Snap-Out, il ragazzo della porta affianco che proprio bravo non è...è il Drugo: il video

Musica

Il brano è una denuncia di quel razzismo che nel nostro paese sta lentamente crescendo e un monito per ricordare i valori della nostra società

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELLA BAND

Chi è il mostro? Pensiamo forse di riconoscerlo se lo incontriamo? Il mostro è il bravo ragazzo della porta accanto, quello che aiuta le persone anziane ad attraversare la strada, quello che viene a mangiare a casa tua mostrando il proprio viso gentile, quello che va a messa tutte le domeniche quello che è così di giorno, da solo, ma quando si unisce al “Branco” diventa una belva sanguinaria capace di ogni atrocità. Questo è il mostro, quello che scarica il suo odio e la sua violenza sul più debole, sul diverso, il razzista! Drugo prende spunto da episodi realmente accaduti e racconta una storia di un personaggio immaginario, ma purtroppo sempre più facilmente identificabile con persone dei tempi attuali.

Il brano è stato scritto per raccontare la sensazione di annichilimento che si prova nell’assistere non solo all’orrore o al racconto di un orrore, ma soprattutto nel trovare che l’attore principale di questo orrore è il “bravo ragazzo” della porta accanto. Drugo è una denuncia del razzismo strisciante che nel nostro paese sta lentamente crescendo, è un modo per ricordare a tutti quali sono i valori della nostra civiltà e per non far passare gli orrori ed i discorsi orrendi che ci propongono i media come normalità, non sdoganarli superficialmente come qualcosa che tanto è lontana da noi e ristretta ad uno sparuto numero di persone.

Drugo esiste, nascosto nelle case del paese e tutti i discorsi tesi a giustificare le idee razziali, a motivarle, a dare loro una base di legittimità contribuiscono a creare sempre più Drughi. La musica, con la sua potente capacità di comunicare emozioni e storie, può essere uno strumento potente per affrontare il razzismo. Artisti di diverse culture creano opere che celebrano la diversità e sfidano i pregiudizi. Testi che narrano esperienze di discriminazione aprono finestre sulla realtà di chi lotta contro il razzismo. Generi come il jazz, il blues e il reggae hanno radici profonde nelle esperienze di oppressione e resistenza. La musica può connettere le persone attraverso il riconoscimento e la comprensione reciproci, promuovendo la consapevolezza e il cambiamento sociale. In un mondo in cui le note superano le barriere, la musica diventa un veicolo per l'unità e la solidarietà contro il razzismo. Infine per noi la comunicazione attraverso i nostri testi è un potente messaggio per i giovani. Le parole delle canzoni trasmettono empatia, sfide e speranze, contribuendo a costruire identità e consapevolezza sociale.

Ascoltando testi significativi, i giovani sviluppano sensibilità alle sfide del mondo e accrescono la consapevolezza delle proprie emozioni. La musica diventa un rifugio emotivo e un modo di comprendere le complessità della vita. Attraverso testi ricchi di significato, i giovani possono scoprire il potere della parola e la forza della connessione umana, promuovendo crescita personale e consapevolezza sociale.

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