"The Dichotomy", ecco il primo album di David Kushner: "Racconto le sfumature della vita"

Musica
Valentina Clemente

Valentina Clemente

Il primo album da grande, che arriva dopo alcuni anni di gavetta in studio e dal vivo, con l’augurio che questo sogno cresca sempre di più: David Kushner, cantautore americano classe 2000, pubblica "The Dichotomy", progetto discografico di diciassette brani in cui racconta la dicotomia della vita, tra luce e oscurità, tra momenti belli e un po’ più tristi. "Il mio album è per tutti, ed essere un artista è una fortuna, quasi una benedizione" racconta Kushner

 

È bastato un brano, Daylight, a farci capire che David Kushner non sarebbe stato una meteora. E che un album sarebbe arrivato presto. Detto, fatto: dai numeri incredibili di questo brano, disco d’oro e di platino in sedici paesi, che ha permesso al giovane artista americano di farsi conoscere anche grazie ai social, è passato circa un anno. Ora, però, è arrivato il momento tanto atteso: ecco The Dichotomy, la sua opera prima. Un album in cui David, che si ritiene molto fortunato di aver trovato la sua strada nella musica, ha raccontato i contrasti che esistono nella vita di ciascuno di noi.

Gli inizi con "Daylight", brano "che mi ha cambiato la vita"

Un progetto iniziato proprio con Daylight, scritto in studio: “Era la mia prima session con il produttore e stavamo lavorando ad un altro brano. Dopo una breve pausa mi sono seduto al suo pianoforte e ho iniziato a suonare degli accordi a caso, ma interessanti. Tanto che lui mi ha detto di continuare. Pochi minuti dopo ho iniziato a cantare quella che oggi è proprio la melodia principale del ritornello, che tutti conoscono" racconta in un’intervista. Un brano che è cresciuto sempre di più, anche grazie ai social: “Inizialmente non mi ero accorto che il brano stava andando così forte…fino a quando non sono venuto in Europa, per aprire i concerti del mio amico Dean Lewis. Lì è successo l’incredibile: Daylight non era ancora uscita, ma comunque la cantavo…E tutti la sapevano già! Mi sono detto: ma cosa sta succedendo? Ero incredulo e felicissimo allo stesso tempo. E sì: questa canzone mi ha cambiato la vita”.

La creazione di “The Dichotomy”

Daylight è stata la prima canzone che David Kushner ha scritto a Los Angeles, dove si è trasferito a gennaio 2023, ma dove non abita già più. "Ho da poco comprato una casa fuori Nashville, in Tennessee, e la mia vita è molto rilassata e normale, almeno lo è di più rispetto a quella che avevo quando ero a LA. Magari tra alcuni anni tornerò in California, anche perché a Nashville in inverno fa freddo" racconta Kushner. In Southern California, però, è nato il suo primo album, che trae ispirazione anche dai testi della Bibbia, in cui ci sono metafore e linguaggi che lui stesso definisce molto interessanti e utili per il processo di scrittura dei suoi brani. Un album, The Dichotomy, per tutti, indipendentemente dalla fede religiosa di ciascuno: "Questo disco è per tutti. Attinge all’esistenza umana e ai nostri desideri. Voglio solo che le persone si interroghino su come vivono le loro vite, in base ai loro desideri" aggiunge David.

La passione per la musica, e per Eminem e Phoenix

Nato a Chicago da genitori con un’agenzia assicurativa, David non ha mai amato molto la scuola, tanto che alla fine del liceo ha subito iniziato a dedicarsi alla musica: ha trovato un vocal coach, e nel frattempo lavorava anche con i genitori. Poi si è trasferito a Los Angeles, dove la sua vera storia è iniziata. "A casa sono tutti miei fan, mi supportano tantissimo. Non volevo andare all’università, e il canto è stata una salvezza. O meglio: una benedizione, perché quello che faccio mi piace molto" dice David. Che, tra gli altri, è un super fan di Eminem: "Ricordo che rappavo i suoi testi su Youtube. Avevamo questi computer che i miei genitori avevano comprato. Erano vecchi PC. Io andavo su Youtube a tarda notte e mettevo la musica ad altissimo volume per cantare i brani di Eminem!" aggiunge. Non solo il rapper di Detroit, però. Tra gli artisti a cui David Kushner si ispira c’è anche Bon Iver: "Mi piace Bon Iver, sì, ma anche Jon Bellion. Mumford & Sons. The Lumineers. Adele. Lana Del Rey. Sia. Dominic Fike. Tom Odell. Adoro Hozier. E dei Phoenix ne parliamo? Che gruppo!" aggiunge l’artista.

Un album che definisce l'evoluzione artistica di David Kushner

A loro si è ispirato anche per il suo album di debutto, che è stato frutto di un’evoluzione, come ci racconta David: "Non è un album nato velocemente. Si è evoluto in un certo senso. Alcune canzoni, però, sono nate molto recentemente, ma allo stesso tempo ho messo tante idee che avevo già.  Sapevo solo che avevo bisogno di scrivere alcuni nuovi dischi per l’album... per trovare davvero il messaggio che stavo cercando di trasmettere". Un messaggio ricco di quei contrasti che ognuno di noi deve affrontare nella vita, e che David non vede l’ora di portare dal vivo: "Sarò in tour in America a settembre e novembre, poi spero di venire in Europa!" ci racconta. Ti aspettiamo, David!

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