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Matteo Nativo omaggia Tom Waits in Clap Hands: il video

Musica
VIDEO - Matteo Nativo presenta Clap Hands
SPETTACOLO
VIDEO - Matteo Nativo presenta Clap Hands
00:03:58 min

 La canzone è stata scoperta in occasione di un soggiorno di cinque anni negli USA

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA

Clap Hands è il singolo tratto dal mio primo disco di inediti dal titolo Orione  pubblicato dalla RadiciMusic Records.  Oltre gli inediti ho voluto inserire due omaggi a una figura determinante per la mia formazione, per il suono, per quel legame che ho con la musica americana. Ho scoperto questa canzone durante la mia permanenza di cinque anni negli USA. Parliamo di Tom Waits, per me una vera e propria rivelazione. Con le sue parole visionarie, un suono che costringe l’anima a vere piroette e una voce che scava nel profondo. La sua musica mi portò immediatamente ai libri letti in adolescenza degli scrittori della Beat Generation, da Jack Kerouac ad Allen Ginsberg e William Borroughs. Parlava anche di me quella canzone, me ne resi conto sin dal primo ascolto e decisi quindi che prima o poi avrei dovuto renderla mia in qualche modo.

È giunto il tempo del mio primo disco da cantautore e l'occasione mi è sembrata perfetta: ho tradotto il testo in italiano, adattandolo e cercando di rimanere quanto più fedele all’originale. Il suono è come lo immaginavo, evocativo di quelle che sono le atmosfere Folk-Blues americane con un groove potente di basso e batteria, registrati live durante la ripresa in studio. La voce, che ha questo stile di cantare in un modo quasi parlato, sottolinea il ritmo incalzante di tutto il brano, duettando con l’immancabile armonica a bocca dal sapore blues firmata da Bob Mangione. Il video è girato con uno stile minimalista per ricalcare la caratteristica “roots”, quell’atmosfera “live” che è poi il centro di tutto il disco. E poi attorno a questo realismo si contrappone un’atmosfera sfacciatamente surreale, fumettistica che, paradossalmente, credo sia molto in linea con il testo onirico di Tom Waits.

Una clip che non si svolge come un racconto, bensì diventa una tela bianca dove si proiettano e si mescolano le immagini, come linee melodiche nell’improvvisazione strumentale della musica Blues e Jazz, fluendo con la spontaneità del gioco. E parlando del suono di questo brano (ma vale anche per tutto il resto del disco), lavorando alla direzione artistica in collaborazione con Gianfilippo Boni, penso di aver raggiunto l'idea che ho sempre inseguito, e cioè quella di una musica mai eccessivamente “prodotta”, densa di istinto e di espressione emotiva. Con sette inediti e due cover questo disco Orione è un concentrato di folk, di blues, di quel rock americano intriso di tradizione e sentimento. Due omaggi a Tom Waits dicevo: oltre a Clap Hands troveremo anche Jockey Full Of Bourbon questa volta tradotta in italiano dalla cantautrice toscana Silvia Conti.

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