Benaglia, il tema del ritorno è il protagonista di Anche per Te: il video

Musica

Il testo prende spunto da una poesia di Rudyard Kipling che viene però riportato nella nostra quotidianità

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA

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Anche per te nasce da una semplice melodia al pianoforte, tre note che si ripetono per diventare rapidamente il tema che accompagna tutto il brano e che si sviluppa fino alla fine. L’idea della produzione in studio è stata quella di mantenere la natura originale della canzone, che prende vita per piano e voce, affiancando un arrangiamento tutto suonato e registrato dal vivo. Ridurre al minimo l’utilizzo di suoni campionati ha permesso alla canzone di preservare il coinvolgimento tipico dei concerti più intimi e calorosi. Il testo prende spunto da una poesia di Rudyard Kipling, appesa da sempre alla parete della mia stanza, una lettera che l’autore scrive al figlio come consiglio di vita, ma se ne discosta rapidamente. La solennità del componimento si trasforma quasi in una lettera scritta a mano, a matita, come su un quaderno di scuola, e non è più destinata ad un figlio ma a chiunque abbia voglia di aspettare la versione migliore di noi stessi.

Il tema è infatti quello del ritorno, ritorno per l’altro ma anche verso sé, attraverso le sfide quotidiane, i propri errori e la costante voglia di crescere ed evolvere “coi piedi a terra e la testa fra le nuvole”. Ho pensato di mettere nero su bianco la corsa ad ostacoli che la vita ci impone di superare, i necessari cambiamenti che riguardano tutti e le gioie e le difficoltà che ne derivano. Ritornare a vivere a pieno e cercare costantemente noi stessi non è semplice, ma diventa necessario in molti momenti del nostro percorso personale. È per questo che ho deciso di far uscire questo brano proprio adesso, in un periodo in cui questi temi diventano più attuali e condivisi che mai. Nonostante il contenuto profondo e delicato, l’arrangiamento, attraverso sonorità pop folk ritmate e oniriche, rende il brano una festa coinvolgente in cui il testo sposa toni accesi e spensierati, dove i “sogni che si fanno ma che passano” possono invece vedere finalmente la luce.

Il videoclip parte dai temi del brano e li concretizza, portandoli nel quotidiano, nella vita di tutti giorni, non senza una certa dose di ironia. Per realizzarlo ho pensato di coinvolgere chi mi segue sui social e chi ha apprezzato il brano: mi sono fatto mandare alcuni video fatti con il telefono che riproducessero un momento della giornata legato agli spostamenti, quelli per andare al lavoro, fare la spesa o tornare a casa. Sono brevi attimi di vita comune ripresi in prima persona che testimoniano come il cambiamento di cui parla la canzone e la necessità del ritorno sono esperienze che riguardano tutti in ogni momento della giornata e non necessariamente grandi stravolgimenti personali. Io compaio solo durante alcuni momenti precisi della canzone. Le riprese utilizzate per i ritornelli sono state fatte in diversi luoghi iconici di Berlino e di altre città tedesche. Passo camminando, più o meno velocemente, inserendomi nel contesto generale della canzone e degli altri video. Nel finale invece sono di spalle, mi allontano lentamente immerso nella neve e nel paesaggio di un luogo che amo molto, la Val d’Intelvi. Volevo chiudere il videoclip con un momento di calma e di riflessione, rallentando il ritmo prima frenetico, per una distensione finale.

Spettacolo: Per te