Sanremo 2025, Giorgia: "Parto tra i favoriti? Che ansia"

Musica
Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

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L'artista romana è in gara con La Cura per Me. Dopo un 2024 trionfale, che tra le altre cose l'ha vista conduttrice di X Factor, nel 2025 si prepara a celebrare in tour i 30 anni di Come Saprei. L'INTERVISTA

Dopo uno straordinario 2024, che l’ha vista protagonista tra musica, televisione, come conduttrice di X Factor, e cinema, Giorgia si prepara a incantare nuovamente il suo pubblico con un 2025 ricco di appuntamenti imperdibili. Il primo sarà il Festival di Sanremo, che quest’anno la vedrà tra i protagonisti in gara con il brano La Cura per Me, a trent’anni dalla vittoria con l’indimenticabile Come Saprei, che l’ha consacrata come una delle interpreti più potenti ed eleganti della musica italiana. A seguire ci saranno una serie di live con tre appuntamenti speciali: il 13 giugno a Roma alle Terme di Caracalla, il 25 luglio a Siracusa al Teatro Greco e il 16 settembre alla Reggia di Caserta.

 

Giorgia dopo due anni torni all'Ariston in gara. E comunque nel 2024 ci sei stata come co-conduttrice.

E' una poesia tornare in gara e mi porto dietro anche il mio percorso. Dovevo festeggiare i trent'anni di Come Saprei. Tutto è nato lo scorso anno quando Amadeus mi ha chiamato a fare la co-conduttrice: è lì che è scattato qualcosa. Oltre i 30 anni di Come Saprei sono anche 30 anni che sono in Sony e dunque andava festeggiato tutto e le celebrazioni proseguiranno in tour. Ci saranno tre appuntamenti speciali, alle Terme di Caracalla, al Teatro Greco di Siracusa e alla Reggia di Caserta rispettivamente a giugno, luglio e settembre e poi c'è il tour nei palasport che avrà una appendice nel 2026.

Sai che parti tra i favoriti?

Che ansia! Ho accolto la vibrazione positiva anche perché ho conosciuto in passato quella negativa. Il pronostico di solito non ci azzecca mai ma io comunque ho già dato, voglio fare bene ma devono vincere i ragazzi. Da giovane ero più incosciente, ora la mia vittoria è fare bene la canzone e godermi di più la situazione visto che oggi ho una età diversa. Sanremo può fare bene anche se non si vince, fate vincere un pischello o una pischella.

Dal preascolto ho percepito uno stile lanciato vocalmente.

La sento mia questa canzone perché ho lavorato sulla melodia, per assurdo trovo più difficile un pezzo con scrittura moderna e tante parole piuttosto che l'apertura sulle note che ho più famigliare. Se ci sono sillabe e parole strette ci studio. La Cura per Me ha quello che io sono e quello che vorrei essere.

Cosa c'è di autobiografico? Cosa c'è in un titolo così attuale?

La ricerca delle parole è complicata rispetto a quello che poteva essere tanti anni fa. Le parole devi sentirle bene in bocca, rappresentarle con la pancia e con i segni che hai in faccia. Questo brano lo ho sentito tanto vicino da subito e da donna lo sento molto mio, avrei voluto scriverlo in qualche modo.

Cosa è la cura per te?

Cerchiamo sempre qualcosa che calmi il dolore ma va cercata dentro di sé se no non amerai e cercherai amore per colmare un vuoto. Ho 53 anni che porto benissimo (ride, ndr) ma a livello di sentimenti ci sono cose che devo ancora imparare perché sono stata immatura a lungo. Credo in questa ricerca.

La Cura per Me rappresenta la tua idea attuale di canzone?

Mi piace confrontarmi con la musica che cambia perché è fonte di ispirazione. La ricerca musicale, la creatività sono linfa, benzina e vita. Nella musica nuova trovo cose che mi appartengono nelle radici. In Blanco e Michelangelo, che insieme a me hanno scritto il testo, ho trovato una classicità che non ti aspetti da due ragazzi mentre te la aspetti da due musicisti. La strofa ha una scrittura più contemporanea ma l'inciso è più anni 90.

