Moby inizia l'anno con un nuovo album, è uscito Ambient 23

Musica

Manuel Santangelo

©Getty

Il disco è uscito il primo gennaio ed è stato composto per intero con una strumentazione molto vecchia. L’autore ha spiegato che dietro l’ultimo lavoro si nasconde il desiderio di aiutare le persone a superare l’ansia con cui oggi siamo in larga parte costretti a convivere

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Il 2023 è appena iniziato e la prospettiva di un nuovo anno da affrontare spaventa e mette in ansia molti. Moby lo sa, lui stesso ha sentito questa sorta di vertigine di fronte a un futuro sconosciuto e per esorcizzarla ha scelto di rifugiarsi nel passato e nel suono portato in auge dai suoi eroi musicali. Ambient 23 è forse il primo disco ad uscire in questo gennaio (esattamente il primo) eppure, più che un disco del 2023, suona come un reperto di qualche decennio fa o addirittura come il figlio dimenticato di una sperimentazione lontana nel tempo e nello spazio.

Un futuro ripescato dal passato

Tutto ciò non è casuale. Il nuovo album nasce dall’approccio di Moby a diverse strumentazioni più o meno vintage. È stato lui stesso a rivelarlo sui social, senza scendere nel dettaglio su quali siano i synth e i campionatori effettivamente usati per creare Ambienti 23: “È un po' diverso da alcuni dei miei dischi ambient più recenti, perché è composto quasi esclusivamente da strane vecchie drum machine e vecchi sintetizzatori”, ha spiegato sui social il giorno prima dell’uscita dell’album. L’artista newyorchese ha poi spiegato anche quali fossero i riferimenti da cui è nato questo lavoro, rendendo palese quanto il nuovo album sia debitore a opere come Ambient 1: Music for Airports di Brian Eno, il quale da lì nel 1978 partì per iniziare una serie di quattro album. Anche Moby considera Ambient 23 la prosecuzione di un discorso, di fatto parallelo alla sua produzione più “facile” e pop: il nuovo disco arriva infatti dopo un po’ di anni da esperimenti come Long Ambients 1 e 2 o il chiacchierato Live Ambient Improvised Recordings Vol. 1 (che consisteva appunto in improvvisazioni registrate senza modifiche con lo scopo di creare brani rilassanti).

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L’ennesimo antidoto contro l’ansia di Moby

Long Ambients 2 era uscito ormai quasi quattro anni fa con l’idea di assecondare una particolare necessità specifica. L’autore di questo viaggio sonoro di 37 minuti aveva infatti inizialmente composto le sei tracce per se stesso, perché non riusciva a trovare quel tipo di musica da nessuna parte: “Long Ambients 2 è stato progettato per aiutarmi a dormire e per aiutare altre persone a trovare la calma e magari dormire bene la notte. Spero di condividerlo con altre persone che hanno problemi di sonno o combattono l'ansia o hanno difficoltà a calmarsi”, disse Moby al tempo. Se quel lavoro era il perfetto seguito di Long Ambients 1: Calm, Sleep del 2016, ora Ambient 23 arriva a chiudere definitivamente il cerchio, proponendosi ancora una volta di aiutare a trovare la tranquillità attraverso la musica. Stavolta però la lunghezza dell’intera opera è ben superiore alle esperienze sonore precedenti, presentando due ore e mezza di musica diluita in sedici tracce. Un minutaggio ben superiore anche a quello di dischi come il già citato Ambient 1: Music for Airports e che avvicina l’intera operazione a altri esperimenti dei “primi eroi” citati da Moby come il Jean-Michel Jarre di Interior Music (un disco con due soli brani "gemelli" da quasi mezz’ora ciascuno). La speranza dichiarata di Moby e che tutti gli ascoltatori “traggano qualcosa” da questo ambizioso progetto nato per “creare un senso di calma e la pace”.  L’artista ha spiegato su Instagram che Ambient 23 è stato prodotto ancora una volta per essere un antidoto alle preoccupazioni di un mondo che ci opprime con la sua velocità esasperata: “É stato fatto per combattere l'ansia (la mia e, si spera, anche la tua). Per il 2023, possiamo essere tutti meno ansiosi (e possiamo tutti smettere di cercare conferme da una cultura che non rispettiamo…)”, ha ricordato l’autore di Lift Me Up, regalandoci forse l’ennesimo buon proposito per quest’anno che faremmo bene a seguire.

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