Red Canzian, il suo Casanova Opera Pop sogna di conquistare Piazza san Marco

Musica

Fabrizio Basso

Credit Jarno Iotti

Il musical-teatrale, tratto dal best-seller di Matteo Strukul "Giacomo Casanova - La sonata dei cuori infranti" sta conquistando l'Italia. L'INTERVISTA

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Casanova Opera Pop racconta Giacomo Casanova in un’età intorno ai 35 anni, al rientro dall’esilio e strenuo difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero. Nelle due ore di spettacolo in due atti, con 21 performer sul palco, 11 cantanti attori e 10 ballerini acrobati davvero fantastici, che, nelle coreografie di Martina Nadalini e Roberto Carrozzino, interpretano le Ombre, i Veneziani al Carnevale, i nobili in festa e i momenti corali della storia. Incontriamo oltre 30 cambi scena che Red Canzian ha realizzato personalmente, attraverso un allestimento scenico immersivo, fatto di fotografie scattate nella Venezia deserta durante la pandemia e trattate al computer in modo da restituire ambientazioni della città e dei suoi luoghi di un iperrealismo spiazzante, capace di trasportare gli spettatori dentro i luoghi di una Venezia settecentesca, i bacari, le calli, i Palazzi della nobiltà, le Cattedrali, Piazza San Marco, la laguna, la prigione dei Piombi, e quelli della fuga fra i boschi e i Castelli del Nord Italia prima del ritorno di Casanova da salvatore della Serenissima nella Venezia del Doge e innamorat della giovane Francesca Erizzo, figlia dell’aristocrazia veneziana ma, come il suo amato, dal cuore assetato di giustizia e libertà.


Red quando hai iniziato a lavorare al tuo Casanova Pop?
Circa 12 anni fa a pensare a un musical però mi fermavo spesso perché non riuscivo a mettere in fila tutti gli elementi da raccontare.
Cosa ti frenava in particolare?
Casanova era stereotipato: andava in giro per l'Europa a sciupare femmine. Matteo Strukul ha messo nel romanzo tutto quello che mi serviva per l’opera. Inconsapevolmente ha scritto la sceneggiatura; gli ho telefonato e dopo due ore era a casa mia e si è aperto un mondo. Schizzavo su un foglio le ambientazioni scrivendo le musiche e poi sono andato a cercarle. Certo alcune ho dovuto inventarle, ad esempio il Mulino di Dolo è stato restaurato in chiave moderna e non andava bene. La casa della contessa è inventata. Invece la taverna do Mori esiste ancora seppur con un altro nome.
Poi c'è Francesca che fa innamorare Casanova.
E' una ragazza che si ribella al padre, ha carattere: l'attrice che la interpreta, Angelica Cinquantini, ha 24 anni ma ne dimostra 19 sul palco. E’ lui che ci cade.
Anche Gretchen, l'attrice Chiara Famiglietti, è una bella figura.
Molto. Basti pensare che quando la contessa la "vende" l'inquisitore e sa che andrà incontro alle torture dice: è una ragazza robusta non temete.
Cosa mancava a Casanova?
Quello vero soffriva di non essere entrato nell’aristocrazia veneziana. Pensa che la mamma recitava al Teatro Malibran dove noi abbiamo debuttato. Il papà era il proprietario.
Al di là dell'incontro con Strukul come hai studiato il tuo Casanova?
Dodici anni fa ho letto tutto ma davvero non sapevo come svilupparlo. Era un personaggio pazzesco, pensa che ha inventato il gioco del lotto e lo ha venduto ai francesi. Era alto 1.95 che per i veneziani di allora era un gigante. Mi piaceva il suo eclettismo. Infatti quando ho visto Gian Marco Schiaretti ho subito capito che era lui il mio Casanova, era elegante già in controluce. A questo va aggiunto il mio bisogno di fare un’opera per Venezia.
Sei andato diretto su Casanova?
Ho anche pensato a Marco Polo ma era solo un commerciante mentre Casanova amava Venezia.
Stai valutando di rapprsentarlo in Piazza San Marco?
Potremmo andarci anche se non ora. Ora è strutturato per i teatri. Abbiamo spostato anche l’Arena di Verona. Ma se  decidiamo di allargare il progetto, piazza san Marco sarà considerata.
Una figura centrale è quella del potente e corrotto inquisitore Pietro Garzoni interpretato da gipeto.
E' l'unico che non ho provinato, aveva già fatto Mangiafuoco in Pinocchio, il musical dei Pooh. E’ perfetto. In virtù di ciò il Doge, interpretato da Gianluca Cavagna, lo facciamo apparire come uomo buono. Nella realtà molti Dogi hanno massacrato Venezia per i loro interessi. Si respira la sete di potere. Elena da Padova, la cortigiana favorita di Casanova intrepretata da Francesca Innocenti, è esistita davvero, ne ho trovato tracce all’archivio di stato.
Ora a che nuovo progetto stai pensando?
Non ho ancora trovato una nuova cosa bella. Mi piacerebbe un family show ma serve l'idea. Il solo problema che non avrei è scrivere le musiche. Mi piaceva, ad esempio, la storia della Gabbianella ma sono favole che reggono con cartone animato.
L'emozione più grande?
Sentire cantate da altri le cose da me scritte. E' bello e gratificante.

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