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Dopo Astroworld, Travis Scott lancia un progetto “per rendere gli eventi più sicuri”

Musica

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il rapper statunitense coinvolto nella tragedia avvenuta il 5 novembre 2021 a Houston, in Texas, presso l'NRG Park (in occasione del festival che è gestito, fin dal 2018, dallo stesso Travis Scott) vara Project HEAL. Un progetto caratterizzato da finanziamenti e borse di studio finalizzati a sostenere ragazzi interessati da problemi di salute mentale nonché a finanziare un gruppo di ricerca sul tema della sicurezza. “Voglio usare le mie risorse per cambiare le cose”, ha affermato il musicista

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Travis Scott ha lanciato un progetto volto a “rendere gli eventi più sicuri”: si chiama Project HEAL ed è un insieme di finanziamenti e borse di studio finalizzati da un lato a sostenere ragazzi interessati da problemi di salute mentale e dall'altro a finanziare un gruppo di ricerca sul tema della sicurezza.
Ricordiamo che il rapper statunitense è stato coinvolto nella tragedia avvenuta il 5 novembre 2021 a Houston, in Texas, presso l'NRG Park, in occasione del festival chiamato Astroworld, kermesse musicale che viene gestita dal 2018 dallo stesso Travis Scott.

Quel festival è stato accusato di “falle della sicurezza”, come riporta in queste ore Rolling Stone Italia e come sa bene, suo malgrado, anche Travis Scott, coinvolto com’è in cause milionarie da parte dei familiari delle vittime e di chi è rimasto ferito al concerto. Le denunce che stanno alla base delle cause ruotano appunto attorno al livello di sicurezza del festival.


In questo scenario, Scott ha voluto varare il progetto che prevede "una serie di iniziative filantropiche a lungo termine", finalizzate a sostenere i giovani e le minoranze da un lato e, dall'altro, a rendere gli eventi più sicuri.

Project HEAL è stato finanziato dal musicista con 5 milioni di dollari. Travis Scott continuerà inoltre a devolvere una parte dei suoi guadagni "dei suoi prossimi prodotti", come viene spiegato in una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale del progetto.

"Negli ultimi mesi mi sono preso del tempo per elaborare il lutto, riflettere e capire come fare la mia parte per guarire la comunità", ha dichiarato Scott sul suo profilo ufficiale di Instagram. "Prima di tutto, voglio usare le mie risorse e la mia piattaforma per generare un cambiamento. Sarà un lungo viaggio per me e la mia famiglia".

“Io sono un leader della mia comunità”

Travis Scott si sente investito di una sorta di leadership, lo dice chiaramente nel discorso condiviso sul suo account di Instagram.
“Le corporazioni e le istituzioni possono restare nell’ombra, è facile, ma io sono un leader della mia comunità e devo farmi avanti nei momenti difficili. Insieme al mio team ho creato Project HEAL per supportare soluzioni reali che renderanno gli eventi più sicuri”, afferma il cantante. Non senza omaggiare le vittime della tragedia di Astroworld.

"Onorerò sempre le vittime della tragedia di Astroworld, resteranno per sempre nel mio cuore", ha aggiunto Scott. "Ho sempre cercato di creare opportunità per i più giovani, continuerò a farlo finché ne avrò la possibilità. Questo programma sarà un catalizzatore per un vero cambiamento, non vedo l’ora di raccontarvi le nuove tecnologie e le idee a cui stiamo lavorando".

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Le iniziative che supporterà Project HEAL

Project HEAL supporterà svariate iniziative. Tra queste, ci sarà un finanziamento aggiuntivo alla borsa di studio Waymon Webster Historically Black Colleges and Universities.
Si tratta di un’ulteriore espansione di uno stanziamento di fondi rivolto ai giovani e alle minoranze con problemi psichici, lo Youth Design Center di Houston.

Non mancherà un finanziamento all’U.S. Conference of Mayors Task Force of Event Safety, un’iniziativa che unirà le forze coinvolgendo diverse realtà, quali amministrazioni locali, operatori sanitari, aziende specializzate nell'organizzazione degli eventi e multinazionali operative nel settore intrattenimento.

Lo scopo di tutto quanto sarà capire le strategie più adatte per oltrepassare gli ostacoli, superare le difficoltà e minimizzare - nella speranza di azzerare del tutto - le falle nella sicurezza per quanto riguarda i grandi eventi.


"Alla fine di questa fase di ricerca, HEAL, insieme all’US Conference of Mayors, produrrà un report comprensivo di tutta una serie di raccomandazioni che verranno consegnate formalmente agli stakeholder del settore, tra cui i sindaci di ogni città che organizza grandi eventi", si legge sul sito ufficiale del progetto. "HEAL vuole che questo report diventi un modello per tutti i festival".

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Le vittime della tragedia dell’Astroworld

Il 5 novembre 2021 i partecipanti del festival Astroworld si sono accalcati all'ingresso e hanno abbattuto le barriere di sicurezza. Le conseguenze sono state tragiche: 11 persone sono state portate in ospedale in arresto cardiaco e 8 di loro sono morte; altre 2 persone sono morte, tra cui un bambino di 9 anni, in seguito alle ferite riportate. Il totale delle vittime è di 10 persone, mentre 300 è il numero dei feriti.


Le vittime avevano tra i 9 e i 27 anni e la causa della morte è stata asfissia da compressione.

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Le denunce contro Travis Scott

Nei mesi successivi a quel 5 novembre, sono state depositate oltre 300 denunce contro Travis Scott, i suoi collaboratori e i gruppi coinvolti nell'organizzazione dell'evento. Anche i promoter (come Live Nation e ScoreMore) e la location (NRG Park) sono stati coinvolti nelle denunce, oltre alle aziende che si occupano di sicurezza.

Tutti quanti hanno respinto le accuse, compreso Travis Scott. I suoi rappresentanti legali sostengono che il rapper "non è giuridicamente responsabile" per la tragedia.

Il musicista è stato duramente criticato dalle famiglie delle vittime, che lo accusano di non aver bloccato in tempo il festival. Come riporta Rolling Stone, per adesso nessuno dei familiari delle 10 vittime hanno commentato in maniera pubblica questo Project HEAL appena lanciato da Scott.

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