Diora Madama sfida il pregiudizio col singolo Cabròn

Musica

Il brano affronta il tema del pregiudizio e della pressione sociale attraverso l’allegoria di un processo giudiziario popolare

Diora Madama è tornata col nuovo singolo Cabrón (INRI Records/Metatron),

 il secondo capitolo del suo progetto artistico. È online anche il videoclip che si presenta come il sequel del precedente singolo Malocchio e che anticipa l’uscita del brano che chiuderà la trilogia. Un progetto destinato a trasformarsi in un vero e proprio cortometraggio che porterà  la dimensione musicale in un’esperienza audiovisiva completa. Scritto, composto e prodotto interamente dall’artista, con l’aggiunta di alcuni elementi curati da Dade nella supervisione e produzione esecutiva, il brano rappresenta una nuova immersione nell’universo musicale di Diora Madama, dove il  Mediterraneo incontra i ritmi latini e sudamericani, in un connubio che riflette la sua formazione nel Latin Jazz.

Esplorando sonorità e tematiche radicate nella tradizione musicale meridionale italiana, Cabrón li sviluppa, intrecciando musica e immagini in una narrazione coerente e suggestiva. La trilogia si completerà con un brano di prossima uscita e che chiuderà questo progetto concettuale in un percorso narrativo unico. Cabrón si presenta come un brano dai toni sarcastici e incisivi, che affronta il tema del pregiudizio e della pressione sociale attraverso l’allegoria di un processo giudiziario popolare. L’imputato, come suggerisce il titolo, diventa il "capro espiatorio", bersaglio

 di giudizi e aspettative. Un testo diretto che, nella sua ironia, invita a riflettere su come il peso delle aspettative altrui e il giudizio collettivo possano segnare l’individuo, spingendolo talvolta ad accettare o persino giocare con la propria immagine pubblica.

La forza di Diora Madama risiede nella sua innata capacità di intrecciare tradizione e innovazione, radici e contaminazioni. I richiami alla musica popolare meridionale si fondono con ritmi latini che ne enfatizzano l’universalità e la carica espressiva, rendendo i suoi brani capaci di parlare a un pubblico trasversale.

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