Nico Eli e Quelle Notti di Settembre tra perdersi e ritrovarsi: il video

Musica

Per molti è un mese di ripartenza post estate, tra lavoro e scuola ma può anche essere l'avvia di un grande cambiamento

IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELL'ARTISTA

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Sono Dudu Nicoleta, in arte Nico Eli, vengo dalla Romania e vivo a Roma da circa 21 anni. Mia madre non riusciva a offrire molte possibilità per la famiglia nella città di Focșani, dove vivevamo, quindi siamo venuti in Italia quando io avevo 9 anni. Lei ha deciso di costruirci un futuro qui, tra mille sacrifici quotidiani. La passione per il canto ce l'ho da sempre, e in Italia studio insieme al vocal coach Alex Parravano presso il suo Lucky Vocal Studio. Nel frattempo sono anche diventata una influencer su Tik Tok con quasi 1 milione di follower. Alex mi ha proposto di cantare un suo brano dal titolo “Quelle notti di settembre” e mi sono subito ritrovata nel significato del testo.

La canzone parla di perdersi per poi ritrovarsi e questo rappresenta da sempre la storia della mia vita. Il brano è stato prodotto Paolo Grillo ed Emiliano Ercoli. “Quelle notti di Settembre” nello specifico racconta di un viaggio interiore che ognuno di noi, prima o poi, è chiamato a intraprendere. Nessuno escluso. Solo che a volte ci rifugiamo nell’assenza o peggio ancora nell’anaffettività, e questo diventa pericoloso fin quando la totale implosione del nostro io più profondo, esplode come fuochi d’artificio nel cielo. Il buio che avvolge i nostri pensieri, durante le notti della vita, non è soltanto oscurità ma la soffocante perdita di ogni punto di riferimento. Questo succede quando, specialmente crescendo, perdiamo ogni contatto col fanciullo che eravamo e che in realtà siamo. L’anima profonda, che muove il nostro corpo, si sente tradita. Offesa. Rinnegata. Ci sentiamo soli, smarriti e non abbiamo più obiettivi ne fede.

Settembre, poi, è un mese molto particolare. Quasi surreale, come un quadro di Magritte. Tantissimi lo vivono come una ripartenza lavorativa o scolastica, ma lui non rappresenta né un inizio né una fine, piuttosto un incredibile cambiamento. Un risveglio. In quelle notti di Settembre, lunghissime e polverose come le nostre immagini riflesse su di un vecchio vetro, le nostre parole diventano un comodo inganno sulle quali adagiarsi per riposare il cuore tormentato. Ma nel testo della canzone, ci si aggrappa quasi subito a quel famoso risveglio. L’immagine che vediamo riflessa nel cristallo è un inganno! Ora lo sappiamo, ne siamo consapevoli. Non ci vogliamo più credere, non vogliamo più guardarla. Raggiungiamo la comprensione della realtà, perché nemmeno un grande attore, come si legge nel testo, vive solo di parole. Alla fine, dopo tanta sofferenza, la pace. Le mani si aprono generose, la voce si fa un coro e l’amore non smetterà mai di cancellare via ogni assenza. Persino quella della notte più lunga.


Il videoclip è stato realizzato da Daniel Diaconu, girato al castello di Santa Severa.
Ho scelto quel posto perché è molto tranquillo; diciamo che ci trovo sempre il silenzio che cerchiamo quando l'anima soffre, e poi mi è sembrata la location adatta per esprimermi mentre cantavo.

Quelle notti di Settembre, rappresenta l'inizio di un percorso musicale molto importante per me, in cui finalmente posso esprimermi come mai ho fatto prima!

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