Cactus, tra musica e studio sempre con in spalla lo zaino da Fuorisede: il video

Musica

La canzone nasce da un commento su TikTok che non renderebbe giustizia alla ragazza che ha proposto l’idea: si chiama Manuela ed è una fan del gruppo

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELLA BAND

Ci sono molti cliché nella vita dei fuorisede: improvvisare una pasta col tonno perché il frigo è mezzo vuoto, fare ore e ore di treno o di aereo con uno zainetto che contiene il necessario per sei mesi, guardare il mondo da una finestrella al sesto piano e chiedersi “Avrò fatto la scelta giusta?”. Il nostro frontman, Riccardo, è stato fuorisede a Milano e prima ancora ha vissuto in Canada per sei mesi, trovando così conferma sulla propria pelle che non si tratta di luoghi comuni, ma di storie ed emozioni reali.

Dire che “Fuorisede” nasce da un commento su TikTok non renderebbe giustizia alla ragazza che ha proposto l’idea. Fuorisede nasce da Manuela, una nostra fan, dalla sua vita e dai suoi ricordi, e da ciò che la accomuna a noi come a tanti altri ventenni che sono partiti da casa. La accomuna a Margherita o Nicolò per esempio, ragazzi che hanno contribuito alla realizzazione del videoclip del brano. La storia dei Cactus è infatti composta da persone e da incontri.

Se il nostro Tour estivo è stato realizzato da diversi fan, e “Fuorisede” ispirata da Manuela, il videoclip di questo brano lo dobbiamo a Matteo, direttore della fotografia presso Robin Studio, incontrato dopo una nostra esibizione. Matteo ci ha proposto di girare in casa, ma non in casa nostra, in casa sua: a Torino. E allora zaino in spalla siamo partiti da Como per spendere tre notti accampati con dei materassini sul

pavimento di Robin Studio. Da quella collaborazione ne è uscito un videoclip che è metà film e metà cartone animato. Ci siamo messi nei panni di fuorisede torinesi, girando in bicicletta per la città, replicando lo studio sui libri e gli incontri al pub e tentando di catturare l’atmosfera di chi scopre una nuova città e impara ad amarne la vita. Le scene d’animazione ci hanno permesso di esprimere al meglio sentimenti difficili da catturare con una videocamera: in una scena per esempio, Riccardo ritorna bambino, mettendo in evidenza la crescita personale che comporta andare a vivere lontano da casa.

La storia che traina il video è che i cinque protagonisti arrivano da strade diverse, si conoscono solo spaiati ma frequentano lo stesso pub. Più avanti finiscono tutti attorno allo stesso tavolo a giocare a carte e diventano amici. La vita procede acquisendo una nuova quotidianità, finché un giorno, alla fine del video, si scopre essere tutto già un ricordo. La vita da fuorisede infatti, prima ti scombussola, poi ti abitua, e poi, purtroppo, finisce improvvisamente, lasciandoti con nuovi amici, nuove cicatrici e un po’ di nostalgia.

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