Fino al 9 luglio, circondati dalle mura dell’Acquedotto Alessandrino, tre giornate da vivere no-stop, con una lineup musicale interessante, installazioni, workshop e laboratori, immersi in uno scenario bucolico e con la possibilità di soggiornare all’interno della struttura – un unicum assoluto per Roma
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Il luogo ideale in cui presentare una lineup capace di flettere i concetti di spazio-tempo, ospitata su due stage, uno in piscina, con impianto audio artigianale (Bass Unity), attivo in diurna e fino al tramonto, e l’altro nella corte principale del Borgo (con Funktion One), in mezzo ai casali, epicentro notturno del festival. La lineup della I edizione di Mistica Sounds si articola su tre giornate: nella prima, venerdì 7 luglio, svetta la presenza di Voices From The Lake, il duo formato da Donato Dozzy e Neel, che tornano live a Roma in occasione del decennale del loro primo album, vera pietra miliare della scena techno sperimentale. Accanto a loro spazio anche a: Marylou, dj francese con base a Berlino.
Tre giornate di musica
La giornata di sabato 8 luglio vede la co-curatela di Ortigia Sound System e Radio Alhara, con focus sulle nuove rotte sonore dell’area mediterranea / mediorientale. Tra gli artisti coinvolti: Ammar 808, alias del produttore tunisino Sofyan Ben Youssef, una miscela esplosiva di bassi elettronici, voci e beats dal Maghreb; il producer egiziano Abadir, che anziché decostruire guarda oltre i confini della club music, in un live in cui diversi tipi di ritmi arabi si fondono a jungle e jersey club; Nziria, progetto che pesca a piene mani dalla tradizione napoletana e dal canto neomelodico ma lo trasporta altrove, in un territorio elettronico estremo, tra gabber e trance music.
La chiusura affidata a MC Yallah & Debmaster, prima rapper kenyota di base in Uganda
Domenica 9 luglio la tre giorni ricca e stratificata di Mistica Sounds si chiude con il live infuocato di MC Yallah & Debmaster, la prima rapper kenyota di base in Uganda, esplosa in seno al collettivo Nyege Nyege Tapes, il secondo, produttore francese residente a Berlino; il suono dell’Africa primordiale lanciato in un incontro/scontro con l’ipercontemporaneità di Khalab, che presenta dal vivo in anteprima il suo prossimo album, insieme di elettronica e visioni cosmiche intrise di groove.
A completamento dell’esperienza, oltre alla possibilità per il pubblico di dormire nell’hotel immerso nel verde del Borgo della Mistica, dove potersi rilassare a pochi passi dal luogo del festival, anche quella di fare esperienza del ristorante del borgo, caratterizzato da una cucina che rispetta il territorio e la circolarità delle materie prime, di una cantina con una ricca selezione di etichette naturali e di un angolo bar speakeasy. Un festival che si staglia all’orizzonte denso, magico e avvolgente, una porta alchemica verso un’altra dimensione tra i confini del grande raccordo anulare.