Pasquale Imperatore mette in Parlami momenti di vita vera: il video

Musica
Credit Daniele Pezzoli

Nel brano, introdotto da un testo originale dell'artista, musica, immagini e le emozioni dei nostri vissuti diventano una creazione di attimi di nuova vita

“Le nostre paure generano spesso proiezioni e fraintendimenti, allontanandoci dalla bellezza, dalla verità. Ascoltarci, parlarci davvero, forse l'antidoto più efficace per liberare il nostro respiro".

Incontriamoci, ascoltiamoci senza timori. Il senso di Parlami, un brano strutturato su un ritmo di bossa e atmosfere soft rock, voci a tratti sussurrate, un riff di chitarra che incalza nel finale. Musica ed immagini, emozioni dei nostri vissuti, sono creazione di attimi di nuova vita. I ricordi di lei che ci aspetta nascondendosi in silenzio, per farsi cercare e rincorrere nel suo gioco preferito, sono la medicina per sopire il dolore di un giorno di smarrimento, il malinteso, l’improvvisa separazione. Di mezzo un sms

scoperto per caso che genera fraintendimenti, di colpo le proiezioni delle paure ingigantiscono il presente, creano barriere, gusci separati, un assordante silenzio, tra messaggi bloccati. C’è un mondo al quale siamo incollati, nel quale viviamo pigiando un dito, proiettando immagini improbabili di noi, facendo finta a volte di giocare ma sapendo in segreto che dipendiamo da quel mondo. Un equilibrio precario nel quale il virtuale e il nostro sentire più profondo interagiscono spesso in maniera schizofrenica.
 

Ma i ricordi emergono piano piano, iniziano a tessere il filo di una tela colorata, ricreano immagini dove il respiro riprende vita, gli sguardi tornano a parlarsi, le mani ritrovano il calore della pelle dell’altro, le paure  nuovo conforto. Tra i ricordi il primo incontro, la fermata di un bus, sguardi che si incrociano per caso, scoprendo una luce

che non vogliamo lasciare andare via. Sullo sfondo i portici di Bologna. Quei portici che ci proteggono, baluardo di un mondo dove le persone parlano, litigano e si abbracciano, dove le nostre voci echeggiano, e le botteghe ci raccontano storia.

Proprio Bologna culla di Parlami e del mio album “Voci Dentro”, pubblicato sulla sommità di quei portici, a un passo dal Santuario della Madonna di San Luca. Un filo segreto che mi unisce a questa città, queste voci che hanno la loro origine nel ventre di Napoli, si liberano nel mare e arrivano fin qui, il luogo dove ho scelto da qualche tempo di vivere, per diventare canzoni. E attraverso il fiume che lambisce la Chiusa sul Reno riprendono il loro percorso proprio verso quel mare, in un continuo scambio di valore. E in queste voci dentro c'è anche quella di Antonio de Curtis (Totò) ed Eduardo de Filippo, ai quali ho dedicato due brani creati da loro poesie, “Ammore Perduto” e “Quanno Parlo cu Te” La copertina dell’album racconta tutto questo, in una visione simbolica e metafisica di Napoli donata dall’artista Donatella Mazzoleni.  Una Napoli vista dal di dentro e non dal di fuori come troppo spesso accade. Nel video Elena ed io siamo i musicisti narranti, Laura Spimpolo ed Eugenio Perri gli interpreti della storia. La sua creazione ha visto il concorso di più energie, dalla regia e produzione curata da VideoPindarico al contributo di Carlo Cinque e Antonio Castigliego per le riprese video di Elena, agli interni messi a disposizione dal Teatro del Navile.

Benvenuti in Parlami!

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