The Public Radar, Endless è un viaggio verso gli 80s: il video

Musica

Un ritorno alla golden age del synth pop. Il video anticipa l’album realizzato in collaborazione con il producer inglese di Depeche Mode e Cure Steve Lyon

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DEGLI ARTISTI

Siamo Max Alto e Francesco Conte, ovvero The Public Radar. Vi presentiamo il nuovo videoclip del brano “Endless” estratto dall’album “Neon Rain” in uscita giovedì 25 gennaio. A quasi 10 anni dal precedente “A new sunrise” stiamo tornando con un lavoro ambizioso co-prodotto da Steve Lyon (già collaboratore di Depeche Mode e Cure). “Endless” nasce da una nostra produzione con musica di Max Alto e testo di Andrew Mecoli, sempre arrangiato da noi, registrato da Stefano Calabrese, mix di Francesco Conte e mastering allo studio Finnvox a Helsinki. Queste caratteristiche che teniamo a sottolineare, sono fondamentali per capire l’importanza che abbiamo voluto dare al nostro sound. Il brano è un omaggio vero e proprio agli Anni ’80, in cui si tenta di fare attenzione a non cadere nel tranello di un ritratto meramente nostalgico. Un contenuto che oggi sembrerebbe alquanto comune, l’esigenza di andare a sviscerare ciò che quegli anni hanno rappresentato nell’essenza più profonda. L’incapacità di annoiarsi: perché si leggeva, si ascoltava, si sognava e si giocava, senza formule dettate da algoritmi di tempistiche imposteci dai social o da condizionamenti esterni, dove tutto è veloce. Il protagonista del video (Adrian Alto) percorre esattamente questo; è un ragazzo che vuole vivere il proprio spazio appieno, che sa aspettare con trepidazione il regalo tanto atteso, una cartuccia di un videogame che si chiama proprio Endless. E sarà proprio l’immedesimazione a questa avventura che lo coinvolgerà a tal punto da essere catturato all’interno del gioco stesso, una sorta di Jumanji, in cui lui avrà l’onore di poter combattere i cattivi accanto alla sua eroina (Monia Baldini), e, soprattutto, con l’arma che ognuno all’epoca ha sognato di impugnare almeno una volta: una spada laser. Lui, senza paura, riesce a districarsi perfettamente come spalla della sua eroina, fino a quando non arrivano al boss finale, un volto lancia fulmini che riesce a terrorizzare i due protagonisti. Ma grazie al coraggio, e alla fiducia che hanno riposto l’uno nell’altra, un colpo preciso mette a tacere il male per sempre e il loro universo è salvo. Nel finale vediamo il ragazzo, ormai uomo, riflesso sullo schermo dello stesso televisore a tubo catodico, che forse non ha mai smesso di giocare a “Endless” ma, più di tutto, non ha mai smesso di sognare. “Endless” è stato girato da Giulio Dell’Aquila e Pierfrancesco Bigazzi, che hanno curato ogni minimo dettaglio, ricostruendo la stanza del protagonista, il gioco, gli effetti speciali e proponendo un girato dal gusto retrò ma che punta all’evergreen, in cui tutto risulta sempre attuale, un po’ come il mondo di Stranger Things. La composizione del brano, racchiude una sintesi di musica che ha influenzato fortemente le nostre vite, per questo motivo abbiamo cercato di mettere in risalto tutti gli aspetti che rappresentavano quegli anni, come l’essere ballabile, la melodia malinconica ma allo stesso tempo orecchiabile, la scelta di suoni incisivi ma non aggressivi, e un testo che racconta quanto la musica serva da ponte tra il nostro mondo e quello che non conosciamo. “Endless” vuole essere un viaggio profondo nell’anima, e un viaggio in anni in cui nulla sembrava impossibile.

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