La scelta della canzone per Sanremo è stata diretta o è stata scelta tra altre papabili?

Non era nei programmi andare a Sanremo dopo il mio 2024 tra musica e X Factor. La scelta è stata fatta nel corso dei mesi, quando è arrivata questa ci è parso subito che era un pezzo importante: è stato automatico mandarla a Carlo Conti e io un po' mi sono fatta trasportare dalla canzone, è colpa sua, della canzone intendo. Anche due anni fa non volevo andarci al festival ma è stato un momento interiore importante perché arrivava dopo il covid, periodo nel quale che mi ero chiusa. Neanche a vent'anni mi sono sentita così piccola lì sopra. I risultati non sono stati bellissimi ma devo a quell'esperienza l'avere ritrovato la scintilla che credevo di avere perso.

Cosa ti fa stare bene?

Le piccole cose, affondare sul divano con i gatti e mio figlio che mi costringe a fare i compiti con lui. Se sei a contatto con i giovani devi essere un esempio. Quando mi sono resa conto che sono cresciuta con una idea sbagliata dell'amore, d'altra parte Candy Candy ha trasformato tutte in infermiere, non è stato un bene. Poi dipende dai modelli che abbiamo avuto. La svolta è stata mettere in dubbio quello che credevo giusto e poi infatti non lo era.

Cosa ti porti dell'esperienza di conduttrice di X Factor?

Non mi sentirò più solida all'Ariston ma l'esperienza della conduzione mi ha dato più serenità nel mostrarmi e più voglia di essere più estroversa. Vivo tutto cercando di essere più autentica possibile. 

Serata dei duetti: cosa puoi anticiparmi?

Ho pensato a tante cose, in primis andare all'opposto di quello che feci con Elisa nel 2013 dove ci presentammo con due canzoni che sono nate lì e la gente ha reso importanti per noi. Le scelte sono molteplici e ragiono come se all'Ariston non ci fossi mai stata in maniera tale da fare la cosa giusta per quest'anno. E' bello avere qualcuno con cui duettare e poi ho iniziato con le cover e mi è più familiare.

Arriverà un disco?

Ci stiamo a provà! Fosse per me non ci uscirei mai. Ho chiesto a Slait di essere guidata, musicalmente ho il bisogno di unire le forze. Ti dico solo che ci stiamo lavorando.

Tuo figlio tiferà per te? Nel 2023 ha tifato per Lazza.

Quando ha saputo che forse c'era la possibilità di tornare a Sanremo ha preteso di ascoltare la canzone e mi ha detto quest'anno è meglio della volta precedente. Ma non mi ha detto per chi tifa.

A X Factor hai incontrato tanti nuovi talenti: che idea ti sei fatta?

Non saprei prendermi una responsabilità, bisogna sapere abbracciare il più possibile le cose nuove.

A Sanremo sarete in 30 a gareggiare.

Se 30 sono pochi o troppi non lo so, posso dirti che da casa possono sembrare troppi ma se ci sei dentro va bene!

Sai di essere un esempio?

Sono lenta nella vita, ci metto tanto a fiorire. Io mi sento tutt'altro che in fioritura però oggi rido e sono meno preoccupata di dovere fare bella figura. La forza di gravità però tende verso il basso. Non aspiro a essere un esempio ma mi piace pensare che ci siano occasioni come queste, bisogna cavalcare i momenti.

Hai good vibes?

Prima di morire voglio ancora una canzone che resti spero sia questa se no continueremo a cercare. Va detto che mai avrei pensato che certe mie canzoni accompagnassero qualcuno per 30 anni. Io non mi rendevo conto, ora che me ne rendo conto mi piacerebbe ce ne fosse un'altra che non può non entrare nella scaletta di un concerto.

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