'Na notte infame di Piotta, quando il rapper diventa un cantautore (e stupisce tutti)

Musica
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

Credits: Alfredo Villa

Esce oggi, venerdì 1° marzo 2024, il nuovo album in studio di Tommaso Zanello, in arte Piotta. La sua decima fatica discografica è stata davvero una “fatica”: trae infatti ispirazione da un lutto devastante, quello della perdita del fratello maggiore, Fabio (con il quale ha scritto i testi del disco, e di cui sentiamo anche la voce in più tracce). Questo album fresco di uscita segna una nuova dimensione artistica del rapper romano: è il suo biglietto di sola andata per entrare nell’Olimpo del Cantautorato Italiano

Si può esorcizzare un’assenza puntando sulla presenza?

È quello che prova a fare il cantautore e rapper Tommaso Zanello, in arte Piotta, con il suo nuovo disco appena uscito: 'Na notte infame.

 

“Lo senti che non hanno più argomenti ma fanno dischi? Ognuno con un sé da risolvere, ognuno con la propria attitudine, ognuno con un sé da comprendere, ognuno con se stesso”, canta l’artista romano nella canzone intitolata proprio Ognuno con un sé. A differenza coloro contro cui punta il dito, lui purtroppo ne ha eccome di argomenti...
Piotta ha da poco perso il fratello maggiore, Fabio Zanello. Questo è il grande, terribile, indicibile argomento di cui il suo nuovo album parla in ogni modo. Perché se un tema è indicibile, l’unico modo per esorcizzarlo è quello di parlarne a lungo, e in profondità. Esattamente come fa Tommaso in questa sua nuova fatica discografica.

 

Quella che solitamente si definisce “fatica discografica” stavolta è davvero tale, perché riuscire a sopportare il dolore che ti porta a far incominciare il tuo album proprio da colui che più ti manca, che non c’è più - e la cui mancanza ti devasta - è una fatica indescrivibile.
'Na notte infame si apre proprio con la voce di Fabio, con le sue parole che possiamo ascoltare in Lode a Dio.

Difficile non versare lacrime con questo brano. Impossibile, poi, se chi ascolta ha un fratello o una sorella, dunque può (anzi: non riesce a esimersi dal) immedesimarsi in quella perdita devastante.

“Un dio a cui vorrei bene, se mi volesse bene” recita Fabio Zanello. “Oggi siamo qua e poi chissà, domani che sarà”, profetizza il fratello di Piotta.

 

In fondo a questo articolo potete guardare il videoclip della canzone Lode a Dio che apre l’album, con la voce di Fabio Zanello. E niente: dopo averci fatto ridere a crepapelle per nove album, con il decimo Piotta ci fa piangere tutte le lacrime che abbiamo in corpo. Lacrime forti e potenti come le gocce della pioggia scrosciante che batte sui vetri dell'automobile nel video che trovate alla fine di questo articolo.

È il decimo album in studio di Piotta

In uscita oggi, venerdì 1° marzo, su tutte le piattaforme digitali e in formato CD e vinile, 'Na notte infame è pubblicato da La Grande Onda e distribuito da Altafonte e Artistfirst.
Si tratta del decimo lavoro di studio dell’artista romano e trae tutta l'ispirazione dalla recente e prematura scomparsa del fratello maggiore, Fabio. Con lui, apprezzato scrittore e saggista, Tommaso Zanello ha firmato molti dei testi del disco. E proprio l'ugola e i versi del fratello aprono la prima traccia.

 

Ne esce un percorso emotivo in quel labirinto di sentimenti che è il rapporto tra fratelli, un legame di sangue che va oltre al mero sangue, in verità, legando addirittura a livello di anima.
Il disco è composto da undici tracce che formano un puzzle di ricordi, sensazioni ed esperienze attraversate dal pianoforte di Francesco Santalucia, che insieme a Piotta produce quest’opera di rara bellezza.

