La Convalescenza affronta le distanze umane nella Via Lattea: il video

Musica

Il brano, che ha il feat di Francesco Galavotti, racconta quanto, a volte, un metro ci separi più di una galassia. Il video è introdotto da un testo esclusivo della band

"Via Lattea" è una canzone che nasce dall'incapacità di gestire le distanze che ci separano da qualcuno, distanze che appaiono insormontabili anche se questa persona è qui, al nostro fianco. Un astronauta che galleggia nello spazio, i portici di Bologna nel cuore della notte, trovarsi nel mezzo di un viaggio lontano e sentire di non appartenere più al luogo di origine, né a quello di arrivo… Sono gli elementi che abbiamo scelto per rappresentare questo pezzo che parla di distanze emotive, di solitudine in mezzo alla gente, di silenzi assordanti. Un metro ci separa più di una galassia. In quel metro ci passano costellazioni, relazioni, anni di vita, il bisogno di cambiare e l'incapacità di cambiare. Doveva avere un ritornello importante, aperto, urlato, come abbiamo immaginato lo canterebbe un astronauta appeso con un filo all'unica certezza che ha: la sua astronave.
 

Ma aveva bisogno anche di una sua dolcezza "indie", una voce che creasse contrasto, ma che al tempo stesso fosse del tutto compatibile e per noi è stato inevitabile pensare a Francesco Galavotti (CASEMURATE, One Glass Eye, Cabrera). Avevamo ragione e lo abbiamo capito pochi minuti dopo essere entrati in studio insieme a lui.

Poteva essere solo lui, una canzone che davvero ha interpretato subito come se fosse sua. Non lo ringrazieremo mai abbastanza. Di questo percorso che abbiamo intrapreso con questi nuovi brani, "Via Lattea" ha rappresentato il primo passo. Ha iniziato a prendere forma nel marzo 2020, in pieno lockdown, e lavorarci sopra per noi ha rappresentato uno dei pochi modi di vedere un po' di luce in mezzo a tutto il buio che intorno stava diventando sempre più fitto.
 

Siamo davvero orgogliosi della forma definitiva che siamo riusciti a dargli insieme al nostro produttore Federico Ascari e davvero felici di aver avuto modo di arricchire questo brano con il talento di un amico e artista che stimiamo tantissimo come Francesco Galavotti. Ci ha davvero divertiti, nella fase di registrazione del pezzo, che Francesco non avesse capito che gli stessimo affidando una strofa e il bridge. Era infatti convinto di essere lì in studio per registrare soltanto dei cori e delle armonizzazioni, quindi è stato davvero improvvisato tutto, lasciandogli libertà espressiva totale. Sul finale poi non abbiamo resistito e gli abbiamo chiesto di rispolverare un po' del vecchio e sano screaming che usava nei Cabrera.
 

Il videoclip è stato interamente prodotto, diretto e montato da Jack Galuzzi e lo abbiamo girato in una fredda e soleggiata domenica di gennaio. Abbiamo voluto sfruttare tutta la naturale bellezza dell'inverno, dai colori del tramonto fino al vapore del nostro fiato nel freddo della sera, cercando di creare un contrasto visivo tra la dolcezza delle strofe e l'energia dei ritornelli e del finale. Le riprese sono durate circa 8 ore, durante le quali le uniche nostre fonti di calore sono state la birra e una piccola stufa. È stato decisamente faticoso, ma siamo molto soddisfatti del risultato finale e del "volto" che siamo riusciti a dare a questo brano.

Buona visione e buon ascolto!

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