi poco importa. Poi, però, se qualcuno vi tira un pugno in piena faccia a o vi denuncia, non lamentatevi, e soprattutto non provate a dare la colpa a Cesare, Rodrigo, Lucrezia, o a qualche altro personaggio, non funzionerebbe!!


* A dispetto di quanto si possa pensare, lo scrittore e storico fiorentino non è l'autore di questa massima, che in realtà venne usata dal critico letterario Francesco de Sanctis a esempio su come non riassumere il vero pensiero di Machiavelli espresso nell'opera De Principatibus, AKA Il Principe (fonte Wikipedia).

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