Sanremo 2024, Mr Rain: "Due Altalene è il racconto di tante storie di vita"

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Fabrizio Basso

Fabrizio Basso

Dopo il successo, nel 2023 con Supereroi, l'artista bresciano torna all'Ariston con un brano che racconta momenti di vite altrui: "Mi hanno fatto crescere e vorrei fossero utili a tante persone". L'1 marzo uscirà l'album. L'INTERVISTA

Le storie degli altri. Dopo avere emozionato, nel 2023, Il Festival di Sanremo (GUARDA LO SPECIALE) con Supereroi, un brano intimo e personale, Mr. Rain, all'anagrafe Mattia Balardi, torna all'Ariston con Due Altalene, una canzone che è il racconto di momenti di vita di persone che ha nel tempo conosciuto. Il punto di partenza è la vicenda di un padre che ha perso due figli, da qui le due altalene.

Mattia che storia ha Due Altalene?
Tutto nasce da Supereroi che è un pezzo scritto per raccontare un periodo duro che ho vissuto, sfruttando la musica per farmi forza e non sentirmi solo: quel brano e averlo portato l’anno scorso al Festival mi arricchito molto e mi è cambiata la vita, mi sono arrivati messaggi, video, lettere, la gente quando mi incontra oltre la foto mi chiede di raccontarmi la sua storia.
La tua musica ha sempre avuto un forte valore di condivisione.
Ho sempre fatto musica perché sono introverso e tramite la musica ho spesso comunicato anche con le persone più strette. E’ un modo per essere utile a tante persone. Tutte le storie che mi sono arrivate sono diventate Due Altalene. Il punto di partenza è un genitore che ha persone due figli ma dentro ci sono anche altre storie. Il brano non nasce per Sanremo, ci ho messo mesi per scriverla, soprattutto la seconda strofa. Torno a Sanremo con quello che mi hanno donato le altre persone, storie che mi hanno fatto crescere e pensare.
Inoltre l’1 marzo uscirà il tuo nuovo album: cosa puoi anticiparmi?
Sarà un disco vario, ho sperimentato mantenendo lo stile della mia penna ma spaziando nel mondo musicale. Abbiamo già annunciato le prime due date, Milano e Roma, e sto già preparando lo spettacolo.
Puoi dire qualcosa in più della storia tragica che è stato lo spunto primigenio di Due Altalene?
Per mia scelta non voglio entrare nei dettagli, questa persona, con la quale ho un contatto stretto, sa che mi ha dato la scintilla. E’ un genitore molto di Milano che ha perso due figli in un brutto e spiacevole modo: e quei ragazzi erano miei fan, mi ha colpito.
Tu hai un rapporto speciale con i fan.
Cerco di avvicinare le distanze tra me e loro, anche dopo i live alcuni entrano nel backstage e mi raccontano le loro storie. Faccio Sanremo per tutta questa gente che mi ha donato un amore incondizionato pur senza conoscermi personalmente. Oltre a quella principale ci sono almeno altre dieci storie. Io non ho avuto figli ma ho avuto una perdita importante e a mio modo posso provare a comprendere: ho scavato in quello che ho provato e vissuto anni fa per comprendere questo dolore.
Lo scorso anno con Supereroi hai raccontato la depressione e l’aiuto arrivato da chi ti stava intorno. Ora la gente ti affida i propri dolori e con Due Altalene sei diventato tu il sostegno.
Ora so controllarmi e gestisco le mie emozioni. Mi sento in dovere di raccontarmi dando un contributo a chi mi ascolta, così posso fare sentire qualcuno meno solo se sa che la connessione è legata al fatto che abbiamo vissuto situazioni simili. E’ il mio punto di forza.
Anche I Fiori di Chernobyl era un brano sociale ma il Festival non lo ha voluto.
Quella canzone la porto nel cuore, ci sono rimasto male quando è stata scartata a Sanremo, sarebbe stata utile a un sacco di persone nel periodo del covid. E’ il prequel di Supereroi e Due Altalene, è la chiusura di una trilogia. I Grandi non Piangono Mai e Ipernova sono i brani che più mi hanno fatto credere in me stesso.
L’anno scorso sul palco hai portato un coro, quest’anno?
Sul palco sarò da solo, qui non serve un coro ma sto pensando a come raccontarla al meglio, probabilmente attraverso delle immagini.
Qualche indiscrezione sulla serata delle cover?
All’inizio ero spaventato perché non sapevo cosa fare, alla fine ho fatto una session in studio con Enrico Melozzi e ho trovato la cover e l’ospite. A mio parere è una cosa molto inaspettata.
Troverai in gara tanti tuoi amici.
Lo so, con alcuni ci sentiamo in questi giorni. Ti dico che essere a Sanremo con tanti amici mi trasmette calma. Sarà una festa lunga una settimana.

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