Il brano richiama le atmosfere dell'italo-disco per poi spiazzare con intarsi rock. Racconta di un amore irrisolto. O forse proprio per questo risolto
IL VIDEO E' INTRODOTTO DA UN TESTO ESCLUSIVO DELLA BAND
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I Bob Balera sono un duo formato da Romeo Campagnolo (voce) e dal sottoscritto (Matteo Marenduzzo, polistrumentista) da fine 2013, quando, al Color Café di Bassano Del Grappa brindammo all’inizio della nostra collaborazione musicale con due “Mezzo e Mezzo”, un iconico aperitivo locale. Rimini, il singolo da cui abbiamo estratto il video qui in anteprima, rappresenta, per entrambi, una sorta di nuova stagione artistica. Abbiamo cercato di riportare in auge le sonorità tipiche delle
estati italiane degli anni 90, quando l’Italo Disco spopolava nelle discoteche, portando al centro l’elettronica, dal retrogusto, perché no, “maranza” (vedi il sequencer iniziale), ma allo stesso tempo giocando con riferimenti diversi, dando libero sfogo ai riff ostinati di chitarra, che, nelle intenzioni, spiazzano, per trasportare l’ascoltatore verso altri mondi musicali, con sonorità di matrice più rock, strizzando l’occhio al funky e a certo indie internazionale In “Rimini” parliamo di una storia d’amore non risolta, abbozzata, immaginata, ma, quasi per ossimoro, vissuta a pieno, al limite, senza freni o paracadute per limitare i danni, e lo facciamo seguendo i dettami della forma canzone tipicamente italiana, mettendo al centro la melodia,
debitori soprattutto a Lucio Battisti, Matia Bazar (quelli con Antonella Ruggiero alla voce), ed Enzo Carella (senza dimenticare lo storico paroliere Pasquale Panella).
La tematica, che ci è particolarmente cara e che ritorna, in maniera quasi ossessiva, in molte nostre canzoni, ha un’indubbia natura autobiografica, quasi una valenza catartica, forse un modo più o meno consapevole per cercare un palliativo ad una latente solitudine, talvolta appagante, talvolta inconsolabile. Per girare il videoclip del brano ci siamo affidati a Michele Piazza che ha subito colto a pieno l’immaginario estetico del testo di Romeo, di per sé già fortemente evocativo, rileggendo “l’amore impossibile” di “Rimini” in un videoclip dove erotismo, amore e sensualità si intrecciano in un legame indissolubile, fino all’inevitabile finale. Nello specifico, abbiamo voluto raccontare la storia di Marilyn, interpretata dalla modella Alice Sergeant Ice, una sorta di “riot girl” giovane e “dannata”, resiliente al giudizio
bigotto della società conformista, immaginandola come una ballerina di lap dance, ballerina atipica però, per urgenza di emancipazione e indipendenza, consapevole di un ruolo “scorretto”, almeno dal punto di vista del pensiero comune e allineato. Di Marilyn si innamora perdutamente un uomo ben più maturo (l’attore Enrico Gaspari),
probabilmente sposato e con figli, in piena crisi di identità, prendendo le distanze, senza alcun ripensamento, da una famiglia costruita in una vita intera. Il montaggio gioca costantemente con le sequenze girate all’interno del night club e quelle
ambientate al mare (per motivi di praticità, Chioggia e non la riviera romagnola, ideale cornice del brano), trasmettendo l’idea del viscerale rapporto che si crea agli albori dell’innamoramento, del senso di totale dipendenza dall’altro, di due cuori in ebollizione completamente scollati dalla realtà, due persone alle prese con un legame tanto puro quanto pericoloso, fino alla scena finale, che però non vi voglio anticipare, se non altro per lasciare un minimo di curiosità allo spettatore.
“L’amore di un uomo che sogna di fuggire con la sua amata (una ballerina?). Sogno di portarla lontano, magari nello spazio, magari a Rimini. Sicuramente a tutti i costi. Perché è lei il suo dio”.