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Le vicissitudini personali dei fratelli Zanello diventano simbolo di un’intera generazione

Attraverso le vicissitudini personali e generazionali di Tommaso e di Fabio, la voce di Piotta affresca il racconto degli anni che hanno segnato indelebilmente le loro generazioni.
Dagli anni di piombo all'Italia campione del Mondo, dal crollo del Muro di Berlino agli anni '90, dalle controculture targate Seventies fino alla nascita dell'Hip-Hop italiano.

 

Il rap di Piotta si allontana da ciò a cui ci aveva abituato, diventando più introspettivo. Quel rap oggi non è più "soltanto" rap: gronda consapevolezza e tanta, tantissima saggezza. Saggezza che probabilmente arriva in buona parte dal fratello maggiore, amico e mentore di Zanello Junior. Ma qui la saggezza forse è anche quella perla che esce dopo un processo di lunga macerazione del dolore. Quest’ultimo è un sentimento che chiaramente non può e non potrà mai mancare all’appello, tuttavia l’abilità di Piotta è quella di riuscire in qualche modo a “sublimarlo”, a trasformarlo in maniera alchemica in qualcosa di dorato, di perlaceo, di “bello”. Il granello di sabbia che lacera l’ostrica viene avvolto pian piano da un gomitolo di malinconia, lacrime e sofferenza che, strato dopo strato, riesce a diventare qualcosa di diverso. Un’opera d’arte.

ROME, ITALY - OCTOBER 04: Er Piotta attends Netflix's Suburra The Series Premiere at The Space Moderno on October 4, 2017 in Rome, Italy.  (Photo by Ernesto S. Ruscio/Getty Images for Netflix)

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Un disco molto lontano dal mondo solare e ironico a cui Piotta ci aveva abituato

'Na notte infame è quindi un album lontano anni luce da quel mondo solare, ironico e "da sfottò" a cui Piotta ci aveva abituato menti e orecchie.

Ma questo salto di qualità del racconto è anche un salto di qualità del sentire, sia a livello di emozioni sia per ciò che concerne i suoni. Le creazioni musicali che inanella in quest’opera sono notevoli: ben orchestrate, progettate con sapienza per arrivare dritte al cuore, allo stomaco, alle viscere e all’anima, dribblando tutti i nervi.

 

Un Piotta maturo, lo definiremmo, anche se purtroppo la dannata maturità è tale (dannata appunto) perché va a braccetto con il dolore.
Di certo lui avrebbe preferito continuare a proporci il mondo solare, ironico e da sfottò di cui sopra, perché quel mondo è la cartina di tornasole di ciò che uno ha dentro, tuttavia la vita ha riservato altre sfide a Piotta.

 

Quelle che ci presenta oggi sono atmosfere ispirate e struggenti di un Artista con la A maiuscola, di un menestrello che rivendica la poeticità della sua Roma. La Capitale diventa anch'essa fonte di ispirazione e protagonista, come e con Fabio. Una Città Eterna che fa da contraltare alla fuggevolezza e caducità dell'uomo. Roma in questo disco dismette però la sua veste divina per tornare con i piedi per terra, intrisa com'è di vite e storie piene di umanità.

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Un pastiche sonoro di notevole spessore

Ballate electro, suite di pianoforte, una forte presenza di linee vocali cantate fanno da contrappunto agli elementi rap più classici.
La prima traccia, Lode a Dio, si apre con la voce di Fabio che declama i suoi versi e prosegue con un tappeto sonoro fatto di pianoforte e ritornello melodico.

 

Nella seconda canzone, intitolata Serpico, Piotta duetta con il cantante dei Tiromancino, Federico Zampaglione. La chitarra acustica di questa ballata accompagna un testo che racconta dell'omicidio di Francesco Evangelista davanti al Liceo Giulio Cesare. La title track ribadisce il mood del disco, impreziosita dalle rime serrate di Militant A degli Assalti Frontali.

