La misura della distanza, che dà il titolo al brano, rimarca in maniera esagerata questo forte desiderio di vedere la persona amata
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ORIGINALE DELL'ARTISTA
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Un classico proverbio della cultura popolare italiana recita: “Non tutti i mali vengono per nuocere”. Devo dire che nel mio caso tale detto sia stato davvero l’espressione più azzeccata per raccontare ciò che mi è successo e come ho cominciato questa avventura. Sono Frame all’anagrafe Matteo Pavan, classe 2004 è sono un giovane cantante della provincia di Torino. La mia storia musicale nasce durante il lockdown. Quando all’improvviso siamo stati obbligati a fermarci a causa della pandemia da coronavirus. Mi sono ritrovato quindicenne, improvvisamente perso e rinchiuso tra le mura di casa, a dover trovare un modo per non pensare a tutto quello che mi stavo perdendo e non potevo più fare. Ecco che allora bussa alla porta una mia vecchia conoscenza: la musica. La musica è sempre stata una mia passione. Quando ero più piccolo mi ero anche cimentato nel suonare per alcuni anni la batteria, ma il lockdown è una situazione inverosimile, soprattutto per un adolescente, inizio così a scrivere e a cantare come forma di evasione.
Il desiderio, però di fare un passo in avanti, è forte e da lì a qualche mese, ecco l’incontro con il produttore musicale Torinese: NeroArgento. Nero è un polistrumentista, un artista conosciuto soprattutto all’estero nel mondo della musica Metal. Quello che poteva sembrare un episodio occasionale lasciato al caso, diventa invece una valida collaborazione che mi porta oggi (dopo i primi 2 singoli “Mille Volte” ed “8%”) a presentare ora il mio terzo singolo sempre da lui prodotto “Un Chilometro e Mezzo” e firmato con la label/management Sorry Mom! in uscita su tutti i principali musical store digitali. L’idea che abbiamo sviluppato insieme a Nero, era quella di creare un brano più elaborato rispetto ai primi due, cercando di dare all’ascoltatore un ritmo musicale più avvincente. Motivo per cui, anche rispetto alle
prime due pubblicazioni, abbiamo voluto evidenziare questa differenza mirando in questo nuovo videoclip ai continui e ravvicinati cambi delle immagini e ai giochi di colori. Tutto ciò al fine di rendere, anche dal punto di vista visivo, evidente la dinamicità del nuovo pezzo. Cosa cerco di raccontare in questo nuovo lavoro musicale? Cerco di descrivere le emozioni che possono fare da cornice a un appuntamento tra due giovani che stanno vivendo una relazione. L’attesa di trascorrere una serata con la propria compagna rende talmente inebriante l’aria, da fare immaginare al protagonista di sentire da lontano il suo profumo. La misura della distanza, che dà il titolo al brano, vuole proprio rimarcare in maniera esagerata questo forte desiderio di vederla.
Non ho potuto fare a meno d’inserire in questa storia, un po’ della mia Torino. Cosi sullo sfondo del rendez-vous dei due ragazzi, ho inserito il riferimento al suo fantastico Centro ed alla Mole Antonelliana, “la nostra tour Eiffel”. Una cena presso un ristorante panoramico lascia presagire a chi ascolta, l’idea di un appuntamento molto romantico, dai contorni parigini. Ma ecco che arriva il colpo di scena. Gli sguardi e il contatto tra i due, fa scaldare l’atmosfera, trasformando la serata e rendendola più intrigante.