Caffellatte: "Con Amore Dinamite ho ritrovato positività, è un album per cuori speranzosi"
MusicaL'artista pugliese pubblica il suo primo album che coincide con una fase nuova della sua vita: si è lasciata alle spalle la negatività verso se stessa e verso gli altri. Tra ricordi, gestione del tempo, corsetti e qualche graffio racconta un generazione a tratti inquieta ma fiera. L'INTERVISTA
Anticipato dai brani Zoo, Fintadiniente, Tattoo Taboo e Troppochic, Amore Dinamite è l'album d'esordio di Caffellatte (ICONA), all'anagrafe Giorgia Groccia. Tra brani caratterizzati da sonorità dance, testi ironici, cassa dritta e momenti più intimi, le otto tracce che compongono Amore Dinamite rappresentano allo stesso tempo un significativo punto di arrivo e un nuovo inizio nel percorso della camaleontica artista, una delle più visionarie della sua generazione.
Giorgia hai scelto otto canzoni per raccontare l’ultimo anno della tua vita. Lo hai definito un flusso di coscienza. Ti sei riappacificata con te stessa o sei ancora dinamite?
Mi sono riappacificata e anche abbastanza di recente: il 2024 è partito con un piede diverso rispetto al 2023, che era partito con una intossicazione alimentare, dunque lo avevo iniziato vomitando e si è rivelato un anno vomitevole. Questo è partito non col botto ma con la giusta serenità.
Nelle note dici che parli con i tuoi vecchi amori e soprattutto col presente: intendi il presente amore oppure il tuo presente personale, il tuo oggi in senso ampio?
Entrambe le cose, alcune tracce le ho scritte da tempo ed ero in una situazione sentimentale differente e confusa. Il mio attuale ragazzo era al mio fianco anche quando non ero per lui positiva. L’album ospita flash passati e ora ho trovato anche la quadra sentimentale, trasmetto qualcosa di positivo dopo pene e sofferenze.
La cryptonite è la forza di Superman ma per te è perdita dei sensi: è magia o melanconia?
Una via di mezzo. Certe persone tolgono energia in generale ma ci sono momenti che di quelle persone non puoi fare a meno. E’ una attrazione fatale. Negli ultimi anni sono stata negativa nella vita relazionale degli altri perché avevo cose mie da risolvere.
“Sono fatta di Lego e difetti”…ok i mattoncini ma dimmi un difetto del quale sei orgogliosa.
Tendo a odiarli ma ho imparato a conviverci e farci pace. Sono un po’ logorroica soprattutto quando vado in panico. Poi spesso provo a interpretare cosa pensano gli altri ma anche qui ora calibro il mio atteggiamento.
Tantissimo parla di un “crazy love” vissuto in clandestinità: un amore dove con i ricordi non ci fai niente e crolli dolcemente va vissuto oppure meglio la fuga e qualche rimpianto?
Per come sono fatta io l’ha sempre vissuta anche sbattendoci la testa. Meglio viverle perché è peggio pensare a come sarebbe stato e crogiolarti nel dubbio. E poi c’è il rischio che possa pure andare bene.
In Zoo parli di salute mentale, un tema che oggi non è più tabù ma spesso viene affrontato con l’approccio errato: così si può fare per non fare finire la musica e cancellare quel cuore di plastica?
Bisogna trattare l’argomento in maniera più professionale, ho una laurea in Psicologia e sono stata paziente in passato a causa di disturbi elementari. Voglio essere sicura di quello che dico perché so che posso condizionare gli altri con le mie parole. La Spettacolarizzazione del dolore non deve essere un feticcio per entrare nella vita degli altri, deve essere una forma di comprensione.
E’ comunque elettrizzante addormentarsi contando i graffi per poi andare via con un “saluto appena”?
E’ molto ironica la frase, non parla di un episodio particolare. E’ uno storytelling che raggruppa situazioni di quando si fugge da una parte all’altra senza capire nel mentre cosa si prova. Per me non lascia nulla, anche il sesso fine a se stesso lascia solo del vuoto.
In Troppochic dici “arrivo tardissimo ma puoi aspettare”: quale è il tuo rapporto col tempo? Anche in Fintadiniente dici che “il tempo guarisce ma dopo ritorno”, insomma è un elemento ricorrente in molti tuoi testi.
Il tempo lo vivo nel futuro nel senso che mi organizzo, sono maniaca del controllo. Ormai solo col display lo controlliamo e dunque devi proiettarti nel futuro; in passato ho convissuto con l’ansia e ora sto imparando a prendermela con comodo. Non è un dramma se ritardo 20 minuti a un appuntamento.
E’ eccitante nascondersi a una città che dorme? E regalare “morsi graffi lividi” per non farsi dimenticare?
Ha un suo perché. Sono una allegoria i segni sulla pelle, ci sono un amore adolescenziale e una testa che porta con sé ricordi. I segni del passato lasciano ricordi altrimenti è tempo perso. Ero una fan delle scorribande notturne a Roma, ora ho orari migliori ma resta un bel ritratto la città di notte.
Crimine è il brano a cuore aperto, forza e fragilità, tra pianti nei bagni a scuola e sesso nei bagni degli strip club da grande: che storia ha? E’ per cuori rotti o per cuori appassionati?
Forse per cuori appassionati, parla di due persone che si amano, l’amore è nascosto ma non sofferente. Si cercano nonostante una distanza che è solo fisica ma non mentale. Non possono fare quello che vogliono ma stanno risolvendo. E una canzone per cuori speranzosi.
Hai mai fatto un Natale a Parigi?
Lo ho fatto con un mio ex e adesso voglio tornarci in maniera diversa con la mia metà per scoprire una Parigi che non conosco.
Cosa ti fa capire che “non rivederci più sembra la soluzione”?
A volte meglio non rivedersi più per conservare il ricordo. Sono contraria all’accanimento terapeutico dei sentimenti, lo fai a 15 anni il gioco al massacro.
Sei ordinata? Nel senso il tuo armadio è ordinato e quale è il capo di abbigliamento più presente?
I body e i corsetti, ne ho una quantità infinita infatti sembra che mi vesta sempre uguale poiché la maggior parte è nera; non so perché continuo a comprarli, è il mio confort. Il mio armadio è in disordine anche quando lo ordino.
Che accadrà nelle prossime settimane?
Lavoro sui concerti, il primo sarà il 15 marzo allo Yellow Square Garden di Milano per il format Comete. Poi ne arriveranno altri e confido in un tour estivo. Ci sono collaborazioni in arrivo, la presenterò in anteprima proprio il 15 con i miei ospiti: loro saranno ospiti sul mio palco e io ospite nella loro canzone!