Il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano ha ospitato un’emozionante serata in omaggio alla storia di Cramps Records e Gianni Sassi. Alla conduzione Jo Squillo, sul palco Patrizio Fariselli, l’Area Open Project, gli Skiantos, Eugenio Finardi, Carlo Boccadoro, Lucio Fabbri & Friends e Andrea Tich. Omaggi a John Cage e Franco Battiato
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Musica, ricordi, aneddoti e omaggi ad artisti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella musica. Giovedì 6 aprile Jo Squillo ha condotto la serata dedicata a Cramps Records e Gianni Sassi.
Cramps Records, una serata di emozioni per Gianni sassi
La cantante e conduttrice ha accompagnato il pubblico nel corso di tutto il concerto aprendolo con un ricordo del discografico: “Lui era così geniale, inarrivabile e inaspettato”.
Spazio poi a Patrizio Fariselli e all’Area Open Project che hanno eseguito integralmente l’album Arbeit Macht Frei, mai successo in cinquant’anni. I musicisti hanno proposto le sei tracce del disco in due diverse parti della serata regalando al pubblico momenti molto emozionanti.
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A seguire gli Skiantos, presentati da Jo Squillo come gli ‘inventori del rock demenziale’. Il gruppo ha fatto scatenare i presenti con i loro celebri brani dai toni irriverenti, come Diventa demente, Ti amo da matti e Karabigniere blues.
Eugenio Finardi e Carlo Boccadoro hanno omaggiato la storia di Cramps Records e John Cage. Il Maestro Finardi ha ricordato Gianni Sassi: “È considerato un grande operatore culturale e un discografico, ma non era nessuna di queste sue cose, era un artista situazionista, ovvero creava situazioni, alcune volte di scontro, altre di incontri stimolanti. La sua grande capacità era quella di creare sogni nella mente delle persone con cui parlava. La sua grande opera d’arte è stata la Cramps”.
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Momento di grande magia con Lucio Fabbri & Friends che hanno proposto Pane quotidiano di Alberto Camerini, Maestro della voce della PFM e Musica ribelle di Eugenio Finardi. A seguire Andrea Tich e di nuovo Carlo Boccadoro che ha ricordato John Cage con Dream. Omaggio anche a Franco Battiato, amico di Gianni Sassi.
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