Doppelhandel, un tour caleidoscopico dove la musica si fa arte

Musica

Fabrizio Basso

doppelhandel

Il duo francese formato da Chiara Piemonte ed Etienne Perrone è in questi giorni in tour in Italia. Sono un esempio di come da un momento cupo come quello del lockdown può germogliare una nuova forma di arte musicale 

Alla conquista dell'Italia. Come Roma divenne caput mundi partendo dalle rive del Tevere, i Doppelhandel preparano la loro pacifica invasione dell'universo sonoro con un tour italiano e le loro sonorità romantic synthwave e discopop che fanno l'occhiolino a suoni techno. Si chiamano Chiara Piemonte, che vive a Parigi, ed Etienne Perrone, che abita in Borgogna. Lei è un'ingegnera civile, lui un regista e si conoscono su una piattaforma di musica, con un annuncio, durante il primo lockdown. Avevamo tempo libero e hanno cominciato a scambiarsi idee. La musica germoglia, il progetto prende forma. Tre mesi dopo il contatto virtuale e le session guardandosi attraverso uno schermo si incontrano nella capitale francese. Nascono ufficialmente i Doppelhandel. Ci siamo trovati a Reggio Emilia, tappa di passaggio per il loro itinerario concertistico che prosegue il 7 aprile a Perugia, l'8 a Roma, il 9 a Bari, il 10 a Taranto e il 12 a Terni. Incuriosito dalla segnalazione del sempre attento Alessandro Piccioni, mi sono gettato nel loro ascolto immersivo e ho chiesto di incontrarli. Due persone belle, che credono in quello che fanno, nell'arte e nella vita. Viaggiano in macchina, come una volta. Perché se il progetto è buono bastano pochi elementi per raccontarlo.
 

Che significa Doppelhandel? Tutto e nulla, è da libera interpretazione, è una parola che non esiste e che ha una cadenza quasi tedesca. Si sentono molto influenzati degli anni Ottanta, da una certa filmografia, John Carpenter tra gli altri. Questi incroci culturali sono alla base delle stanze un po’ surreali e un po' umoristiche che avvolgono le loro performance. Ai loro concerti si balla, c'è energia, ogni particolare è pensato per una festa, è un mometo immersivo di rara intensità, con video, suoni e luci che sgorgano in sintonia. Propongono solo canzoni loro, sono discogaficamente indipendenti e per il primo Ep (un altro nascerà a settembre) si sono appoggiati a un crowdfunding. In estate suoneranno in Francia, vogliono partecipare ai festival consci delle difficoltà che ci sono e che la loro prima forma di promozione è il passaparola e i social.

Ora un po' di storia. Pubblicano il primo EP, Obverse, il 24 febbraio 2021 e il 14 dicembre 2021 esce il singolo You Can't Force Someone To Love You che anticipa il nuovo lavoro discografico. Il loro suono fluttua tra romantic synthwave e discopop, flirtando con suoni techno, proponendo brani malinconici, anche scuri, e altri più gioiosi, con testi in francese e in inglese, a eccezione del brano Acqua fresca. Influenzati dal "retro-carpenter", tengono a integrare una dimensione cinematografica ai loro brani. Il loro universo lirico e nebuloso, è influenzato tra l'altro, dallo strano e misterioso mondo del cinema neo-noir degli anni 80. Le atmosfere elettroniche che emergono dai loro pezzi sono vicino a quelli di Moderat, Kavinsky o Kompromat. Il duo si ispira anche alla creatività dell'electro/pop tipica delle formazioni formate dal duo uomo/donna come, ad esempio, gli Agar Agar e The Dø. Monitorateli, sono una bella rivoluzione.

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