Solo Psiche e il canto di Leucasia, la loro sirena

Musica

Il brano attinge dalla tradizione della tarantella pugliese, non solo per i suoni, ma anche per le sue origini

"Leucasia" è il terzo singolo dei Solo Psiche ed è ispirato al mito della Sirena da cui prende il nome Santa Maria di Leuca, la punta del tacco d’Italia. La musicalità richiama il medio-oriente rimarcando, così, una storia portata dal mare alle prime terre Italiane. Il brano, inoltre, attinge dalla tradizione della tarantella pugliese, non solo per i suoni, ma anche per le sue origini: il ballo nasce con l’intento di espellere veleno dalla taranta, generando un vero rito di esorcizzazione. Da qui i Solo Psiche prendono la struggente danza verso la liberazione del tossico, in questo caso di  un amore tossico, motivo per cui nel brano si rimarca l’ammaliante canto della sirena.

Il brano nasce dal riff principale del ritornello, tutto è incentrato su quello.

Così lo commentano i Solo Psiche: "Abbiamo lottato tanto con “Leucasia”, l’idea di creare delle sonorità più appuntite per questo brano era forte e ,nonostante il nostro “romanticismo musicale”, abbiamo tirato fuori a livello umano e di esperienze emotive, quelle sensazioni da cui, purtroppo o per fortuna, abbiamo imparato delle lezioni. “Leucasia” è l’espressione viscerale di quanto un sentimento possa essere in grado di annebbiare la consapevolezza del “non rispetto” da parte del partner in una relazione. Racconta di tradimenti, ritorni infiniti e atteggiamenti ambigui, paragonabili, appunto, al canto ammaliante della sirena. La musicalità di Leucasia tende a vibrare su frequenze volte ad amalgamarsi con quanto più di vero una persona possa mai provare, proiettata in uno stato di benessere pronto poi a rivelarsi illusorio quando meno te l’aspetti".

 

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