La cantautrice vicentina pubblica un singolo dove il messaggio arriva dalla musica che si è fatta voce narrante per lei. L'INTERVISTA
Il Decimo Senso è un miraggio per tanta parte dell'umanità che, nella migliore delle ipotesi, si ferma ai cinque sensi. Nicol, cantautrice vicentina di 22 anni protagonista di Amici, in questa canzone lascia che sia la musica ad accarezzare i pensieri e si mette in gioco perché, nella sua filosofia di vita, raccontarsi significa mettersi a disposizione del prossimo e dimostrare che siamo più simili di quanto si possa immaginare.
Nicol come è nato questo singolo? Lo hai definito un brano di rivincita: missione compiuta?
Sì, possiamo dirlo. Lo ho scritto in un momento difficile e quando sono andata in studio ho voluto raccontare la mia forza di volontà. Credo che se condiviso con gli altri può essere utile anche a chi lo ascolta.
Visto che le parole le hai trovate, ora credi un po’ di più nelle persone?
Ho imparato a farlo. Questa frase dimostra che una volta non si credeva né nell’amore né nelle persone. La bassezza del momento serve a spingere fuori il meglio di noi.
C’è un posto dove ami tanto tornare?
A casa a Vicenza, per l'esattezza a Valdagno. Quando ho iniziato mi spiaceva vivere lì, mi sentivo lontana dalle capitali della musica. Ora mi trasmette pace e soprattutto è lì che scrivo.
Di quale momento della tua vita vorresti riscrivere il finale?
Lo ho già riscritto, oggi potrei non scrivere quel brano ma è stato riscritto creando un continuo con questa storia.
La tua musica in cosa può regalare una vita nuova a chi ne ha una sola?
Quando una persona entra nel mio brano può vivere sentimenti, energia e forza interiore e sfruttarli per i suoi momenti difficili. La musica trasmette emozione: ci si può innamorare di una canzone senza mai essere stati innamorati. C'è un finale diverso e quindi una prospettiva diversa.
Per cosa chiedi perdono al tuo corpo?
Per averlo trascurato, non averlo amato e talvolta odiato, spesso ne sono uscita senza capire che è tutto quello che ho e rimarrà con me fino alla fine. Non averlo considerato la cosa più importante è stato un grosso errore.
Il tuo angelo è sociale o bipolare?
Penso sia un po’ bipolare ma ti assicuro che ha lavorato tanto.
Come stanno le dune del tuo umore?
Sono sempre un saliscendi ma in questo periodo sono per lo più proiettate verso l'alto. Non mi accontento, sono critica e penso sempre al prossimo obiettivo.
Oggi il tuo satellite con quale cellula vorrebbe entrare in collisione?
Con un sacco di persone che mi stanno riempiendo il cuore e supportando, che aspettano la mia musica e che vorrei incontrare tutte al più presto in concerto.
Il naufragare tra le tue onde è come il naufragare dolce in questo mare di Leopardi?
Può essere. E’ la dispersione piacevole del non sapere dove sei.
Vorrei sapere se sei una che skippi brani e se il tuo disco avrà l’hype dell’anno.
Se decido di ascoltare una canzone la sento tutta, altrimenti mi sento in colpa. Nell’album più che l'hype è importante la voglia di scoprire chi sono. Ho già raggiunto tantissimo, non ho aspettative, vado avanti.
La tua generazione si sente chiusa in un mondo scomodo?
Credo di sì, viviamo molte situazioni di disagio e metterlo in una canzone può essere utile. Tante persone si sono sentite scomode, soprattutto della mia generazione.
Ora che siamo grandi…ti senti grande?
Non c’è un punto di arrivo, si cresce sempre, ma ora mi sento matura. Come sulle dune si va sempre avanti con i vari sali e scendi.
Ora che hai trovato il decimo senso, che accadrà nelle prossime settimane?
Usciranno altri singoli a breve cadenza. Grazie al Decimo Senso sto scrivendo molto. In estate prevedo qualche data in posti particolari, qualche festival…ho voglia di regalare la mia musica!