Anna Capasso, L'Estate su di Noi è un festoso abbraccio alla vita

Musica

Fabrizio Basso

Il brano racconta la ripartenza dopo una pagina buia di storia che nessuno aveva previsto che ha travolto e cambiato la nostra vita. Questo tempo sospeso ci ha confermato che la musica unisce, oggi più che mai. L'INTERVISTA

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L'Estate su di noi nasce da un pensiero, nasce dalla voglia di riprendere il filo della nostra vita. Anna Capasso dimostra che la quotidianità è tornata a essere preziosa e ricca di momenti bellissimi. Il testo del singolo è accompagnato da un videoclip nel quale, come in un sogno, si manifesta il tanto atteso ritorno a una vita normale, dove si intrecciano amori e amicizie. Le luci si riaccendono finalmente, per tornare a vivere come se fosse un giorno di festa, fuori casa finalmente, ripartendo dalla musica che, anche nei momenti più bui, non ci ha abbandonati. Purtroppo, la tempesta arriva quando meno la si aspetta e oggi, questa canzone trova la sua missione anche nel dire no alla guerra terribile che da mesi si sta consumando tra Russia e Ucraina, auspicando la pace.

Anna partiamo dal singolo: perché lo hai scelto come singolo dell’estate al di là del tema fresco e allegro?
In questi giorni sto chiudendo ultime cose del disco. Il singolo è nato tra la fine della pandemia e l'inizio della guerra. Ho fatto una riflessione su quello che era accaduto e sta accadendo e racconta la voglia di ricominciare a vivere e sperare che la guerra finisca al più presto.
C’è un episodio esatto nelle ultime settimane dove ti sei detta: ho ripreso il filo della mia vita?
Sicuramente quando sono salita sul palco di RTL.
Il brano è anche un tuo modo per dire no alla guerra e a tutte le guerre: fosse possibile andresti a fare un concerto in Ucraina. Per altro sei nata il 25 aprile, un giorno simbolico.
E’ il giorno della liberazione. Quella data ha fatto la storia. Ci andrei tranquillamente. Ovviamente dipende dalla situazione ma per natura non temo gli ostacoli, li supero. O li aggiro.
Sei una artista versatile: musica, televisione, cinema…ti intristisce il fatto che in Italia chi fa tante cose non è né arte né parte mentre all’estero è un artista completo?
Mi fa pensare più che intristirmi. Siamo fermi e non andiamo avanti. Vengo da una musica impegnativa, di voce e e tradizione italiana. Ho scoperto che la gente ha bisogno di divertirsi, con Massimo D’Ambra scrivo cose importanti ma con musicalità leggera in modo che arrivi a tutti.
E’ meglio credere agli sguardi o alle favole?
Gli sguardi possono raccontare molto di più delle favole. In quel momento mi riferivo a una persona venuta sotto casa a riabbracciarmi. Non ero convinta che tutto fosse finito davvero. Ero bloccata in casa da sola e avevo paura che tutto quello che accadeva fuori non fosse finito.
Quando dici voglio soltanto vivere come credi che la pandemia abbia cambiato la voglia di vivere?
Ci ha fatto apprezzare le cose piccole. Prima avevamo dei tabù. Ora ci godiamo di più la luna e i tramonti e la straordinaria bellezza della natura. Abbiamo intorno troppe frenesie e consumismo e invece è bello un aperitivo con gli amici o una pizza a portafoglio o un gelato. Non lo facevo da tempo ora ho ripreso. Poi sono tornati gli abbracci che sono importantissimi.
Cercare amici in cui credere è una frase che nasce da delusioni del passato?
Si. L’amicizia è un valore grande, ci metto tanto di me quando la offro. Poche sono quelle incondizionate.
Il passato è passato: sei una donna che sa dimenticare oppure il passato è passato nella canzone ma non nella vita?
So dimenticare ma tengo in un angolo del cuore o del cervello quello che è accaduto. Non voglio ripetere gli errori del passato, il negativo è arrivato per farci crescere, certe cose non le puoi riportare indietro ma puoi non ripetere lo sbaglio.
Ballo da Sola era un messaggio a vivere la vita lontano dalla tecnologia, era ed è un invito al carpe diem: un anno dopo balliamo ancora da soli o L’estate su di noi dimostra che ci siamo ripresi la vita?
Ce la siamo ripresa in toto.
Oggi che si avvicina un compleanno importante credi che i sogni della bambina che cantava Celine Dion e Aretha Franklyn davanti allo specchio si siano realizzati in toto?
Assolutamente no. I sogni non devono realizzarsi completamente ma devono aiutarci a vivere e a proiettarci verso il futuro. Senza sogni la vita non ha senso. Personalmente ti dico che sono più riflessiva e artisticamente sono più giovane di prima.
Nei video cambi molti abiti: come è il tuo guardaroba?
Ampio, non ho più spazio nell’armadio. Sicuramente amo le scarpe ma anche le gonne, di quelle che mi piacciono particolarmente sono assai gelosa.
Cosa è oggi la seduzione?
Una cosa importante. E’ anche un solo sguardo, il tono della voce. Non è solo il nudo, è tante sfumature e colpisce al centro dell'anima.
Sai fare la pizza? Quella fritta è la tua preferita?
Il tema della pizza nel video della canzone nasce perché durante la pandemia con Gino Sorbillo abbiamo fatto una webcam in streaming e mi ha insegnato a fare la pizza al forno. Dal vivo abbiamo fatto quella fritta. Questo è un brano di aggregazione, negli altri pezzi c’era un mostrare di più la bellezza, qui punto su aggregazione e ripartenza.
In Come pioggia dal buio sorgono i pensieri: la notte accoglie la tua creatività?
Assolutamente sì, scrivo di notte. Anche le sceneggiature dei miei video nascono di notte.
Ce accadrà nelle prossime settimane?
Farò dei live, poi un programma in televisione itinerante. Mi preparo a settembre per il disco e spero per Sanremo. Certo farò anche qualche tuffo ma il lavoro ora è prioritario.

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