
L’esposizione della Fundaciòn Canal de Madrid ripercorre i 56 anni di storia della celebre bambola creata dalla Mattel, che nel corso dei decenni non solo si è imposta come icona di bellezza, ma ha saputo trasmettere alle giovani donne valori, fantasia, intraprendenza e voglia di sognare. LA FOTOGALLERY

“Barbie, oltre la bambola”: si intitola così l’esposizione interamente dedicata alla bambola più famosa del mondo, ospitata dalla Fundaciòn Canal de Madrid dal 16 febbraio al 2 maggio (foto Fundación Canal) -
Il sito ufficiale della mostra
La mostra, allestita da Enrique Bonet, è coprodotta dalla Fundación Canal de Madrid e dalla Mattel, con la collaborazione di 24 Ore Cultura. Ripercorre i 56 anni di storia di Barbie attraverso 438 pezzi da collezione (foto Fundación Canal) -
Una 500 per Barbie
La storia della celebre bambola ha inizio negli anni ’50, quando Ruth Handler, moglie del fondatore della Mattel, notò che sua figlia Barbara preferiva giocare con le immagini ritagliate delle attrici del tempo piuttosto che con i giocattoli tradizionali. La donna capì che era importante creare una bambola differente, che avesse le sembianze di una donna adulta: così nacque Barbara Millicent Roberts, più conosciuta come Barbie (foto Fundación Canal) -
I 50 anni di Barbie
Barbie fu presentata il 9 marzo 1959 alla fiera dei giochi di New York: il primo modello aveva vita stretta, fianchi larghi e seno prosperoso, riflettendo quindi le caratteristiche fisiche delle donne americane dell’epoca. Nonchè dell'ideale femminile dell'epoca: la pin-up (foto Mattel inc.) -
Washington, tutti pazzi per Barbie
La bambola ha sperimentato dalle origini a oggi numerosi cambiamenti fisici, nel volto così come nel corpo: nel 1971, ad esempio, i suoi occhi furono spostati al centro del viso; nel 1977 la sua espressione fu modificata prendendo come ispirazione Farrah Fawcett e nel 2016 è arrivata anche la Barbie “curvy” (foto Mattel inc.) -
Le nuove Barbie
Oltre a riflettere le tendenze della moda negli anni ’60 e ’70, la celebre bambola è diventata fonte d’ispirazione per i grandi stilisti. Il primo a firmare alcuni abiti per Barbie fu BillyBoy, ma dal 1985 si svilupparono collaborazioni con case di moda quali Moschino, Gucci, Versace, Prada e Dior (nella foto), che rafforzarono lo status di icona di stile di Barbie (foto Mattel inc.) -
Barbie sulla sedia a rotelle, la campagna choc
Ambasciatrice di usi, costumi e culture di tutto il mondo, in 56 anni di storia la bambola Mattel ha rappresentato 50 diverse nazionalità: nel 1980 è apparsa Black Barbie, e nel 2013 è stata lanciata in Spagna “Barbie España edición especial Sara Baras”, che invitava le giovani donne a perseguire i propri sogni come la celebre ballerina (foto Mattel inc.) -
La Barbie di Bollywood
Barbie ha avuto oltre 150 professioni differenti, diventando un punto di riferimento per le giovani donne che intendono realizzarsi nel lavoro. Nel 1965, ad esempio, Barbie Astronauta ha omaggiato Valentina Tereshkova, prima donna ad andare nello spazio (foto Mattel inc.) -
Sally Ride, la prima donna americana nello spazio
Visto il grande impatto avuto da Barbie sulla società, molti artisti si sono ispirati a lei per alcune delle loro opere, e a sua volta la bambola ha reso omaggio all’arte, alla storia, alla musica e al cinema, trasformandosi in personaggi come Giuseppina Bonaparte (foto Mattel inc.) -
Spie e accuse, che guerra tra Barbie e Bratz!
Il cinema è probabilmente l'arte che più di ogni altra ha ispirato l’universo di Barbie. La serie “Hollywood Legends”, inaugurata nel 1944 con Rossella O’Hara (Scarlett O'Hara nella versione originale), protagonista di “Via col vento”, ha visto protagoniste moltissime star del grande schermo. Alcuni esempi? Grace Kelly, Audrey Hepburn e Liz Taylor nei panni di Cleopatra (foto Mattel inc.) -
Addio a Liz Taylor
Non mancano modelli ispirati a star della musica come Cher (foto Mattel inc.) -
E Cher attacca Trump
Molti artisti hanno visto in Barbie una vera e propria musa ispiratrice: Andy Warhol, ad esempio, realizzò nel 1986 un ritratto della bambola in onore dello stilista BillyBoy. La Mattel ha a sua volta omaggiato il padre della pop art realizzando un modello di Barbie con le sue sembianze (foto Mattel inc.) -
La New York di Andy Warhol