The Weeknd, alla scoperta della sua metà oscura in dieci canzoni

Musica
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Headliner del festival di Coachella, innumerevoli dischi di platino, è un artista di fama globale, perennemente sotto la luce dei riflettori. Dietro la popstar, però, c’è un ragazzo con un passato assai difficile. È proprio questo lato “dark” della storia del prodigio canadese, che Luigi Miccoli, studioso musicale di origini italiane ma residente a Monaco di Baviera, racconta in esclusiva per Sky TG24 in dieci canzoni

House Of Balloons

La gioventù di Abel Tesfaye è segnata dall’assenza del padre e dalle umili condizioni

della periferia di Toronto. Un fine settimana del 2007, quel weekend all’origine del suo nome d’arte, Abel decide di scappare di casa e di lasciare la scuola. Lui e il suo entourage, XO, si sistemano in un edificio abbandonato, che per occasioni festive ornano con dei palloncini gonfiabili. Nasce così il primo mixtape di The Weeknd: House Of Balloons.


High For This

È il 2011 e la casa dei palloncini non fa parte del mondo reale, da cui il giovane Abel cerca di fuggire con l’aiuto di feste eccessive, dell’abuso di sostanze stupefacenti al limite dell’overdose, e di relazioni sessuali mosse da emozioni ambigue. Il tutto è solo un’illusione di salvezza dal luogo oscuro in cui si trova. Si percepisce quindi un’atmosfera melanconica, talvolte claustrofobica. High For This marca l’inizio di questo viaggio.

The Zone

The Weeknd viene presto scoperto dal, già allora famoso, rapper Drake, anche lui di

Toronto. Abel contribuisce al suo album Take Care, “regalandogli” dei brani che aveva

originariamente scritto per House Of Balloons. I due collaborano anche a Thursday, il

secondo mixtape di Abel. Il loro pezzo The Zone parla di una notte con una pole dancer, con cui The Weeknd prova ad alleviare la sua solitudine, pur essendo pesantemente sotto l’effetto di droghe e privo di sentimenti per la sua partner.


Echoes Of Silence

Poco dopo, The Weeknd pubblica il suo terzo mixtape, Echoes Of Silence, che insieme a House Of Ballons e Thursday completa Trilogy (2011), la compilation dei tre progetti.

Nonostante i primi grandi successi, le emozioni di Abel sembrano aver definitivamente toccato il fondo. Il brano finale parla di una relazione tossica, che Abel non riesce a chiudere.


Belong To The World

Dopo i tre mixtape The Weeknd, nel suo primo album vero e proprio, Kiss Land (2013),

rimane nel mood di Trilogy, riproponendolo però in una scenografia ed un’estetica tutte giapponesi. Belong To The World evidenzia che, pur avendo creato questo nuovo mondo visuale, emotivamente non sia cambiato tantissimo per Abel.


Tell Your Friends

Nel suo disco successivo, Beauty Behind The Madness (2015), si respira aria di

cambiamento. Ok, la super-hit Can’t Feel My Face resta sempre una lettera d’amore alla sensazione indotta dalla cocaina di “non sentirsi la faccia”. Però l’atmosfera generale è molto meno opprimente di tutta la musica che Abel aveva fatto prima d’allora. Tell Your Friends sembra essere la conferma di questa nuova euforia, e del nuovo personaggio popstar col taglio di capelli iconico.


Starboy

Nel video del singolo Starboy (2016) del suo album omonimo, conosciamo un “nuovo” The Weeknd, che, tagliatosi quei capelli, soffoca il suo personaggio precedente. Anche la sua musica si è evoluta: con il contributo del duo francese Daft Punk arriva un sound electro-pop. Abel riflette sulle sue origini, e su cosa la sua vita l’abbia portato ad essere - cioè uno “Starboy”.


Call Out My Name

Durante il periodo della sua ascesa alla fama mondiale ci sono due donne nella vita amorosa di Abel: la top-model Bella Hadid e la cantane Selena Gomez. Girano voci che il suo mini- album My Dear Melancholy (2018) sia dedicato alla dolorosa fine delle due relazioni. Soprattutto con Call Out My Name la superstar The Weeknd ritorna nel mondo oscuro dei suoi primi dischi.


Heartless

Dopodiché The Weeknd si ripresenta con l’album After Hours (2020), in cui troviamo le due super-hit Blinding Lights e Save Your Tears. Abel è sempre stato un maestro nella costruzione di mondi cinematografici in cui esprimere la sua musica. After Hours è il picco di questa sua visione estetica. Vestito con un blazer rosso anni Settanta, ispirato dal film Casino di Martin Scorsese, The Weeknd ci porta con sé in una notte a Las Vegas, che ha inizio in Heartless.


Sacrifice

La narrativa di After Hours finisce con la morte del personaggio. L’album successivo Dawn FM (2022) è concepito come una stazione radio, i cui slogan fungono da transizione tra le canzoni, accompagnando Abel nel suo viaggio in una sorta di purgatorio: un rave techno, frequentato da una setta mistica - il tutto mischiato con una fortissima ispirazione anni Ottanta. Incontriamo un nuovo personaggio The Weeknd - anziano, con i capelli bianchi e le rughe. Dunque… Abel finirà all’inferno o in paradiso? Lo scopriremo nel prossimo album, che, dopo After Hours e Dawn FM, sembrerebbe diventare il terzo pezzo di una seconda trilogia. Intanto, in Sacrifice, Abel rimpiange di aver sacrificato l’amore in cambio dell’ebbrezza della vita notturna.


In conclusione, sebbene si sia reinventato per ogni suo progetto, The Weeknd è sempre rimasto fedele a sé stesso e alle sue origini artistiche. La sua voce angelica, all’apparenza innocente, riesce quasi a “nascondere” il suo vero essere lirico super esplicito, rendendolo la mega-popstar che è oggi. Il suo lato oscuro, però, lo rende un artista di immensa profondità. Sono proprio tutti questi contrasti che fanno di Abel Tesfaye...The Weeknd.

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