 

Tocca poi a Io non ho paura, un ipnotico giro dub in cui il pezzo si arricchisce della presenza di Ginko della Villa Ada Posse.
Arriva Professore, brano in cui Piotta torna sul ricordo e sul racconto del fratello Fabio, che veniva chiamato da tutti proprio così: Professore. Dopo le sonorità che mescolano world e latin di Professore, si passa a Ode romana, la canzone che apre il lato B.
È completamente recitata da Fabio Zanello, che qui legge alcune sue poesie in un crescendo emozionale dove l’arpeggio di pianoforte si mescola a un beat electro, il tutto coronato da un arrangiamento d’archi che non lascia scampo: se fino a ora eravate riusciti a trattenere le lacrime, adesso lasciatele andare. Perché è inutile tentare di bloccarle, impossibile.

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Ognuno con un se, il remake di un brano cantato assieme all’amico Primo Brown dei Cor Veleno

Arriviamo così a Ognuno con un se, che è il remake di un brano cantato assieme all’amico Primo Brown dei Cor Veleno, e riporta in vita una perla introspettiva del rap italiano.
Il ritmo di Se se se se, con un eccezionale flauto traverso nel ritornello, tenta di spezzare il velo di malinconia che fin qui a ora ha caratterizzato la tracklist.
Si parla ancora del tema della fratellanza nella canzone Figli di un temporale, una ballad synth dal retrogusto autunnale e dal sound moderno.

 

Il penultimo scalino di questa scalinata verso la consapevolezza (e la liberazione dal dolore, in una catarsi pazzesca) è L’amore cos’è?, brano che tra fughe di pianoforte e sax cerca di sviscerare cosa si cela sotto al sentimento per eccellenza.

 

Il tutto si conclude con la bonus track Lella…e poi, cover del brano del 1971 di Edoardo De Angelis, che Piotta ha pubblicato nel 2021. Con la sua versione, il rapper (che da oggi smettiamo di chiamare “solo” rapper, per piacere: questo, signori, è un cantautore) e cantautore - ecco - di Roma riscrive e riarrangia in una chiave completamente nuova quella che è considerata la prima canzone contro il femminicidio. Lella…e poi è un gran finale dal sapore neorealista e pasoliniano. Non a caso, l'autore preferito da sempre dal fratello Fabio era proprio lui, Pier Paolo Pasolini.

Piotta (foto Alfredo Villa) 17

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Non “solo” l’album: in arrivo anche un romanzo e un tour

'Na notte infame è un viaggio del tutto inedito per suoni e formazione. Questo è il salto, il jump che da rapper rende Piotta un nome del cantautorato italiano (etichetta ormai prestigiosa tanto quanto il “Made in Italy” nella moda e nel design).

 

Dopo l'album, che esce oggi, arriverà in tutte le librerie il primo romanzo di Tommaso Zanello, intitolato Corso Trieste e pubblicato da La Nave di Teseo. Anche l'opera letteraria è stata scritta a quattro mani con il fratello Fabio, proprio come il disco, che ne è in qualche modo la colonna sonora.

 

Le due pubblicazioni saranno accompagnate dal tour nei club, in partenza il 15 marzo dal Viper Theatre di Firenze.

Il tour di Piotta (che inizia il 15 marzo 2024)

Di seguito trovate le date del tour di Piotta, in partenza il prossimo mese

  • venerdì 15 marzo Viper Theatre Firenze
  • sabato 16 marzo Largo Venue Roma
  • giovedì 21 marzo Hiroshima Mon Amour Torino
  • venerdì 22 marzo Mercato Sonato Bologna
  • domenica 7 aprile Eremo Club Molfetta (BA)
  • sabato 13 aprile Mattorosso Montebelluna (TV)
  • giovedì 18 aprile Circolo Magnolia Milano
  • venerdì 19 aprile The Cage Livorno

 

Di seguito potete guardare il videoclip appena uscito su YouTube della canzone Lode a Dio, il pezzo che apre l’album con la voce di Fabio Zanello. A questo punto le lacrime saranno dell’entità e potenza della pioggia battente che vedrete nel video.

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